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Autore principale: Armani, Giuseppe
Serie: Domus Mazziniana. Collana scientifica ; 13
Serie: Collana scientifica ; 13
Serie: Domus mazziniana - Pisa : Collana scientifica ; 13
Carlo Cattaneo (Milano, 15 giugno 1801 – Lugano, 6 febbraio 1869) è stato un patriota, filosofo, politico, politologo, linguista e scrittore italiano, esponente del pensiero repubblicano federalista. Di formazione illuminista e positivista, ebbe un ruolo determinante nelle cinque giornate di Milano del 1848.
Carlo Cattaneo (Sant'Anastasia, 6 ottobre 1883 – Mar Mediterraneo, 29 marzo 1941) è stato un ammiraglio italiano, che combatté nella guerra italo-turca e nella prima guerra mondiale meritando diverse decorazioni al valore. Fra le due guerre ebbe incarichi di addetto navale all'estero e presso il Ministero della marina oltre ad alcuni comandi imbarcati. All'inizio della seconda guerra mondiale comandava la III Divisione di incrociatori e partecipò alla battaglia di Punta Stilo. Diventato comandante della I Divisione incrociatori, partecipò, nel marzo 1941, alla scorreria della flotta italiana nel Mediterraneo Orientale che si concluse con lo scontro notturno di Capo Matapan. In questa circostanza perse la vita insieme alla maggior parte degli equipaggi della sua divisione. Gli venne assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Carlo Alberto di Savoia-Carignano (Carlo Alberto Emanuele Vittorio Maria Clemente Saverio di Savoia-Carignano; Torino, 2 ottobre 1798 – Oporto, 28 luglio 1849) è stato Re di Sardegna dal 27 aprile 1831 al 23 marzo 1849. Durante il periodo napoleonico visse in Francia dove acquisì un'educazione liberale. Come principe di Carignano nel 1821 diede e poi ritirò l'appoggio ai congiurati che volevano imporre la costituzione al re di Sardegna Vittorio Emanuele I. Divenne conservatore e partecipò alla spedizione legittimista contro i liberali spagnoli del 1823. Non destinato al trono, diventò re dello Stato sabaudo nel 1831 alla morte dello zio Carlo Felice che non aveva eredi. Da sovrano, dopo un primo periodo conservatore durante il quale appoggiò vari movimenti legittimisti d'Europa, nel 1848 aderì all'idea di un'Italia federata guidata dal papa e libera dagli Asburgo. Nello stesso anno concesse lo Statuto, la carta costituzionale che sarebbe rimasta in vigore (prima nel Regno di Sardegna e poi nel Regno d'Italia) fino al 1947. Guidò le forze che portarono alla prima guerra di indipendenza contro l'Austria ma, abbandonato da papa Pio IX e dal re Ferdinando II delle Due Sicilie, nel 1849 fu sconfitto e abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele. Morì in esilio qualche mese dopo nella città portoghese di Oporto. Il suo tentativo di liberare l'Italia settentrionale dall'Austria rappresentò il primo sforzo dei Savoia di mutare gli equilibri della penisola dettati dal Congresso di Vienna. L'opera sarà ripresa con successo dal figlio Vittorio Emanuele, che diverrà il primo re d'Italia.
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