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Pubblicazione: Firenze : Giunti, 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La Loggia della Signoria è un monumento storico di Firenze, che si trova in piazza della Signoria a destra di Palazzo Vecchio e accanto agli Uffizi, i quali vi si innestano sul retro con una terrazza proprio sulla sommità della loggia.
Il cosiddetto Ratto delle Sabine è una statua, opera di Giambologna, che fa parte dell'arredo Granducale della Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria a Firenze. La statua è alta 4,10 metri (le dimensioni delle sculture crebbero molto dopo che Michelangelo scolpì il David) e rappresenta un giovane che solleva sopra la sua testa una fanciulla, mentre bloccato fra le gambe del giovane un vecchio si dispera; per questo la statua è anche nota come le tre età dell'uomo. Nel basamento è inserita una placca bronzea con una scena del ratto, in cui le diverse possibili combinazioni fra le figure vengono ripetute in diverse dimensioni e con diverse profondità del rilievo. La statua fu inserita nella Loggia della Signoria, nota anche come Loggia dei Lanzi, insieme a numerose altre, tra cui il Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini con l'intento da parte del Granduca di snaturare la funzione originale della Loggia, spazio fondamentale delle funzioni di rappresentanza del governo repubblicano, facendone un museo all'aperto. In quella posizione venne inizialmente collocata la Giuditta in bronzo di Donatello. Il significato simbolico e la storia della statua (la giovane ebrea che decapita il tiranno, sorta di David al femminile, era stata sequestrata dal Comune proprio alla famiglia Medici nel corso di una delle tante cacciate che questi subirono) oltre alle sue ridotte dimensioni, ulteriormente accentuate dall'immensa arcata a tutto sesto sotto cui si veniva a trovare, ne determinarono lo spostamento sull'Arengo di Palazzo Vecchio e la sostituzione (1583) con una scultura di ben altra mole L'autore dell'imponente scultura, tra i capolavori del manierismo è il Giambologna, pseudonimo di Jean de Boulogne, il quale, in qualità di scultore ufficiale della Famiglia Medici, ricevette la commissione. Giambologna realizzò l'opera in competizione tecnica con gli scultori della classicità (di cui si credeva a torto che fossero riusciti a scolpire grandi figure in blocchi unici di marmo). Giambologna realizzò un vero e proprio tour de force tecnico riuscendo a cavare la statua da un sol blocco di marmo, dandole inoltre un andamento estremamente variato, grandi masse e vuoti distribuiti in modo irregolare, ma soprattutto creò la prima statua con punti di vista multipli, invitando lo spettatore a crearsi un percorso a spirale per osservare l'opera da tutte le molteplici angolazioni significative. Nel Museo dell'Accademia è conservato il modello originale in "terra cruda". La statua, esposta agli agenti naturali e ai vandali (pochi anni or sono una comitiva di ubriachi la scalò per mettere una bottiglia vuota in mano alla giovinetta, causando notevoli danni) è andata incontro a deterioramento da smog e cancro del marmo, che hanno reso necessario un ciclo di restauri. La statua è stata quindi sottoposta a restauro nel 2001 e da allora le sue condizioni di conservazione sono state monitorate. Nel 2007 ci si è accorti della risposta non pienamente soddisfacente del marmo rispetto agli agenti atmosferici, nonostante una sostanza protettiva applicata alla statua. Nel 2008 è terminato un ciclo di studi che, secondo il parere quasi unanime dei tecnici potrebbe portare alla musealizzazione dell'opera, il che lascerebbe un grave vuoto nella scenografia di piazza della Signoria; i tecnici sono però riluttanti a provvedere semplicemente alla sostituzione con una copia poiché ciò potrebbe portare in breve allo spopolamento del museo all'aperto della piazza, con la creazione di una sorta di museo virtuale in cui tutte le statue sarebbero sostituite da anodine copie. Lo spostamento, che viene dato per inevitabile, dovrebbe portare l'opera nella Galleria dell'Accademia (quindi insieme o al posto del modello originale in "terra cruda") o a Palazzo Vecchio.
Perseo con la testa di Medusa è una scultura bronzea di Benvenuto Cellini, considerata un capolavoro della scultura manierista italiana, ed è una delle statue più famose di Piazza della Signoria a Firenze.
Piazza della Signoria è la piazza centrale di Firenze, sede del potere civile e cuore della vita sociale della città. A forma di L, si trova nella parte centrale della Firenze medievale, a sud della cattedrale di Santa Maria del Fiore. In passato ha assunto diversi nomi, come piazza dei Priori o piazza del Granduca.
La Fontana del Nettuno, detta anche di Piazza o il Biancone, è una fontana di Firenze realizzata da Bartolomeo Ammannati, situata in piazza della Signoria, in prossimità dell'angolo nord-ovest di Palazzo Vecchio. La fontana, oltre ad essere elemento fondamentale di arredo della piazza e riferimento originario per l'approvvigionamento di acqua in una zona ben scarsa di fonti, fu un grande monumento celebrativo del potere di Cosimo I de' Medici, oltre che "allegoria della potenza fiorentina sui mari e del governo delle acque attuato dal duca nel territorio toscano". Vi parteciparono numerosi scultori, con un approccio all'insegna dei materiali diversi per natura e colore, caro al gusto committente. Il risultato fu oggetto di aspre critiche fin dal suo completamento, mentre oggi viene letto come un esempio emblematico del rinnovamento della scultura del Manierismo poco dopo la metà del secolo XVI, in opposizione all'accademismo michelangiolesco imperante.
Un parco delle sculture è uno spazio verde in cui vengono collocate opere artistiche di artisti, designer ed architetti contemporanei. Esso può essere concepito come parco pubblico per svago le cui opere artistiche si limitano al solo a semplice arredo urbano. Taluni casi invece il parco passa in secondo piano rispetto alla qualità artistica e al numero delle opere esposte, si parla in questo caso di museo all'aperto. Il parco delle Sculture di Cosilinum, è un bosco sacro il cui verde e formato da 2000 giovani alberi di pino, sotto i quali non sono collocate opere di artisti, famosi o esordienti, ma semplici pietre, scolpite in ogni suo lato possibile. Esse furono scolpite diversi secoli fa per altri scopi o funzioni ora formano un parco archeologico, se si analizza la qualità delle sculture e la quantità delle opere esposte, si può parlare di vero museo delle sculture, all'aperto.
La scultura è l'arte di dare forma ad un oggetto partendo da un materiale grezzo o assemblando tra loro differenti materiali. Con il termine scultura si indica anche il prodotto finale, ovvero qualsiasi oggetto tridimensionale ottenuto come espressione di ispirazione artistica. Come molti altri termini riguardanti il mondo dell'arte anche il concetto di scultura si è evoluto nel tempo. È possibile modellare un oggetto per addizione o sottrazione, e questo dipende dal tipo di materiale usato: nel caso di legno o marmo, ad esempio, si sottrae, cioè si scolpisce intagliando, incidendo o asportando con uno strumento idoneo parte della materia; quando invece si utilizza argilla o un materiale simile, si opera per addizione, aggiungendo man mano materia a quella iniziale. Similmente quando si saldano parti inizialmente divise, come strutture metalliche unite con un processo di saldatura o materiali diversi uniti grazie a collanti.
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