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Autore principale: Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee
Pubblicazione: Pisa : Lischi, 1981
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La maiolica arcaica di Pisa, prodotta a tra il XIII e la metà circa del XVI secolo, è un tipo di ceramica coperta sulla superficie principale da smalto stannifero e variamente decorata con motivi in bruno e in verde. La decorazione viene anche detta a “ramina (verde) e manganese (bruno)”. I manufatti possono essere decorati anche in solo bruno, oppure essere rivestiti dallo smalto bianco o verde lasciato privo di ulteriori arricchimenti cromatici (in questo caso il pezzo viene detto monocromo). La superficie secondaria è, invece, coperta con una vetrina piombifera incolore, giallastra oppure verde.
La villa romana di via Neroniana è stata una lussuosa dimora patrizia risalente agli inizi del I secolo d.C. Desiderata da una committenza ancora oggi sconosciuta, subì diverse modificazioni e adattamenti nel II secolo d.C. e tra il III-IV secolo d.C quando venne definitivamente abbandonata. I primi resti della villa in questione vennero alla luce nel 1988 successivamente ad alcuni lavoratori di aratura del terreno in cui anticamente sorgeva. Tra il 1989 e il 1992 la Soprintendenza Archeologica del Veneto portò alla luce il sito attraverso ricerche e attività di scavo, avvalendosi anche dell'uso di georadar. Ad opera dello stesso ente, tra il 2011 e il 2013, vennero condotti anche approfonditi e sistematici lavori di restauro. Fondamentali per la conoscenza del sito, furono anche i lavori di scavo svolti tra il 2001 e il 2012 dalla Scuola di Specializzazione di Archeologia dell'Università degli Studi di Padova. La villa di via Neroniana, insieme alle terme collocate sotto l'Hotel Terme Neroniane, costituisce il complesso archeologico di Montegrotto Terme (Padova) insieme all'area di via Scavi (contenente i resti di tre piscine, di un piccolo teatro, di diversi edifici creativi, di un ninfeo, di uno spogliatoio oltre che le tracce di un sofisticato sistema idraulico di canalizzazione delle acque). Il bacino euganeo fu inizialmente attivo fin dall'età pre-protostorica (III-I millennio a.C.) come luogo di culto e solo successivamente spiccò tra tutti i complessi termali romani per l'eccellenza dei benefici delle proprie acque calde. Essa venne così denominata Fons Aponi o Patavini fontes. La villa e le terme di via Neroniana furono il frutto di un progetto ingegneristico, architettonico e artistico straordinario che coinvolse il genio manuale di artisti locali e non solo. Essi, attraverso la costruzione e l'abbellimento di queste strutture, palesarono non solo grande forza ma anche specifiche conoscenze morfologiche del territorio euganeo in cui erano inseriti. Guardando e riflettendo sugli studi compiuti e sui resti giunti fino a noi, possiamo certo comprendere quanto fosse ambizioso e unico nel suo genere il progetto della committenza, cioè dare vita ad una dimora che non avesse nulla da invidiare a quelle degli aristocratici romani o campani.
Gabriele D'Annunzio, allo stato civile Gabriele d'Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale, dal 1924 insignito dal Re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso. Soprannominato il Vate (allo stesso modo di Giosuè Carducci), cioè "poeta sacro, profeta", cantore dell'Italia umbertina, o anche "l'Immaginifico", occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. È stato definito «eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana […]». Come figura politica, lasciò un segno nella sua epoca ed ebbe un'influenza notevole sugli eventi che gli sarebbero succeduti.La sua arte fu così determinante per la cultura di massa, che influenzò usi e costumi nell'Italia - e non solo - del suo tempo: un periodo che più tardi sarebbe stato definito, appunto, dannunzianesimo.
Bosa (IPA: [ˈbɔːza], Bosa in sardo o, contratto, 'Osa, pronuncia [ˈɔːza]) è un comune italiano di 7 798 abitanti della provincia di Oristano, nella costa occidentale del centro-nord della Sardegna. Fa parte dell'Unione di comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale. È il principale centro abitato della subregione della Planargia e si inserisce, storicamente, nel più vasto territorio del Logudoro, condividendo con quest'ultimo l'utilizzo della variante linguistica del sardo logudorese. Durante il dominio aragonese, ottenne il rango di città regia del quale attualmente permane, con l'abolizione dei privilegi feudali, il titolo onorifico di città. Insieme ad Alghero è sede vescovile della diocesi di Alghero-Bosa.
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