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Autore principale: Kasatkin, Leonid; Krysin, Leonid; Zivov, Viktor
La storia della lingua italiana è la descrizione diacronica delle trasformazioni che la lingua italiana ha conosciuto nel tempo.
Il greco (in greco moderno: ελληνικά, elliniká; ελληνική γλώσσα, ellinikí glóssa, "lingua greca") è un ramo indipendente della famiglia delle lingue indoeuropee, nativa della Grecia ed altre parti del Mediterraneo dell'est e del Mar Nero. Ha la più lunga storia documentata di ogni altra lingua indoeuropea vivente, attraversando 34 secoli (3400 anni) di documenti scritti. Il suo sistema di scrittura è stato l'alfabeto greco per la maggior parte della sua storia; altri sistemi, come la lineare B e il sillabario cipriota sono stati usati precedentemente. L'alfabeto nacque dalla scrittura fenicia, e fu a sua volta la base degli alfabeti latino, copto, cirillico, gotico (per tramite dell'alf. latino) e molti altri sistemi di scrittura, oltre ad aver esercitato influenza su altri, quale armeno.Occupa un posto importante nella storia del mondo occidentale e del Cristianesimo; il canone della letteratura greca antica include opere nel canone occidentale, come i poemi epici Iliade e Odissea. Il greco è anche la lingua nella quale sono composti molti dei testi fondamentali della scienza, specialmente astronomia, matematica e la logica, e la filosofia occidentale, come i dialoghi platonici e le opere di Aristotele. Il Nuovo Testamento della Bibbia cristiana è stato scritto in koinè. In alcune scuole secondarie di secondo grado in Occidente, soprattutto il liceo classico in Italia, il greco antico rappresenta un'importante materia di studi insieme al latino. Durante l'antichità, il greco era una lingua franca ampiamente diffusa nel mondo mediterraneo, nell'Asia occidentale e in molti altri luoghi. Sarebbe quindi diventata la lingua ufficiale dell'Impero bizantino sviluppandosi nel greco medievale. Nella sua forma moderna, la lingua greca è la lingua ufficiale in due paesi, Grecia e Cipro, una minoranza linguistica riconosciuta in altri 7 paesi, ed è una delle 24 lingue ufficiali dell'Unione Europea. La lingua è parlata da almeno 13.1 milioni di madrelingua (2019) in Grecia, Cipro, Italia, Albania, Turchia e la diaspora greca. Le radici greche sono spesso usate per coniare nuove parole per altre lingue; greco e latino sono le fonti predominanti del vocabolario scientifico internazionale.
La lingua nota oggi come spagnolo deriva da un dialetto del latino parlato sviluppatosi nella parte centro-settentrionale della Penisola iberica, in quella che adesso è la Spagna settentrionale. Nel corso degli ultimi mille anni, la lingua si diffuse a sud verso il Mar Mediterraneo, e successivamente viene esportata nell'impero coloniale spagnolo, in particolare nelle Americhe. Oggi è la lingua ufficiale di 21 nazioni e di numerose organizzazioni internazionali, ed è una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite. Lo sviluppo della fonologia spagnola risulta distinto da quello delle altre lingue romanze per diverse caratteristiche: dittongazione della E e O breve accentate latine in sillaba chiusa come pure aperta (tiempo, puerta); palatalizzazione dei gruppi latini -NN- e -LL- (año, silla); la fusione fonemica di /b/ e /v/, rendendo, per esempio, il nome tubo e il verbo tuvo foneticamente equivalenti (in tutti i contesti tranne quelli di ipercorrezione o pronuncia ortografica). spirantizzazione di /b/, /d/, e /g/ — non solo dal latino originario B, D, e G (come nello sp. probar, sudar, legumbre), ma anche dal latino P, T, e C (come nello sp. sabe, vida, lago); desonorizzazione e ulteriore sviluppo delle sibilanti spagnole medievali, producendo (1) la velare fricativa [x] in parole come caja, hijo, gente, e (2) — in molti dialetti della Spagna, comprese le varietà prestigiose di Madrid, Toledo, ecc. — la interdentale [θ] in parole come cinco, hacer, e lazo; e aspirazione ed eventuale perdita della F latina, segnata nella grafia moderna dalla ‹h› muta in parole come hablar, hilo, hoja.Il sistema latino delle quattro coniugazioni del verbo nello spagnolo viene ridotto a tre. Gli infiniti latini con le terminazioni -ĀRE, -ĒRE, e -ĪRE diventano rispettivamente gli infiniti spagnoli in -ar, -er, e -ir. La terza coniugazione latina — infiniti terminanti in -ĔRE — viene ridistribuita tra quelle in -er e -ir (per es. FACĔRE > hacer, DICĔRE > decir) La morfologia verbale spagnola continua a usare alcune forme sintetiche latine, sostituite da quelle analitiche in francese e italiano (cfr. sp. lavó, fr. il a lavé, it. lavò), e il modo congiuntivo spagnolo mantiene separate le forme del presente e del passato. La sintassi spagnola fornisce una traccia evidente di alcuni oggetti diretti: il cosiddetto a "personale". Lo spagnolo, unico tra le lingue romanze, mantiene l'uso di un "ridondante" pronome oggetto indiretto (le, les), anche in presenza di un sintagma nominale oggetto indiretto. In merito ai pronomi soggetto, lo spagnolo (come l'italiano) è una lingua pro-drop, vale a dire che il sintagma verbale può spesso stare da solo senza l'uso di un pronome soggetto (o sintagma nominale soggetto). Confrontata ad altre lingue romanze, lo spagnolo ha una sintassi alquanto più libera, con restrizioni relativamente minori per quanto concerne l'ordine dei costituenti della frase soggetto-verbo-oggetto. A causa del prolungato contatto linguistico con altre lingue, il lessico spagnolo contiene prestiti dal basco, dall'arabo e dalle lingue indigene delle Americhe. Gli accenti (acuti) — usati nello spagnolo moderno per marcare la vocale della sillaba tonica in parole dove l'accento non è previsto di norma — entra in uso in modo sporadico nel XV secolo, e più massicciamente nel XVI secolo. Il loro uso inizia ad essere standardizzato nel XVIII secolo con l'avvento della Accademia Reale Spagnola.
