Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Reider, Katja
Pubblicazione: Zürich : Nord-Sud, 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: ch
I bambini ci guardano è un film del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola. Realizzato a cavallo tra il 1942 e 1943, conobbe difficoltà distributive causate dalle contingenti vicende belliche. È considerato dagli storici del cinema, assieme al coevo Ossessione di Visconti e 4 passi fra le nuvole di Blasetti, un momento di svolta per il cinema italiano, che segna l'abbandono dei temi disimpegnati della commedia e dei feuilleton sentimentali, per descrivere i drammi della gente, anticipando così la tendenza che porterà pochi anni dopo al neorealismo. Basato sull'intensa interpretazione del bambino torinese Luciano De Ambrosis (divenuto da adulto un noto doppiatore), costituisce per De Sica l'inizio di una serie di film dedicati alla condizione dell'infanzia come Sciuscià o il bambino di Ladri di biciclette. È altresì il primo film in cui si ufficializza quella collaborazione con Zavattini che costituirà uno degli assi portanti della cinematografia italiana degli anni quaranta e cinquanta.
Isola delle Femmine (Ìsula in siciliano) è un comune italiano di 7 109 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia.
Per pianto si intende comunemente l'atto di produrre e rilasciare lacrime in risposta ad un'emozione, sia essa negativa (dolore), che positiva (gioia). Queste due componenti, lacrimazione ed emozione, possono anche non essere compresenti. Nei neonati, per esempio, data l'immaturità del dotto lacrimale, si può verificare un pianto senza lacrime. Altre situazioni, invece, determinano spremitura della ghiandola lacrimale in assenza di un'emozione correlata, come il contatto dell'occhio con sostanze irritanti (solfuri organici contenuti nella cipolla) o l'innervazione della ghiandola lacrimale da parte di neuroni secretagoghi diretti primitivamente alle ghiandole salivari (definita "pianto del coccodrillo").Infine, il cosiddetto "piangere dal ridere" descrive una situazione dove non è tanto l'emozione gioiosa a determinare lacrimazione, quanto il complesso delle attivazioni muscolari determinato dal riso. Il piangere è stato definito come "un complesso fenomeno secretomotore caratterizzato dall'effusione di lacrime da parte dell'apparato lacrimale, senza alcuna irritazione per le strutture oculari", in cui un collegamento neuronale tra la ghiandola lacrimale e le aree del cervello è coinvolto in un'emozione dapprima controllata. Si ritiene che nessun altro essere vivente oltre l'uomo possa produrre lacrime come risposta ai diversi stati emozionali, benché ciò non sia del tutto corretto per diversi scienziati.Le lacrime prodotte durante pianti emozionali presentano una composizione chimica diversa dagli altri tipi di lacrime: contengono infatti un quantitativo significativamente più alto di ormoni prolattina, ormoni adrenocorticotropo, leu-encefalina (un oppioide endogeno e potente anestetico), potassio e manganese.Stando ad uno studio su oltre 300 individui adulti, in media gli uomini piangono una volta ogni mese, mentre le donne piangono almeno cinque volte al mese, specialmente prima e durante il ciclo mestruale, quando il pianto può incrementare anche di cinque volte, spesso senza evidenti ragioni (come depressione o tristezza). In molte culture è più socialmente accettabile per donne e bambini piangere che per gli uomini.
Coop Vicinato Lombardia è una delle 5 medie cooperative di consumatori del sistema Coop, e come tale aderisce all'ANCC della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue e al consorzio cooperativo Coop Italia. Insieme alle grandi cooperative Coop Liguria, Coop Lombardia e Nova Coop, alla media cooperativa Coop Como Consumo e a 26 piccole cooperative, soprattutto lombarde, aderisce al Distretto Nord-Ovest.
Le cattive madri è un dipinto del pittore italiano Giovanni Segantini, realizzato nel 1894 e conservato al Österreichische Galerie Belvedere di Vienna.
I Giochi del Mediterraneo sono una manifestazione sportiva multidisciplinare organizzata sulla falsariga dei Giochi olimpici cui partecipano le nazioni che si affacciano sul mare Mediterraneo (ad esclusione di Israele e Palestina), più alcune nazioni dell'area mediterranea prive di accesso diretto a tale mare (Andorra, Kosovo, Macedonia del Nord, Portogallo, San Marino e Serbia). Sono organizzati sotto la supervisione del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIGM, ufficialmente Comité International des Jeux Méditerranéens - CIJM).
Montessori: perché no? Una pedagogia per la crescita è un saggio realizzato da Grazia Honegger Fresco sulla vita e le opere della pedagogista italiana Maria Montessori, pubblicato dalla casa editrice Il leone verde nel 2017.
Eta (Η; η) è la settima lettera dell'alfabeto greco. È una delle sette vocali: contrariamente alla lettera ε, la sua quantità è sempre lunga. Nel sistema numerico del greco antico aveva valore 8. Questa lettera deriva probabilmente dalla lettera fenicia (heth), ed è a sua volta all'origine della latina H e della cirillica И. La pronuncia di questa lettera, detta ἦτα, nell'antica Grecia era una e aperta lunga /ɛː/. In origine, come ad esempio nell'alfabeto originario del dialetto attico (che poi adottò l'alfabeto ionico, il tipo oggi comune), trascriveva una fricativa laringale sorda /h/ ed è appunto con questa funzione (tramite le colonie greche della Magna Grecia) che è passata all'alfabeto latino come H; da questo uso, il segno si è evoluto negli spiriti aspro e dolce. Durante i primi secoli d.C. si generalizzò la pronuncia [i] che ritroviamo nel greco moderno. Proprio questa lettera dà il nome a due correnti di pronuncia del greco antico, quella itacistica e quella etacistica. La prima fu difesa da Johannes Reuchlin, e corrispondeva all'uso dei greci nel Rinascimento (che era già quello moderno), l'altra fu il frutto delle ricerche di Erasmo da Rotterdam, che ricostruì, anche se non del tutto correttamente, la pronuncia del greco dell'epoca classica.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2025-12-15T01:04:42.728Z