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Autore principale: Casini, Fabio
Pubblicazione: Siena : Dipartimento di scienze storiche, giuridiche, politiche e sociali, 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Anna Stuart (Londra, 6 febbraio 1665 – Londra, 1º agosto 1714) fu regina di Inghilterra, Scozia e Irlanda dall'8 marzo 1702, e, quando, nel 1707, il regno d'Inghilterra e il quello di Scozia furono uniti in un unico stato, divenne la prima sovrana del nuovo Regno di Gran Bretagna. Anna fu l'ultima sovrana del casato degli Stuart; le succedette un lontano cugino, Giorgio I del casato di Hannover, la cui nonna materna Elisabetta di Boemia era figlia di Giacomo I d'Inghilterra.
Il casato degli Steward o Stewart è stata la casa reale della Scozia e successivamente della Gran Bretagna. Il casato era di origine bretone. Il cognome, alle volte, quando portato dalle donne, veniva italianizzato in Stuarda, come nel caso di Maria Stuarda. Il casato regnò sul Regno di Scozia per 336 anni, tra il 1371 e il 1707. Dopo la morte di Elisabetta I d'Inghilterra, l'ultima monarca della dinastia Tudor, il casato degli Stuart le succedette sui troni di Inghilterra e Irlanda. Tra il 1603 e il 1707 gli Stuart furono i regnanti sui tre regni di Scozia, Inghilterra e Irlanda con la formula dell'unione dinastica. In seguito il loro posto come famiglia reale venne preso dagli Hannover. Diversi membri di vari rami cadetti o illegittimi sono presenti ancora oggi.
Con stupri di guerra si intendono gli stupri commessi da soldati, altri combattenti o civili durante un conflitto armato, una guerra o un'occupazione militare che vanno distinti da violenze sessuali commesse tra soldati in servizio attivo. Nella categoria 'stupri di guerra' rientrano anche le situazioni nelle quali le donne sono costrette a prostituirsi o a diventare schiave sessuali dalle forze occupanti, come nel caso delle comfort women durante la seconda guerra mondiale. Durante le guerre e i conflitti armati, gli stupri sono usati di frequente come strumento di una guerra psicologica nel tentativo di umiliare il nemico e minare il suo morale. Le violenze sessuali sono spesso sistematiche e complete, e i comandanti possono realmente incoraggiare i loro soldati ad usare violenza con i civili. Queste violenze possono accadere in diverse situazioni, incluso l'istituzionalizzazione della schiavitù sessuale, stupri associati a specifiche battaglie o massacri e atti individuali o isolati di violenza. Gli stupri di guerra comprendono anche violenze sessuali di gruppo e violenze con obiettivi specifici, sempre durante un conflitto armato e con soldati come autori delle violenze stesse. Lo stupro di guerra e la schiavitù sessuale sono oggi riconosciuti dalle convenzioni di Ginevra come crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Lo stupro oggi è anche affiancato al crimine di genocidio quando commesso con l'intento di distruggere, in parte o totalmente, un gruppo specifico di individui. In ogni caso, la violenza sessuale rimane diffusa in zone di guerra.
