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Autore principale: Apa, , Mariano
Pubblicazione: [Sansepolcro] : Biblioteca comunale, c1980
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Piero di Benedetto de' Franceschi, noto comunemente come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 12 settembre 1416 – Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492), è stato un pittore e matematico italiano. Tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Riuscì ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove affermazioni dell'Umanesimo, tra razionalità ed estetica.La sua opera fece da cerniera tra la prospettiva geometrica brunelleschiana, la plasticità di Masaccio, la luce altissima che schiarisce le ombre e intride i colori di Beato Angelico e Domenico Veneziano, la descrizione precisa e attenta alla realtà dei fiamminghi. Altre caratteristiche fondamentali della sua espressione poetica sono la semplificazione geometrica sia delle composizioni che dei volumi, l'immobilità cerimoniale dei gesti, l'attenzione alla verità umana.La sua attività può senz'altro essere caratterizzata come un processo che va dalla pratica pittorica, alla matematica, fino alla speculazione sulla matematica astratta. La sua produzione artistica, caratterizzata dall'estremo rigore della ricerca prospettica, dalla plastica monumentalità delle figure, dall'uso in funzione espressiva della luce, influenzò nel profondo la pittura rinascimentale dell'Italia settentrionale e, in particolare, le scuole ferrarese e veneta.
La Resurrezione è un affresco (225x200cm) di Piero della Francesca, eseguito tra il 1450 e il 1463 circa e conservato nel Museo Civico di Sansepolcro.
Il Battesimo del Cristo è un dipinto a tempera su tavola (167x116 cm) di Piero della Francesca di datazione incerta (1440-1460), conservato alla National Gallery di Londra.
La risurrezione o resurrezione è il ritorno alla vita dopo la morte analogamente al risveglio successivo al sonno. Ciò che pare comune a tutte le religioni che prevedono la reviviscenza o quantomeno la non-estinzione dell'anima del defunto, cioè del complesso della sua spiritualità, è il concetto di "rinascita" o di "ri-sorgere" (da cui deriva il termine), o riprendendo a vivere nel corpo appena lasciato, oppure presupponendo la fine della vita terrena dopo la quale la persona (riappropriandosi o meno di un corpo) inizia un'esperienza nuova e rinasce. Nella concezione di molte religioni, è possibile ritornare in vita dopo la morte ed al proposito vengono formulate varie previsioni di modalità a seconda che: la nuova vita faccia rifiorire le medesime spoglie terrene del defunto (e si parla di risurrezione vera e propria, nello stesso corpo posseduto prima di morire) lo spirito del defunto ritrovi la vita terrena nel corpo di un altro essere vivente (e si parla invece di reincarnazione, per lo più con riferimento alla rinascita nelle carni di un essere di specie o genere differente) lo spirito del defunto sia dopo la morte ammesso a vivere una vita di puro spirito rinascano dopo la morte sia lo spirito che il corpo del defunto (in tal caso con tempi differenti). lo spirito, o anima, del defunto sia dopo la morte unito ad un Corpo Mistico (di Cristo risorto, o dannato all'Inferno), in temporanea attesa di esservi unito anche nel corpo con la risurrezione della carne per il Giudizio di Dio, di salvezza o di condanna.In queste tre ultime accezioni la risurrezione viene indicata come il passaggio dal tempo finito, proprio dell'esperienza umana, all'eternità spirituale (vita eterna).
Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, detto il Rosso Fiorentino (Firenze, 8 marzo 1494 – Fontainebleau, 14 novembre 1540), è stato un pittore italiano, uno dei principali esponenti dei cosiddetti "eccentrici fiorentini", i pionieri del manierismo in pittura. Come il Pontormo, suo alter ego pittorico per molti anni, fu allievo di Andrea del Sarto e fu, sotto molti punti di vista, un ribelle alle costrizioni classiciste ormai in crisi. Partendo dalle costruzioni equilibrate del suo maestro, ne forzò le forme esprimendo un mondo inquieto e tormentato. Artista originale e anticonformista, riscosse tiepidi consensi a Firenze, a Roma prima di rifugiarsi nella provincia umbro-toscana. Da qui fece il grande passo, trasferendosi alla corte di Fontainebleau, dove divenne lo stimatissimo pittore di corte di Francesco I di Francia, incarico già ricoperto dal suo maestro Andrea del Sarto e da Leonardo da Vinci. Assieme a Francesco Primaticcio, che gli succedette, portò oltralpe il gusto sofisticato ed elitario della Roma clementina prima del Sacco, diventando la scintilla che accese la scuola di Fontainebleau e, di conseguenza, il manierismo internazionale.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
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