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Autore principale: Guastalla, Carlo; Naddeo, Ciro Massimo
Pubblicazione: Firenze : Alma, 2013
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.È composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo, e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed è l'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna ("la Rotonda"), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti. Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato.
I quartieri di Roma sono le aree di nuova urbanizzazione nate soltanto dopo l'istituzione dell'ultimo rione, Prati. Costituiscono il secondo livello di suddivisione toponomastica di Roma Capitale e coprono una superficie di 171,38 km². La popolazione totale residente è di 1 483 913 abitanti.
La linea C è una linea della metropolitana di Roma che si estende radialmente dal centro città verso est, da San Giovanni alla periferia orientale della città, oltre il Grande Raccordo Anulare. Contraddistinta dal colore verde, a regime, la linea, ideata nel 2005 e in costruzione dal 2007, attraverserà la città da nord-ovest (quartiere Della Vittoria) alla periferia est, passando per il centro storico. La lunghezza al completamento dell'opera sarà di 25,6 km, con 30 stazioni. Al 2021 è l'unica metropolitana di Roma con fermate anche al di là del GRA. La prima tratta di 15 stazioni, Monte Compatri-Pantano-Parco di Centocelle, è entrata in esercizio il 9 novembre 2014, utilizzando in parte il tracciato superstite della vecchia ferrovia Roma-Fiuggi. La seconda tratta di 6 stazioni, Mirti-Lodi, è stata inaugurata il 29 giugno 2015. La terza tratta, Lodi-San Giovanni, è stata inaugurata il 12 maggio 2018, permettendo l'interscambio con la Linea A. È in costruzione un'ulteriore tratta, lunga circa 3 km e con altre 2 stazioni, che porterà all'interscambio a Colosseo con la linea B. Inoltre è in corso di realizzazione il nodo di scambio con le linee ferroviarie suburbane FL1 ed FL3 presso la stazione Pigneto, con il tombamento del vallo ferroviario esistente. Nel progetto è poi previsto un ulteriore interscambio con la linea A nella stazione di Ottaviano, ma non sono ancora disponibili i finanziamenti per il completamento dell'opera. I convogli non hanno macchinisti a bordo ma sono controllati e guidati da un sistema di automazione integrale driverless; inoltre su tutte le fermate sono state installate le "porte di banchina" che si aprono solamente all'arrivo dei treni in contemporanea con l'apertura delle porte dei convogli.
L'Impero romano è lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questo articolo si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicato con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto) e il 395, quando dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, mentre l'Impero romano d'Oriente (indicato talvolta come Impero bizantino nella sua fase medievale) si protrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453. Nella sua massima espansione, l'Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Irlanda (piccola parte della costa orientale), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, Vaticano, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina (parte costiera sud-occidentale con Isola dei Serpenti e Podolia), Turchia, Russia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Sudan (piccola parte e per limitato periodo di tempo), Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte). In totale, 53 dei 196 Stati riconosciuti nel mondo, più 3 parzialmente riconosciuti, più di ogni altro impero del mondo antico. Si espandeva su tre diversi continenti. Nel 117 sotto Traiano ricopriva un'area di 5,0 milioni di km2, includendo gli stati vassalli e i regni clienti, e comprendeva circa il 15% della popolazione mondiale. L'esatta misura della superficie governata da questo potente impero in realtà non è certa, a causa della mancanza di dati precisi, di dispute territoriali e della presenza di stati clienti il cui rapporto nei confronti di Roma non è sempre chiaro. Gli storici hanno dunque proposto diverse stime comprese tra 5,0 e 5,7 milioni di km2 includendo gli stati clienti.Pur non essendo il più vasto stato dell'antichità, spettando tali primati all'impero achemenide, cinese, macedone e Xiongnu, quello di Roma è considerato il più grande per gestione e qualità del territorio, organizzazione socio-politica, e per l'importante eredità lasciata nella storia dell'umanità. In tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono città, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo assimilando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli ancora dopo la fine dell'impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in età imperiale, è alla base della civiltà occidentale.
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