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Autore principale: Fitzi, Barbara; Greci, Elisabetta
Pubblicazione: Firenze : Provincia, stampa 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il piano quinquennale (in russo: "пятилетка", pjatiletka, quinquennio) è uno strumento di politica economica utilizzato (in Russia da Josif Stalin nel 1928) nei regimi ad economia pianificata, ovvero nei paesi socialisti dove l'iniziativa economica è in larga parte gestita da enti pubblici. Un piano quinquennale individua determinati obiettivi da raggiungere in un periodo di cinque anni nei vari settori dell'economia. Gli obiettivi consistono in una definita quantità fisica di beni che dovranno essere prodotti.
La Commissione statale per la pianificazione (in russo: Государственный комитет по планированию?, traslitterato: Gosudarstvennyj komitet po planirovaniju), meglio nota con l'abbreviazione Gosplan, era l'agenzia responsabile della pianificazione economica nell'Unione Sovietica. Fondato nel 1921 e attivo fino al crollo dell'URSS nel 1991, il Gosplan ha mantenuto il suo ruolo principale di creazione e amministrazione di una serie di piani quinquennali che hanno diretto l'economia sovietica. Era affiancato dal Gossnab e dalla Gosbank.
La storia dell'urbanistica è la disciplina che studia l'evoluzione degli insediamenti umani, a partire dall'antichità fino agli sviluppi contemporanei e contemporaneamente l'evoluzione dell'urbanistica come attività e disciplina che ha come fine la pianificazione, il riordinamento, il risanamento, l'adattamento funzionale di aggregati urbani già esistenti e la progettazione di nuovi aggregati.
L'OGAS (in russo: Общегосударственная автоматизированная система учёта и обработки информации?, traslitterato: Obščegosudarstvennaja avtomatizirovannaja sistema učëta i obrabotki informacii, in italiano: "Sistema nazionale automatizzato di contabilità ed elaborazione delle informazioni") è stato un progetto sovietico riguardo alla creazione di una rete informatica a livello nazionale, avviato nel 1962 ma al quale nel 1970 furono tagliati i fondi necessari. Costituì uno di una serie di tentativi falliti di creare una rete nazionale analoga a quella che sarebbe diventata la futura Internet. Il principale architetto della rete OGAS era Viktor Gluškov. Una proposta precedente per una rete informatica nazione per migliorare la pianificazione centrale, il Sistema automatizzato di gestione economica del colonnello Anatolij Kitov, fu rifiutata nel 1959 poiché avrebbe portato alla condivisione da parte dei militari di informazioni con i pianificatori civili. Gluškov propose l'OGAS nel 1962 come una rete a tre strati con un centro computazionale a Mosca, più di 200 centri intermedi nelle altre città maggiori e fino a 20 000 terminali locali nei luoghi economicamente significativi, con una comunicazione in tempo reale tramite la preesistente infrastruttura telefonica. La rete avrebbe permesso inoltre a qualunque terminale di comunicare reciprocamente. Gluškov propose in seguito l'impiego del sistema per portare l'Unione Sovietica ad un'economia senza moneta che avrebbe utilizzato esclusivamente il sistema per i pagamenti elettronici. La richiesta di Gluškov per i finanziamenti venne respinta il 1º ottobre 1970. Il XXIV Congresso del PCUS del 1971 era in procinto di autorizzare l'implementazione del piano, ma alla fine avviò soltanto l'espansione dei sistemi locali della gestione delle informazioni. Gluškov successivamente perseguì un altro piano, la rete EGSVT, che però non ricevette abbastanza finanziamenti e venne abbandonato. I piani sovietici per realizzare un network erano falliti, mentre negli Stati Uniti il progetto ARPANET aveva avuto successo. La proposta dell'OGAS fu risentita da alcuni liberali per il suo eccessivo controllo centrale, ma fallì soprattutto per questioni burocratiche: il progetto era sotto gli auspici del Direttorato centrale di statistica e come tale entrò in conflitto con Vasilij Garbuzov, che vide una minaccia al suo Ministero delle finanze. Quando l'EGSVT fallì, il tentativo seguente (il SOFE) venne realizzato nel 1964 da Nikolaj Fedorenko, che cercò di costruire una rete informatica utilizzabile nella pianificazione dell'economia sovietica. Il progetto si rivelò un successo a livello molto piccolo ma non si diffuse per un ampio utilizzo.
Il piano regolatore generale comunale (PRGC), nell'ordinamento giuridico italiano, è uno strumento urbanistico che regola l'attività edificatoria all'interno di un territorio comunale, di cui ogni comune italiano deve dotarsi, ai sensi di legge. Può essere adottato comunemente da più comuni; in questo caso si parla di piano regolatore generale intercomunale.
L'urbanistica è una disciplina che studia il territorio antropizzato e ha come scopo la progettazione dello spazio urbano e la pianificazione organica delle modificazioni del territorio incluso nella città o collegato con essa. Estensivamente l'urbanistica comprende anche tutti gli aspetti gestionali, di tutela, programmativi e normativi dell'assetto territoriale e in particolare delle infrastrutture e dell'attività edificatoria.
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