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Autore principale: Pistarino, Geo
Pubblicazione: Pisa : Pacini ; San Miniato : Comune di San Miniato, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: analitico, Lingua: ita, Paese: IT
Attualmente la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici bilaterali con 183 stati del mondo. L'ultimo ad allacciare relazioni ufficiali è stata la Birmania il 4 maggio 2017. Ottantotto dei Paesi che hanno rapporti diplomatici con la Santa Sede (ai quali si aggiunge anche la rappresentanza dell'Unione Europea) hanno una propria ambasciata a Roma (distinta da quella dell'Italia, in quanto la Santa Sede non è solita accreditare presso di sé personale del corpo diplomatico che risulti già in missione presso il governo italiano); gli altri invece sono rappresentati da diplomatici addetti ad ambasciate site in altri Paesi europei.Decano del corpo diplomatico è l'ambasciatore residente a Roma con maggiore anzianità di accreditamento. Dal giugno 2013, a seguito della fine del mandato di Alejandro Emilio Valladares Lanza, ambasciatore dell'Honduras, al 2015 tale incarico è stato rivestito da Jean-Claude Michel, ambasciatore del Principato di Monaco. Dal 2016 al 2018 invece l'incarico di decano del corpo diplomatico è stato rivestito da Armindo Fernandes do Espírito Santo Vieira, ambasciatore dell'Angola. Dal 2019 il nuovo decano è l'ambasciatore a Cipro, George Poulides.
Lo Stato Pontificio (Stato della Chiesa fu il suo nome ufficiale fino al 1815, detto anche Stato Ecclesiastico) fu l'entità statuale costituita dall'insieme dei territori su cui la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 751 o 756 al 1870, ovvero più di un millennio. Era governato da una teocrazia con a capo il Papa come guida religiosa, politica e militare. Durante la sua esistenza ebbe periodi in cui il suo prestigio e la sua influenza sullo scacchiere politico europeo furono rimarchevoli; la sua proiezione internazionale uscì dai limiti territoriali che le circostanze storiche gli avevano assegnato in relazione al Sacro Romano Impero. I vincoli di vassallaggio dettati dalla Santa Sede condizionarono talvolta importanti stati indipendenti come il Regno di Sicilia, il Regno di Napoli, il Regno d'Inghilterra, il Regno di Francia, il Regno di Spagna, il Regno del Portogallo, la Corona d'Aragona, il Regno d'Ungheria, l'Impero austriaco e altri stati. Terminò la sua esistenza nel 1870, dopo l'annessione al Regno d'Italia di tre legazioni, con gli eventi che seguirono la fine della Seconda guerra d'indipendenza italiana e la spedizione dei Mille (1859 - 1861) e con la presa di Roma e la successiva annessione della quarta legazione e del circondario di Roma (1870).
La storia del Portogallo, come nazione europea e atlantica, ha le sue origini nell'alto Medioevo. Tra il Quattrocento e il Cinquecento il Portogallo diventò una potenza mondiale, poiché riuscì a formare un vasto impero marittimo che andava dal Sudamerica, all'Africa e all'Australasia. Nei due secoli successivi il Portogallo perse la maggior parte della sua ricchezza e delle sue colonie in favore degli olandesi, degli americani e dei francesi. I primi segni della decadenza portoghese si videro con l'incorporazione del Portogallo nell'Unione iberica alla fine del XVI secolo. Nel 1755 a Lisbona ci fu un grave terremoto che causò un maremoto e un incendio che distrussero quasi completamente la città.. Agli inizi dell'Ottocento il Portogallo fu invaso dalle truppe napoleoniche. Nel 1822 il Brasile ottenne l'indipendenza. Tra l'Ottocento e il Novecento più di due milioni di portoghesi emigrarono all'estero; le destinazioni preferite furono il Brasile e il Nordamerica. Nel 1910 ci fu una rivoluzione che depose il monarca ed instaurò una repubblica. Tuttavia il nuovo regime repubblicano fu molto instabile, così si arrivò a un colpo di Stato militare nel 1926, che insediò al potere António de Oliveira Salazar. La dittatura rimase al potere fino al 1974 quando venne rovesciata da un nuovo colpo di Stato dei militari, ad orientamento socialdemocratico. Il nuovo governo promosse riforme democratiche e concesse l'indipendenza alle colonie africane. Il Portogallo è membro fondatore della NATO, dell'OECD e dell'EFTA. Nel 1986 entrò a far parte della Comunità europea.
Porto (in italiano anche Oporto) è una città del Portogallo, capoluogo del distretto omonimo e terza città più popolosa del Paese (214 349 ab. nel 2016). Si trova sulla riva settentrionale del fiume Duero, poco lontano dall'Oceano Atlantico. La sua area metropolitana conta circa 1 700 000 abitanti e comprende Vila Nova de Gaia (città di circa 300 000 abitanti e seconda località più popolosa del Portogallo dopo Lisbona). Porto è uno dei distretti più industrializzati del Portogallo ed è talora chiamata A capital do norte ("La capitale del nord") poiché funge da centro della maggiormente industrializzata regione settentrionale del Paese. Da essa derivano il nome dello stesso Portogallo e del famoso vino (Vinho do Porto); quest'ultimo infatti, prodotto con uve della valle del Douro, fu identificato con la città a partire dalla seconda metà del XVII secolo perché gran parte della produzione veniva esportata per via marittima dal suo porto. Occasionalmente Porto viene chiamata anche la cidade invicta ("Città invitta") poiché respinse sia l'attacco dei Mori sia l'esercito imperiale di Napoleone, e non è mai stata sconfitta militarmente dalla sua creazione durante l'Impero romano. Benché i santi patroni di Porto siano N.S. di Vandoma e Pantaleone di Nicomedia, la festa cittadina è il 24 giugno, celebrazione di Giovanni Battista.
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