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Autore principale: Colombo, Furio; Grandi, Roberto; Rizza, Nora
Serie: Le guide Guaraldi ; 4
Serie: Le Guide Guaraldi / Collana a cura di Omar Calabrese ; 4
L'informazione è l'insieme di dati, correlati tra loro, con cui un'idea (o un fatto) prende forma ed è comunicata.I dati oggetto della stessa possono essere raccolti in un archivio o in un'infrastruttura dedicata alla sua gestione, come nel caso di un sistema informativo. Essa ha svariati utilizzi ed applicazione: ad esempio ggetto di studio e applicazione in vari settori della conoscenza e dell'agire umano, in campo tecnico è oggetto di studio dell'ingegneria dell'informazione; sul fronte delle scienze sociali è oggetto d'indagine delle scienze della comunicazione e in generale della sociologia, con particolare riguardo agli aspetti legati alla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa nell'attuale società dell'informazione (o era dell'informazione).
L'informazione di garanzia (detta anche avviso di garanzia in gergo giornalistico) è un istituto previsto dal codice di procedura penale italiano che prevede come destinatari la persona sottoposta alle indagini preliminari e la parte offesa da un reato. Contiene indicazione delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto e con invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia. Presupposto è il compimento da parte del PM di un atto garantito cioè un atto a cui il difensore dell'indagato ha diritto o l'obbligo di assistere.
Con informazione classificata si intende un documento su supporto cartaceo, digitale, audio o video, al quale può accedere soltanto un ristretto numero di persone. L'espressione viene generalmente usata nel contesto dell'intelligence e dello spionaggio, o ad esempio per indicare le informazioni che siano coperte da segreto di Stato.
Era dell'informazione è un nome dato ad un periodo successivo all'era industriale e precedente a quello dell'economia della conoscenza, caratterizzato dall'avvento della società dell'informazione. Il termine è applicato al periodo successivo agli anni 1970-80 quando la velocità di trasferimento dell'informazione divenne maggiore di quella del normale trasferimento fisico nel mondo reale. Secondo la convenzionale teoria economica, l'Era dell'Informazione è pure considerata l'epoca in cui l'informazione era una risorsa scarsa e la sua cattura e distribuzione generava un vantaggio competitivo. La Microsoft divenne una delle più grandi aziende del mondo a basare la sua influenza sulla creazione e sulla meccanica nascosta di facilitare la distribuzione di informazione. È stato stimato che l'Era dell'informazione sia durata approssimativamente dal 1971 al 1991. Un'altra tesi è che questa iniziò alla fine della seconda metà del XIX secolo con l'invenzione del telefono e del telegrafo. Il termine è spesso usato congiuntamente al termine società post-industriale. Quando l'informazione cessò di essere scarsa, iniziò l'Economia della Conoscenza. L'Economia dell'Informazione cominciò attorno al 1991 per continuare approssimativamente fino al 2002. La corrente economica è definita Economia Intangibile. Nell'Economia Intangibile, quattro fattori di produzione - bene di conoscenza (cosa la gente conosce ed utilizza), bene di collaborazione (la gente con la quale si interagisce per creare valore), bene di fidelizzazione (il livello di energia e di impegno delle persone), la qualità del tempo (quanto velocemente il valore è creato) sono le quattro risorse chiave da cui l'attività economica ed il vantaggio competitivo sono in primo luogo derivati e distribuiti oggi. È utile capire che Google (GOOG) è adesso un serio concorrente della Microsoft e si basa sui principi dell'Economia Intangibile per eseguire le sue operazioni.
Un supporto di memoria (anche supporto di memorizzazione o supporto di informazione), in informatica e elettronica, è un dispositivo di memorizzazione su cui si registrano informazioni (dati). Il termine è utilizzato soprattutto in riferimento a file, audio e video, ma teoricamente la registrazione può avvenire con qualunque grandezza fisica, anche un foglio di carta per scrivere.
In Umbria sono presenti vari mass media. Alcuni sono a carattere prevalentemente locale (regionale, provinciale o cittadino), mentre altri, pur essendo a diffusione nazionale, includono redazioni che si occupano esclusivamente della realtà umbra.
Non è la Rai è stato un programma televisivo italiano ideato da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo e diretto dallo stesso Boncompagni, andato in onda dal 9 settembre 1991 al 30 giugno 1995 per quattro edizioni. La trasmissione, fenomeno di costume degli anni novanta, andava in onda in diretta dallo studio 1 del Centro Safa Palatino di Roma e protagonisti del varietà erano balletti, giochi telefonici e canzoni, tutti eseguiti da un gruppo di ragazze adolescenti o poco più. La prima edizione del programma è stata condotta da Enrica Bonaccorti, la seconda da Paolo Bonolis e le ultime due da Ambra Angiolini. Prima trasmissione di intrattenimento a frequenza quotidiana delle reti Fininvest ad impiegare la diretta, ha lanciato personaggi importanti del mondo del teatro, della musica, del cinema e della televisione ed è andato in onda su Canale 5 nella sua prima edizione e per parte della seconda, per poi trovare il massimo successo su Italia 1, dove fu spostato l'11 gennaio del 1993. Alcune delle protagoniste dello show hanno iniziato lì le loro carriere di attrici, cantanti, conduttrici televisive e attrici comiche, tra cui Laura Freddi, Sabrina Marinangeli, Stella Rotondaro, Pamela Petrarolo, Alessia Mancini, Alessia Merz, Antonella Elia, Romina Mondello, Yvonne Sciò, Antonella Mosetti, Veronika Logan, Nicole Grimaudo, Cristina Quaranta, Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini, Lucia Ocone, Emanuela Panatta, Miriana Trevisan, Barbara Gilbo, Alessia Barela, Karin Proia, Veronica Cannizzaro, Annalisa Mandolini, Maria Monsè, Francesca Pettinelli, Angela Di Cosimo, Ilaria Galassi e la stessa Ambra Angiolini. Ha riscosso molte critiche e altrettanto successo, testimoniato dall'assortito merchandising composto da dischi, diari, album di figurine, quaderni e altro.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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