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Autore principale: Petrus: Damiani <santo>
Comprende:
                                                                
                                                                    
 Scritti monastici / S. Pierdamiano ; a cura del p.d. B. Ignesti -  1 / S. Pierdamiano
                                                                
                                                                    
 Scritti monastici / S. Pierdamiano ; a cura del p.d. B. Ignesti -  2 / S. Pierdamiano
                                                                
                                                             
Scritti corsari è una raccolta di articoli che Pier Paolo Pasolini pubblicò sulle colonne delle riviste Corriere della Sera, Tempo illustrato, Il Mondo, Nuova generazione e Paese Sera, tra il 1973 ed il 1975 e che comprende una sezione di documenti allegati, redatti da vari autori. Uscì in libreria postumo, nel novembre 1975, ma lo scrittore ne aveva già revisionato le bozze presso l'editore Aldo Garzanti. Si tratta di una raccolta di interventi il cui tema centrale è la società italiana, i suoi mali, le sue angosce. Lui, figura solitaria, lucido analista, crudo e sincero, si scontra con quel mondo di perbenismo e conformismo che è responsabile del degrado culturale della società. Controcorrente, riesce ad esprimere, con grande chiarezza e senza fraintendimenti, tesi politiche di grande attualità tutt'oggi, con uno spirito critico raro e profondo, e trattando tematiche sociali alla base dei grandi scontri culturali dell'epoca come l'aborto e il divorzio.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
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