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Autore principale: Toscana (Granducato). Tribunale di prima istanza, Firenze
Pubblicazione: Firenze : Riva, 1857
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Vittorio Cecchi Gori (Firenze, 27 aprile 1942) è un imprenditore, ex politico e produttore cinematografico italiano, figlio del noto produttore cinematografico Mario Cecchi Gori. Il film Il postino, prodotto insieme al padre e a Gaetano Daniele, gli valse la candidatura all'Oscar al miglior film nel 1996 e gli fece vincere il BAFTA al miglior film non in lingua inglese. Tra gli altri riconoscimenti ottenuti in carriera figurano tre David di Donatello su sette candidature.Dal febbraio 2020 sconta una pena per bancarotta fraudolenta in regime di detenzione domiciliare.
Ernesto Antonio Pietro Giuseppe Cesare Augusto Gori (Messina, 14 agosto 1865 – Portoferraio, 8 gennaio 1911) è stato un anarchico, giornalista, avvocato, poeta, scrittore e compositore italiano. Oltre che per l'attività politica, è ricordato come autore di alcune tra le più famose canzoni anarchiche della fine del XIX secolo, tra cui Addio a Lugano, Stornelli d'esilio e La ballata di Sante Caserio.
Le grandi purghe furono una vasta repressione avvenuta nell'URSS nella seconda metà degli anni trenta, voluta e diretta da Stalin dopo l'omicidio di Sergej Kirov, importante dirigente del partito a Leningrado, per epurare il partito comunista da presunti cospiratori. Il periodo viene anche indicato con i termini di "terrore", "grande terrore" (большой террор, bol'šoj terror) o, in Russia, con quello di ežovščina (ежовщина, "era di Ežov") dal nome del capo dell'NKVD nel periodo più tragico delle purghe. La repressione, eseguita spesso con procedimenti giudiziari sommari, colpì anche semplici cittadini, non iscritti al partito, considerati ostili al regime, ed ebbe vasta risonanza in Occidente in seguito ad alcuni processi celebrati dal 1936 al 1938 contro i massimi dirigenti del PCUS. Oggetto di arresti e condanne furono, anche, numerosi esponenti delle comunità straniere, inclusa quella italiana, emigrati nella nuova patria socialista per sottrarsi alle persecuzioni politiche dei paesi di origine o per contribuire al suo sviluppo. Le grandi purghe staliniane possono essere interpretate anche come un caso estremo di arrivismo politico che giunge, come prassi, all'eliminazione fisica degli avversari diretti personali.
Alessandro Blasetti (Roma, 3 luglio 1900 – Roma, 1º febbraio 1987) è stato un regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico italiano, fra i più celebri e significativi del suo tempo, tanto da poter essere definito «padre fondatore del moderno cinema italiano». Viene considerato, insieme a Mario Camerini, il massimo regista italiano del cinema di propaganda fascista, del quale fu anche, in qualche caso, apologeta: Sole (1929), il suo film d'esordio, è un'epica esaltazione delle bonifiche del regime e piacque molto a Benito Mussolini; Vecchia guardia (1935) è un'apologia della marcia su Roma. Nei cinque decenni della sua attività, si è misurato con successo nei generi più diversi, dall'epopea storica alla commedia sentimentale, inventandone letteralmente di nuovi (il fantasy con La corona di ferro del 1941, il film a episodi con Altri tempi - Zibaldone n. 1 del 1952, il reportage-sexy con Europa di notte del 1958), ed è stato tra i primi registi cinematografici a cimentarsi con il mezzo televisivo. È stato un grande innovatore, ha sperimentato per primo in Italia il sonoro (Resurrectio del 1930) e il colore (Caccia alla volpe nella campagna romana del 1938), ha forzato i limiti di quanto fosse lecito mostrare su grande schermo, proponendo le prime nudità del cinema italiano (La corona di ferro del 1941 e La cena delle beffe del 1942), ha lanciato nuovi autori come Pietro Germi e la coppia divistica Sophia Loren-Marcello Mastroianni (Peccato che sia una canaglia del 1954), e rilanciato come attore brillante Vittorio De Sica (Altri tempi, 1951), dopo il suo successo neorealistico.
Mediterraneo è un film del 1991, diretto da Gabriele Salvatores, con Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Claudio Bisio e Giuseppe Cederna, ispirato e liberamente tratto dal romanzo Sagapò di Renzo Biasion.La pellicola ha vinto l'Oscar al miglior film in lingua straniera nel 1992.
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