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Il matrimonio è un atto giuridico che indica l'unione fra due persone, a fini civili, religiosi o ad entrambi i fini e che di norma viene celebrato attraverso una cerimonia pubblica detta nozze, comportando diritti e obblighi fra gli sposi e nei confronti dell'eventuale prole.
La legislazione antimonopolistica, spesso indicata con il termine inglese antitrust, nel lessico giuridico definisce il complesso delle norme che sono poste a tutela della concorrenza sui mercati economici.
I diritti inviolabili sono espressi nella Costituzione italiana all'Art. 2 e non possono essere oggetto di revisione costituzionale proprio per il loro contenuto essenziale. Alcuni diritti dell'uomo, infatti, esistono a prescindere dagli ordinamenti giuridici e sono riconosciuti dalla Costituzione, nonché dalla Repubblica. Si tratta di diritti dell'Uomo, e non del Cittadino, poiché la natura di questi diritti va oltre la dimensione politica della cittadinanza: un individuo, pur non essendo cittadino, ha diritto alla protezione. I diritti inviolabili e inderogabili sono garantiti anche dai trattati europei (e dalla Carta europea dei diritti dell'uomo), quindi non solo nella propria nazione di nascita.
La dote è l'insieme dei beni che la famiglia di una sposa conferisce allo sposo con il matrimonio. Insieme al prezzo della sposa e alla controdote è alla base delle trattative matrimoniali della maggior parte delle culture tradizionali. L'usanza della dote è più comune nelle culture che sono fortemente patrilineari e che si aspettano che le donne risiedano nei pressi o con la famiglia del marito (patrilocalità).
Diritto, nel lessico giuridico, è l'insieme delle norme giuridiche presenti in un ordinamento giuridico e/o delle norme giuridiche che regolano una determinata disciplina, ma anche un sinonimo di potere o facoltà. Per estensione indica anche la scienza che studia le norme giuridiche e le fonti giuridiche; altri significati ancora possono derivare da fraseologie di dettaglio.
La storia di genere si afferma come materia autonoma della ricerca storica negli anni Settanta del Novecento, in seguito alla diffusione delle tematiche nate nel movimento femminista. I primissimi studi riguardarono le vite di donne celebri o la storia del femminismo. Attualmente la ricerca è molto più generalizzata e riguarda l'impianto culturale e sociale dei generi maschile e femminile e i loro mutamenti nella storia. La disciplina nacque dalla volontà di non disperdere le esperienze femminili, spesso condannate all'oblio dalla storiografia ufficiale. Il primo impulso a questi studi venne dal mondo anglosassone (dove, dalla fine degli anni '80, si pubblica la più autorevole rivista del settore . Un forte impulso alla storia di genere venne anche dalla storiografia francese, in particolare dalla scuola delle “Annales”.
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