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Autore principale: Francovich, Carlo
Serie: Strumenti. Ristampe anastatiche ; 29
Serie: Quaderni del Ponte. N.S. ; 10
Serie: Quaderni del Ponte Piero Calamandrei
Serie: Quaderni del Ponte ; 10
Serie: Quaderni del Ponte «Piero Calamandrei» ; 10
Serie: Quaderni del Ponte. Nuova serie
Serie: Le fonti della storia
Serie: Le fonti della storia ; 10
Serie: Strumenti. Ristampe anastatiche [La nuova Italia] ; 29
Serie: Strumenti [La nuova Italia] ; 29
Serie: Strumenti. Ristampe anastatiche ; 29
Serie: Strumenti. Ristampe anastatiche ; 29
Serie: Strumenti ; 29
Serie: Strumenti. Ristampe anastatiche ; 29
Serie: Le fonti della storia ; 10
Serie: Letture di pensiero e d'arte. Reprint ; 21
Serie: Strumenti. Ristampe anastatiche ; 29
Serie: Quaderni del ponte ; 10
Mario Fabiani (Empoli, 9 febbraio 1912 – Firenze, 13 febbraio 1974) è stato un politico italiano, antifascista, dirigente di primo piano della Resistenza in Toscana, dal 1946 al 1951 primo sindaco eletto di Firenze dopo la guerra, presidente della provincia di Firenze dal 1951 al 1962, senatore del PCI dal 1963 al 1974.
Piero Calamandrei (Firenze, 21 aprile 1889 – Firenze, 27 settembre 1956) è stato un politico, avvocato e accademico italiano, nonché uno dei fondatori del Partito d'Azione.
La Resistenza italiana, semplicemente Resistenza, anche detta Resistenza partigiana o Secondo Risorgimento, fu l'insieme di movimenti politici e militari che in Italia dopo l'armistizio di Cassibile si opposero al nazifascismo nell'ambito della guerra di liberazione italiana. Nella Resistenza vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale e che, a guerra finita, scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo. Il movimento della Resistenza – inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazifascista – fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici), in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), i cui partiti componenti avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra. Il periodo storico in cui il movimento fu attivo ha inizio dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre), e termina nei primi giorni del maggio 1945, durando quindi venti mesi circa. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia. Alcuni storici hanno evidenziato più aspetti contemporaneamente presenti all'interno del fenomeno della Resistenza: "guerra patriottica" e lotta di liberazione da un invasore straniero; insurrezione popolare spontanea; "guerra civile" tra antifascisti e fascisti, collaborazionisti con i tedeschi; "guerra di classe" con aspettative rivoluzionarie soprattutto da parte di alcuni gruppi partigiani socialisti e comunisti.
L'assedio di Firenze del 1529-1530 fu l'atto finale dell'imposizione del predominio Imperiale in Italia per opera di Carlo V d'Asburgo. Avendo piegato le ultime resistenze alla sua politica egemonica col sacco di Roma e la resa di papa Clemente VII alla cui signoria Firenze si era ribellata, allo scopo di contentare il nuovo alleato e farsi perdonare l'inaudito attacco al papato, Carlo V dovette, pur con scarso entusiasmo, adattarsi a ristabilire la famiglia Medici sul trono ducale.
Con il termine resistenza tedesca (in tedesco Widerstand ovvero Resistenza o antifaschistischer Widerstand ossia resistenza antifascista) si fa riferimento all'eterogeneo movimento clandestino di opposizione al regime totalitario della Germania nazista. Attivo tra il 1933 e il 1945, il movimento di resistenza cospirò più o meno efficacemente contro la dittatura di Adolf Hitler, riuscendo, attraverso alcuni influenti antinazisti, ad organizzare in diverse occasioni tentativi di assassinio dello stesso leader del Partito nazionalsocialista. Fu fenomeno per sua stessa definizione "sotterraneo", e seppur privo di unità, il movimento di resistenza tedesco fu presente in Germania sotto varie forme: partiti politici e istituzioni sociali, ufficiali cospiratori nella Wehrmacht e nel governo di Hitler, reti di spionaggio (cfr. Orchestra Rossa), alcune confessioni religiose, gruppi armati e militarizzati, sebbene il ruolo più importante vada accreditato alle organizzazioni comuniste tedesche, in particolare il Kommunistische Partei Deutschlands. I documenti dell'apparato repressivo nazista, in particolare quelli della Gestapo e dei diversi tribunali, forniscono un quadro dell'ampiezza della resistenza tedesca al nazismo: dal 1933 al 1939, 225.000 persone furono condannate per motivi politici a pene più o meno lunghe e 1.000.000 circa di tedeschi furono inviati per le stesse ragioni nei campi di concentramento. Nel solo 1933, il giornalista Curt Bley ritiene che almeno 100.000 persone abbiano compiuto attività antinazista reale. Durante il 1941, la Gestapo arrestò 11.405 oppositori di sinistra. Nel periodo tra il 30 gennaio 1933 e la primavera del '36 furono assassinate 1.359 persone dagli agenti del regime nazista. Negli anni 1935-1936, la Gestapo presumeva l'esistenza di 5.708 centri clandestini di diffusione di volantini e stampa antinazista.La resistenza tedesca fu inoltre responsabile di 17 attentati alla vita di Adolf Hitler, l'ultimo dei quali, il complotto del 20 luglio, causò la cattura e l'esecuzione di più di 200 oppositori (certi o solo sospettati) del regime, con la conseguente distruzione del movimento di resistenza.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Il diritto di ribellione (o diritto alla ribellione), noto anche come diritto alla resistenza, (o diritto di resistenza) è la prerogativa concessa a un popolo dalla sua costituzione di opporsi all'ingiusto esercizio del potere o al potere illegittimo.
La seconda guerra mondiale vide contrapporsi, tra il 1939 e il 1945, le cosiddette potenze dell'Asse e gli Alleati che, come già accaduto ai belligeranti della prima guerra mondiale, si combatterono su gran parte del pianeta; il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Considerato il più grande conflitto armato della storia, costò all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui; le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni in una misura sino ad allora sconosciuta, e furono anzi bersaglio dichiarato di bombardamenti, rappresaglie, persecuzioni, deportazioni e stermini. In particolare, il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l'Olocausto per annientare, tra gli altri, le popolazioni di origine o etnia ebraica, perseguendo anche una politica di riorganizzazione etnico-politica dell'Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva "indesiderabili" o nemici della razza ariana. Al termine della guerra, l'Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d'America. Ad essi si contrappose l'Unione Sovietica, l'altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale che fu definito poi guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.
Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano. In un'accezione più ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunità economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.
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