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Autore principale: Dumas, Alexandre (père)
Serie: Biblioteca Giovani ; 14
Serie: I classici del romanzo storico
Margherita di Valois (Castello di Saint-Germain-en-Laye, 14 maggio 1553 – Parigi, 27 marzo 1615) fu Regina consorte di Francia e Navarra come prima moglie di Enrico IV di Francia. Settima figlia e terza femmina di Enrico II di Francia e Caterina de' Medici, fu sorella di tre re di Francia: Francesco II, Carlo IX e Enrico III e della regina di Spagna Elisabetta di Valois. Le sue simboliche nozze con il re ugonotto Enrico di Navarra furono offuscate dalla strage di san Bartolomeo e dalla successiva prigionia alla corte del marito, costretto all'abiura. Divenuta l'eminenza grigia del fratello minore Francesco d'Alençon, in opposizione al re Enrico III, svolse per suo conto un'ambasciata segreta nelle Fiandre in rivolta. In seguito si recò assieme alla madre nel Midi per pacificarlo e ricongiungersi al marito, nel frattempo fuggito dal Louvre e tornato al calvinismo. Fedele discepola del neoplatonismo, a Nérac, manifestò doti di intellettuale e di mecenate, creando un vivace circolo di letterati, poeti e artisti nell'austera corte navarrese. Politicamente continuò a svolgere il ruolo di mediatrice tra le due corti, conducendo una vita coniugale felice, ma la sua sterilità e le tensioni politiche causate dalle guerre civili spezzarono il suo matrimonio, mentre i numerosi scandali sessuali nella quale fu coinvolta e che ne compromisero la reputazione, le alienarono la famiglia. Alla morte del duca d'Alençon nel 1585 Margherita si schierò con la Lega cattolica nemica del marito e del fratello maggiore. Imprigionata nella fortezza di Usson su ordine di Enrico III, vi rimase in esilio per vent'anni, durante i quali scrisse le proprie Memorie. Divenuta virtualmente regina di Francia, al momento opportuno contrattò abilmente le condizioni per l'annullamento del matrimonio, a cui acconsentì solo dopo il versamento di un lauto compenso. Tornata a Parigi nel 1605, in ottimi rapporti con l'ex marito e la sua nuova famiglia, si distinse ancora per il suo ruolo di mediatrice lasciando i suoi beni all'amato delfino Luigi e aiutando Maria de' Medici nel periodo di reggenza. Nell'ultimo periodo della sua vita divenne famosa per le sue qualità di mecenate, di benefattrice e di rinomata donna di lettere, dibattendo sulla Querelle des femmes. Morì nel 1615, quando ormai era già una leggenda vivente.Figura controversa, dopo la sua morte gli aneddoti e le calunnie su di lei hanno creato un mito, che si è consolidato attorno al famoso soprannome di regina Margot (La Reine Margot) inventato da Alexandre Dumas père e che ha tramandato nei secoli l'immagine di una donna ninfomane e incestuosa. Alla fine del XX e all'inizio del XXI secolo gli storici hanno iniziato una revisione delle fonti, concludendo che molti elementi della sua reputazione scandalosa derivavano da una propaganda anti-Valois e da una strumentale denigrazione della partecipazione delle donne in politica, creato dalla storiografia borbonica nel XVII secolo.
La regina Margot (La Reine Margot) è un film del 1994, diretto da Patrice Chéreau e liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Alexandre Dumas padre. Il film, una coproduzione franco-italo-tedesca sostenuta dal "fondo Eurimages" del Consiglio d'Europa, vinse il Premio della giuria al 47º Festival di Cannes, durante il quale fu presentato, e fu candidato agli Oscar ai migliori costumi. Virna Lisi, per l'interpretazione di Caterina de' Medici, ottenne il premio per la miglior attrice a Cannes, il Nastro d'argento e una nomination come miglior attrice nella 40ª edizione del David di Donatello. Ben 5, infine, le vittorie ai César su 12 candidature: migliore attrice, migliore attrice non protagonista, migliore attore non protagonista, migliore fotografia e migliori costumi.
La Regina Margot (La Reine Margot) è un romanzo dello scrittore francese Alexandre Dumas (padre) con la collaborazione di Auguste Maquet nel 1845 e pubblicato originariamente come romanzo d'appendice a puntate sul giornale La Presse.La prima edizione italiana (del 1861) venne intitolata La Regina Margot, ossia La notte di S. Bartolomeo in Francia. Il romanzo ha contribuito a rinforzare la leggenda nera di Caterina de' Medici e la reputazione scandalosa di sua figlia Margherita di Valois, che proprio grazie a questo romanzo verrà ricordata con il soprannome di "regina Margot".
Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots) è un film del 2018 diretto da Josie Rourke. Il film biografico, con protagoniste Saoirse Ronan e Margot Robbie, è l'adattamento cinematografico della biografia My Heart Is My Own: The Life of Mary Queen of Scots scritta da John Guy. Il film narra le vicende di Maria Stuarda, regina di Scozia alla nascita, regina di Francia per matrimonio a soli sedici anni e vedova a diciotto. Tornata nella nativa Scozia, nel frattempo divenuta un paese protestante, si scontra con i suoi lord ribelli ed entra in contrasto con la cugina Elisabetta I d'Inghilterra, di cui rivendica anche il trono.
Margot Elise Robbie (Dalby, 2 luglio 1990) è un'attrice e produttrice cinematografica australiana. Ha iniziato la sua carriera apparendo in film indipendenti australiani, venendo in seguito lanciata nella soap opera Neighbours (2008-2011). Nel 2013 ha ricevuto l'attenzione internazionale con il ruolo di Naomi Lapaglia nel film biografico The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese. Robbie è in seguito apparsa nei film Focus - Niente è come sembra (2015) e The Legend of Tarzan (2016), nel ruolo della regina Elisabetta I in Maria regina di Scozia (2018) e di Sharon Tate in C'era una volta a... Hollywood (2019). Ha ottenuto il riconoscimento di pubblico e critica con il ruolo di Harley Quinn nel film del DC Extended Universe Suicide Squad (2016) e il plauso universale per la sua performance di Tonya Harding nel film biografico Tonya (2017), per il quale ha ricevuto una candidatura al Premio Oscar, al Golden Globe, allo Screen Actors Guild e al BAFTA nella sezione miglior attrice protagonista. Nel 2020 ha ricevuto la seconda candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per Bombshell - La voce dello scandalo. Ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti nella sua carriera, tra cui due Critics' Choice Awards e due candidature al Golden Globe, cinque agli Screen Actors Guild Awards e cinque al Premio BAFTA.
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