L'italiano ([itaˈljaːno] ) è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. È classificato al 27º posto tra le lingue per numero di parlanti nel mondo e, in Italia, è utilizzato da circa 58 milioni di residenti. Nel 2015 era la lingua materna del 90,4% dei residenti in Italia, che spesso lo acquisiscono e lo usano insieme alle varianti regionali dell'italiano, alle lingue regionali e ai dialetti. In Italia viene ampiamente usato per tutti i tipi di comunicazione della vita quotidiana ed è largamente prevalente nei mezzi di comunicazione nazionali, nell'amministrazione pubblica dello Stato italiano e nell'editoria. Oltre ad essere la lingua ufficiale dell'Italia, è anche una delle lingue ufficiali dell'Unione europea, di San Marino, della Svizzera, della Città del Vaticano e del Sovrano militare ordine di Malta. È inoltre riconosciuto e tutelato come "lingua della minoranza nazionale italiana" dalla Costituzione slovena e croata nei territori in cui vivono popolazioni di dialetto istriano. È diffuso nelle comunità di emigrazione italiana, è ampiamente noto anche per ragioni pratiche in diverse aree geografiche ed è una delle lingue straniere più studiate nel mondo.Dal punto di vista storico l'italiano è una lingua basata sul fiorentino letterario usato nel Trecento.
Il francese (français, AFI: [fʁɑ̃ˈsɛ]) è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze della famiglia delle lingue indoeuropee. Diffusa come lingua materna nella Francia metropolitana e d'oltremare, in Canada (principalmente nelle province del Québec e del Nuovo Brunswick, ma con una presenza significativa anche in Ontario e Manitoba), in Belgio, in Svizzera, presso numerose isole dei Caraibi (Haiti, Dominica, Santa Lucia) e dell'Oceano Indiano (Mauritius, Comore e Seychelles), in Lussemburgo e nel Principato di Monaco, è lingua ufficiale di circa 30 stati ripartiti su tutti i continenti (come eredità dell'impero coloniale francese e della colonizzazione belga), oltre che di numerose organizzazioni internazionali come l'ONU, la NATO, il Comitato Olimpico Internazionale e l'Unione postale universale. Costituisce inoltre, insieme con l'inglese e il tedesco, una delle tre lingue di lavoro dell'Unione europea. In Italia è parlato e tutelato in Valle d'Aosta, dove gode di uno status di coufficialità con l'italiano. Sebbene non sia ai primissimi posti tra le lingue più parlate del mondo per numero di madrelingua (77,3 milioni secondo Ethnologue, 2020), essa costituisce invece la seconda per diffusione (dopo l'inglese) per numero di paesi in cui è ufficiale e per numero di continenti in cui è parlata. Le stime dei locutori totali sono difficili a causa della diffusione maggiore del francese come lingua seconda che come lingua materna e del grosso peso che hanno nella demografia di questa lingua i vasti territori dell'Africa francofona, in cui l'avanzare della conoscenza del francese è in costante crescita grazie alla scolarizzazione e per i quali non sono sempre disponibili statistiche precise o aggiornate. Tuttavia secondo le stime dell'Organizzazione internazionale della francofonia, vi sono nel mondo circa 277 milioni di locutori (è la quinta lingua più parlata al mondo in base al numero di parlanti totali). Ma, come numero di parlanti nativi (L1), è la numero 17. Attualmente il francese è la seconda lingua più insegnata al mondo dopo l'inglese, anche grazie a una capillare rete di servizi linguistici e culturali incentrati sui Centres culturels français (CCF, dipendenti dalle Ambasciate) e sulle sedi dell'Alliance française.
Record aggiornato il: 2025-11-12T01:14:30.173Z