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Autore principale: De^Nitto, Giuseppe
Pubblicazione: Firenze : Bonechi, c1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
La reggia di Caserta è uno storico palazzo reale, con parco annesso, situata a Caserta. Commissionata nel XVIII secolo da Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, su progetto di Luigi Vanvitelli, occupa un'area di 47 000 m² e, con oltre 1 000 000 m³, è la residenza reale più grande al mondo per volume.Nel 1997 è stata dichiarata dall'UNESCO, assieme all'Acquedotto Carolino e al complesso di San Leucio, patrimonio dell'umanità. Il complesso della reggia costituisce uno dei musei statali italiani, cui nel 2016 è stata concessa l'autonomia speciale dal Ministero per i beni e le attività culturali.
L'architettura neoclassica in Italia si sviluppò a partire dalla seconda metà del XVIII secolo nel contesto dei piccoli stati spesso in contrasto tra loro e dominati da potenze straniere. Tale situazione perdurò sino all'istituzione del Regno d'Italia con Vittorio Emanuele II di Savoia. Per questo motivo il Neoclassicismo non si affermò uniformemente su tutto il territorio; l'assenza di una cultura unitaria e le difficoltà economiche che gravano sulla penisola italiana nel Settecento ridussero la crescita in ambito urbanistico ed architettonico.All'inizio dello stesso secolo si era manifestata una breve, ma straordinaria, stagione tardobarocca: a Roma, si erano realizzati monumenti come piazza di Spagna, Fontana di Trevi e piazza Sant'Ignazio, mentre in Piemonte erano all'opera Filippo Juvarra e Bernardo Antonio Vittone. L'attività si era poi spostata nel Regno di Napoli, dove Ferdinando Fuga e Luigi Vanvitelli erano stati chiamati a innalzare rispettivamente il Real Albergo dei Poveri e la Reggia di Caserta; in particolare, la Reggia, malgrado all'esterno accenni a una certa contenutezza neoclassica, è ritenuta l'ultima grande realizzazione e incarnazione della migliore tradizione del Barocco italiano. L'affermazione del Neoclassicismo fu pertanto lenta e faticosa, e risentì essenzialmente di apporti stranieri, in particolare francesi.A questo quadro d'insieme si aggiunge lo scarso interesse degli studiosi nei confronti dell'architettura neoclassica italiana, che per molto tempo ne ha limitato un esame approfondito e sereno. Malgrado le difficoltà generate dal contesto socio-politico, il Neoclassicismo in Italia produsse numerose opere notevoli. Studi più recenti hanno infatti evidenziato i tratti distintivi, le peculiarità e, per certi versi, i caratteri unitari della produzione italiana, nelle sue varianti regionali o addirittura locali, nel contesto di quel policentrismo che ancora caratterizzava la Penisola tra il Settecento e l'Ottocento.
Il Palazzo Ducale di Mantova, noto anche come reggia dei Gonzaga, è uno dei principali edifici storici cittadini.Dal 1308 è stata la residenza ufficiale dei signori di Mantova, i Bonacolsi, e quindi la residenza principale dei Gonzaga, signori, marchesi ed infine duchi della città virgiliana. Ospitava il Gonzaga dominante del tempo, sua moglie, il figlio legittimo primogenito e gli altri figli legittimi sino alla maggiore età nonché gli ospiti importanti. Assunse la denominazione di Palazzo Reale durante la dominazione austriaca a partire dall'epoca di Maria Teresa d'Austria regnante. Ogni duca ha voluto aggiungere un'ala per sé e per le proprie opere d'arte, il risultato è un'area di più di 35.000 m² che ne fanno la sesta reggia più estesa in Europa dopo i palazzi del Vaticano, il Palazzo del Louvre, la Reggia di Versailles, la Reggia di Caserta e il Castello di Fontainebleau. Ha più di 500 stanze e racchiude 7 giardini e 8 cortili.
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