L'Impero britannico fu il più vasto impero nella storia dell'uomo e comprendeva dominion, colonie, protettorati, mandati e altri territori governati o amministrati dal Regno Unito.Nato coi possedimenti d'oltremare e i trading post fondati dall'Inghilterra tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVIII secolo, al suo apice fu il più grande impero della storia e per oltre un secolo fu una potenza globale. Nel 1920 l'Impero britannico dominava circa 458 milioni di persone, un quinto della popolazione mondiale al momento e copriva oltre 37124894 km², quasi un quarto dell'intera superficie della Terra. Pertanto la sua eredità politica, giuridica, linguistica e culturale è tuttora molto diffusa, tanto che al culmine del suo potere la frase «l'impero su cui il sole non tramonta mai», oltre che per l'antico Impero spagnolo, è stata spesso utilizzata anche per descrivere l'Impero britannico, poiché fu tanto esteso in tutto il mondo per cui il sole splendeva sempre su almeno uno dei suoi territori. Durante l'età delle scoperte nel XV e XVI secolo il Portogallo e la Spagna intrapresero l'esplorazione europea del globo, fondando grandi imperi d'oltremare. Invidiosi della grande ricchezza che questi imperi generarono, Inghilterra, Francia e Paesi Bassi iniziarono a stabilire proprie colonie e reti commerciali nelle Americhe e in Asia. Durante i secoli XVII e XVIII una serie di guerre contro i Paesi Bassi e la Francia lasciarono all'Inghilterra (e a seguito dell'unione del 1707 tra Inghilterra e Scozia alla Gran Bretagna) il dominio sul potere coloniale in Nord America e India. Nel 1783 l'indipendenza delle tredici colonie del Nord America a seguito della guerra d'indipendenza americana causò la perdita da parte della Gran Bretagna di alcune delle sue colonie più antiche e più popolose. Quindi l'attenzione britannica si riversò verso l'Asia, l'Africa e il Pacifico. Dopo la sconfitta della Francia nelle guerre napoleoniche (1792–1815) la Gran Bretagna emerse come la principale potenza navale e imperiale del XIX secolo, con Londra la città più grande del mondo da circa il 1830.L'incontrastato dominio marittimo britannico è stato poi descritto come la Pax Britannica, un periodo di relativa pace in Europa e nel mondo (1815–1914). Nei primi anni del XIX secolo la rivoluzione industriale iniziò a mutare la Gran Bretagna e dal tempo della Grande esposizione del 1851 il Paese è stato descritto come il «laboratorio del mondo». L'Impero britannico si ampliò includendo l'India, gran parte dell'Africa e molti altri territori in tutto il mondo. Accanto al controllo formale esercitato sulle sue colonie, il dominio britannico su gran parte del commercio mondiale significava che di fatto essa controllava le economie di molte regioni, come l'Asia e l'America Latina. A livello nazionale gli orientamenti politici favorirono il libero commercio e le politiche liberiste e un graduale ampliamento del diritto di voto. In questo secolo la popolazione aumentò velocemente, accompagnata da una rapida urbanizzazione, causando tensioni economiche e sociali. Alla ricerca di nuovi mercati e fonti di materie prime il Partito Conservatore guidato da Benjamin Disraeli intraprese un periodo di espansione imperialista principalmente in Egitto, in Sudafrica e altrove. Canada, Australia e Nuova Zelanda erano dominion autonomi.Con l'inizio del XX secolo la Germania e gli Stati Uniti sfidarono il vantaggio economico della Gran Bretagna. Le successive tensioni economiche e militari tra Gran Bretagna e Germania furono tra le principali cause dello scoppio della prima guerra mondiale, durante la quale la Gran Bretagna fece gran affidamento sul suo impero. Il conflitto mise un'enorme pressione sulle risorse militari, finanziarie e di manodopera della Gran Bretagna e pur mantenendo la sua enorme estensione territoriale non riuscì più a essere la potenza preminente del mondo. Durante la seconda guerra mondiale le colonie nel sud-est asiatico furono occupate dall'Impero giapponese. Nonostante la vittoria della Gran Bretagna e dei suoi alleati, il danno al prestigio britannico contribuì ad accelerare il declino dell'impero. L'India, il territorio più prezioso e popoloso dell'impero, ottenne l'indipendenza come parte di un movimento più ampio di decolonizzazione che la concesse a molti territori imperiali. Il trasferimento di Hong Kong alla Cina, avvenuto nel 1997, per molti fu la fine dell'Impero britannico. Al 2019 restano quattordici territori d'oltremare sotto la sovranità britannica. Dopo l'indipendenza molte ex colonie britanniche hanno aderito al Commonwealth delle nazioni, una libera associazione di Stati indipendenti. Il Regno Unito è una delle sedici nazioni del gruppo noto informalmente come i reami del Commonwealth, che condividono un monarca, ossia la regina Elisabetta II del Regno Unito.
Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano. In un'accezione più ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunità economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.
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