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Autore principale: Quici, Anna Lucia
Pubblicazione: Firenze : Pugliese, c2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Le Novelle per un anno sono una raccolta di racconti (246) scritti da Luigi Pirandello tra il 1884 e il 1936.
La novella è una narrazione in prosa breve. Tracce di novella sono presenti nelle letterature dell'antico Egitto e della Mesopotamia (Sumeri, Babilonesi). Il genere è presente nelle letterature orientali in particolare in quella indiana dove vi sono varie raccolte, tra cui la celebre Pañcatantra. In India nasce anche la struttura delle novelle precedute da una cornice narrativa, struttura che poi avrà diffusione anche in Occidente con il Decameron. La novella ebbe scarsa autonomia nelle letterature greca e latina. Si ricordano gli arguti e burleschi Racconti sibaritici e la Fabula Milesia. Nella letteratura orientale celeberrima è la raccolta Le mille e una notte. Alla base della struttura che la novella assumerà poi nel Medioevo troviamo l'exemplum, un genere che si potrebbe definire una forma semplice di novella ma che possiamo descrivere anche come a metà strada tra la fiaba e la parabola. Anche l'exemplum è inglobato in altri generi, come la vita dei Santi perché era usato molto spesso dai predicatori con finalità educative e morali. I predicatori se ne servivano allora per ricondurre sulla giusta strada coloro che avevano commesso qualche peccato. Nel Medioevo il fabliau è un altro antecedente della novella. La novella sorge più tardi, in età medievale, nell'ambito di culture molto diverse tra loro. Ancora assente in Francia e in Germania, la novella era un genere praticato in Spagna dove risentiva della novellistica arabo-orientale, come attestano Furberie e perfidie delle donne (1253), una versione del Libro de' sette savi scritta da Fadrique di Castiglia, fratello del re Alfonso X il Saggio; il Libro degli esempi del conte Lucanor e di Patronio (1335) di Juan Manuel e le novelle in versi del Libro del buon amor (1330-1343) di Juan Ruiz. In Inghilterra la novella si sviluppò a partire dai Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer (secolo XIV).
Il racconto è una narrazione in prosa di contenuto fantastico o realistico, di maggiore ampiezza rispetto alla novella e di minore estensione rispetto al romanzo. Chi si esprime nella dimensione del racconto normalmente ne compone una serie, e il suo mondo interiore si estrinseca in una costellazione di racconti: ciascun testo, per quanto in sé concluso, a differenza dei capitoli di un romanzo è portatore di una storia completa e va visto in collegamento unitario con gli altri appartenenti alla stessa raccolta. Se riferito ad una specifica persona, il racconto - di formato più o meno esteso - diventa biografico. Se il racconto è scritto in riferimento a sé stessi, si è davanti ad un racconto autobiografico.
I Racconti (Tales) o anche Racconti dell'incubo e del terrore (alcune edizioni riportano i vari titoli separati in edizioni divise: Racconti dell'incubo, Racconti fantastici, Racconti del mistero e ancora Racconti del terrore), sono una delle prime tre edizioni originali dei racconti scritti da Edgar Allan Poe, pubblicata nel 1845. Si tratta di una raccolta contenente quasi tutti i racconti più gotici e di genere horror composti dall'autore, rivelandosi la più completa delle due precedenti.Nel 1840 l'autore aveva già pubblicato la raccolta Racconti del grottesco e dell'arabesco, contenente storie riproposte in questa raccolta e novelle diverse che trattano anche di argomenti mistici e fantastici, ma sempre con la solita punta di misterioso e di inquietudine da parte dei personaggi. Al giorno d'oggi le Case editrici hanno usato quest'ultima edizione del 1845, aggiungendovi i racconti scritti da Poe tra il 1846 e il 1849 (data della sua prematura morte), intitolando spesso le pubblicazioni come: Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore, che include anche la piccola sezione dei Racconti fantastici e quelli con protagonista Auguste Dupin, detective della novella I delitti della Rue Morgue.
I racconti di Canterbury (The Canterbury Tales, IPA: /ˈkæntəbri teɪlz/) è una raccolta di 24 racconti scritti in medio inglese da Geoffrey Chaucer nel XIV secolo. Due dei racconti sono scritti in prosa, i rimanenti in versi. Alcune storie sono contenute all'interno di una cornice narrativa, narrata da un gruppo di pellegrini durante un pellegrinaggio dal Southwark a Canterbury, per visitare la tomba di san Tommaso Becket nella Cattedrale di Canterbury.Chaucer iniziò a scrivere l'opera intorno al 1386, con l'intenzione di far raccontare ad ogni pellegrino quattro storie differenti: due sulla via per Canterbury e le rimanenti altre due sulla via del ritorno.
Il volume Il Folklore d'Italia - Guida dei Gruppi Folklorici Italiani è un annuario che come suggerisce il sottotitolo, va utilizzato come guida, per gli interessati, al variegato e vasto mondo del folclore italiano.
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