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Autore principale: Parducci, Francesco
I Turkana sono un popolo africano del gruppo nilotico. Abitano una regione geografica nota come Turkana, nel nord-ovest del Kenya, fino al Lago Turkana. Sono circa 450 000 (1999) e parlano una lingua appartenente al gruppo delle lingue nilotiche orientali, nota come lingua turkana (il nome locale della lingua è Ng'aturk(w)ana). La regione abitata dai Turkana è adiacente a quelle abitate dai popoli Pokot, Rendille e Samburu dalla parte keniota, Karimojong verso l'Uganda, e Toposa verso il Sudan. I Turkana chiamano se stessi il popolo del bue grigio, in riferimento agli zebù, il cui addomesticamento svolse un ruolo importante nella storia dei Turkana. La pastorizia ha una posizione premimente nell'economia turkana; allevano soprattutto capre, dromedari, asini e pecore. Oltre che per la produzione di carne e di latte, il bestiame viene anche impiegato dai turkana come merce di scambio. È infatti usato per il pagamento del tributo che la famiglia del futuro marito paga a quella della sposa durante le contrattazioni che precedono un matrimonio. I Turkana sono poligami, e il numero di mogli che un uomo può procurarsi dipende dalla quantità di capi di bestiame che possiede. La pesca, un tempo considerata un tabù, oggi sta cominciando lentamente a diffondersi in seguito all'azione di programmi di sviluppo coordinati dal governo keniota o da ONG europee. Un recente programma di conversione alla pesca nella baia di Ferguson è però miseramente fallito e dopo qualche anno il progetto è stato definitivamente abbandonato; per questo si ritiene che anche gli altri progetti finiranno per non coinvolgere questa popolazione dedita soprattutto alla pastorizia. Sono noti anche per i cestini intrecciati e per il grande numero di collane indossate dalle donne. Il numero di collane rappresenta la ricchezza della famiglia, per cui il loro numero può essere anche notevole.
I Masai (o Maasai) sono un popolo nilotico che vive sugli altopiani intorno al confine fra Kenya e Tanzania. Considerati spesso nomadi o semi-nomadi, sono in realtà tradizionalmente allevatori transumanti, e oggi spesso addirittura stanziali (soprattutto in Kenya). La transizione a uno stile di vita stanziale si accompagna a quella dall'allevamento all'agricoltura come fonte primaria di sostentamento; questa trasformazione è evidente nei clan masai kenioti come Kaputiei, Matapato e Kikunyuki, e in Tanzania presso gli Arusha. I masai parlano il "maa", da cui il nome dell'etnia che è da loro pronunciato maasai. La lingua appartiene al gruppo delle lingue nilo-sahariane ed è dello stesso ramo delle lingue di popoli nilotici quali i pokot, i dinka ed i nuer. I masai sono il popolo nilotico che, in Africa, vive più a meridione. Oggi sono divisi in dodici clan (Keekonyokie, Damat, Purko, Wuasinkishu, Siria, Laitayiok, Loitai, Kisonko, Matapato, Dalalekutuk, Loodokolani e Kaputiei), anche se esistono clan minori, spesso citati come sottoclan.
Record aggiornato il: 2025-09-12T03:13:36.759Z