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Autore principale: Bilenchi, Romano
Serie: Edizioni di Rivoluzione. Narrativa ; 2
Serie: Edizioni di Rivoluzione. Narrativa ; 2
Serie: Poesia, narrativa, prosa, critica ; 5
Serie: Pegaso letterario : opere brevi di varia letteratura ; 15
Il Sahel (dall'arabo Sahil, "bordo del deserto") è una fascia di territorio dell'Africa subsahariana, estesa tra il deserto del Sahara a nord, la savana del Sudan a sud, l'oceano Atlantico a ovest e il Mar Rosso a est, che copre (da ovest a est) gli Stati di Gambia, Senegal, la parte sud della Mauritania, il centro del Mali, Burkina Faso, la parte sud dell'Algeria e del Niger, la parte nord della Nigeria e del Camerun, la parte centrale del Ciad, il sud del Sudan, il nord del Sud Sudan e l'Eritrea: costituisce una zona di transizione tra l'ecozona paleartica e quella afrotropicale, ovvero un'area di passaggio climatico dall'area arida (steppica) del Sahara a quella fertile della savana arborata sudanese (asse nord-sud).
Il Lesotho (AFI: /leˈsɔto/), ufficialmente Regno del Lesotho (Muso oa Lesotho in sotho del sud, Kingdom of Lesotho in inglese, in passato noto anche come Basotholand o Basutoland, [lɪ'sʊːtʰʊ]), è uno stato dell'Africa del Sud, uno dei tre regni dell'Africa. È una enclave all'interno del territorio della Repubblica del Sudafrica ed è pertanto uno stato senza sbocco al mare; condivide il fatto di essere completamente circondato dal territorio di un altro stato solo con la Città del Vaticano e con la Repubblica di San Marino anche se, diversamente da questi, non è un microstato. Il Lesotho si estende per poco oltre 30.000 km² ed una popolazione di circa 2 milioni di abitanti. La capitale, nonché maggiore città, è Maseru, mentre la lingua ufficiale è il sotho del sud. Il nome "Lesotho" è costruito (secondo uno schema tipico delle lingue bantu) dal prefisso le- anteposto alla radice sotho, e significa "la terra del popolo che parla sotho"; l'etnia principale del paese è quella basotho o basuto (ba-sotho, "coloro che parlano sotho"). Lo stato costituì in passato la colonia della corona britannica del Basutoland, ma dichiarò l'indipendenza dal Regno Unito il 4 ottobre 1966. Oggi è uno stato sovrano membro delle Nazioni Unite, del Commonwealth delle Nazioni, dell'Unione africana e della Comunità di sviluppo dell'Africa meridionale (SADC). Circa il 40% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.
Per collasso della civiltà maya del periodo classico si intende il declino e l'abbandono delle città del periodo classico (300-900) da parte dei Maya delle ‘'terre basse'’ tra l'VIII e il IX secolo. Gli anni dall'800 al 900 vengono spesso definiti '’periodo classico terminale'’. Il collasso della civiltà maya resta per ora uno dei misteri non risolti della storia umana, reso più affascinante dall'elevato sviluppo cui era pervenuta la civiltà Maya dal punto di vista culturale, sociale e tecnologico prima del repentino declino. Per i centri maya altamente sviluppati della parte meridionale delle terre basse il tracollo si realizza nel corso dell'VIII e IX secolo e culmina di lì a poco con l'abbandono delle città. Sono state elaborate nel tempo qualcosa come 88 tra teorie e relative varianti anche se non vi è una spiegazione universalmente riconosciuta dell'evento. Sembra ottenere particolare favore la teoria che chiama in causa l'avvento di un periodo di grande siccità.Dal punto di vista archeologico il declino è attestato dalla cessazione di iscrizioni monumentali e dall'arresto della costruzione di opere architettoniche di grandi dimensioni. Di seguito le varie teorie formulate nel corso degli anni.
Record aggiornato il: 2024-06-11T01:18:07.050Z