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Autore principale: Nava, Maria Luisa
Pubblicazione: Firenze : G. C. Sansoni, 1980-
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Per stele (dal greco στήλη, in latino stela o stele) si intende genericamente un monolito oblungo elevato a scopo commemorativo e conseguentemente decorato, ad esempio con bassorilievi o epigrafi. Di altezza solitamente inferiore al metro, spesso le stele recano scolpita una delle facce con raffigurazioni più o meno schematiche della persona umana. L'azione di scolpire il monolito è di solito suggerita dalla originaria forma piatta. Spesso le stele erano usate come cippo di confine. In altri casi, la stele è eretta in relazione ad una sepoltura ed è detta "stele funeraria"; se eretta per lo sciogimento di un voto, è detta "stele votiva".Largo utilizzo di stele è riscontrabile in culture e luoghi diversissimi: ne realizzarono gli Egizi, così come altre popolazioni del Vicino Oriente antico, e se ne trovano nell'antica Grecia, in Sardegna, in Etiopia, in Cina (e in generale nell'Estremo Oriente, forse con qualche relazione con quelle d'Occidente). Del tutto indipendenti culturalmente risultano quelle mesoamericane (Olmechi e Maya).
La Stele di Rosetta è una stele egizia di granodiorite che riporta un'iscrizione divisa in tre registri, per tre differenti grafie: geroglifici, demotico e greco antico. L'iscrizione è il testo di un decreto tolemaico emesso nel 196 a.C. in onore del faraone Tolomeo V Epifane, al tempo tredicenne, in occasione del primo anniversario della sua incoronazione. Poiché si tratta pressoché dello stesso testo, la stele ha offerto, grazie alla parte in greco, una chiave decisiva per la comprensione della lingua egizia. Il nome deriva da quello latinizzato di Rosetta, oggi nota come Rashid, antica città sul delta del Nilo, nel Governatorato di Buhayra, dove fu scoperta nel 1799 da Pierre-François Bouchard, capitano nella Campagna d'Egitto di Napoleone Bonaparte. Fu a lungo oggetto di contesa tra Francia e Inghilterra, e dal 1802 si trova a Londra nel British Museum, del quale, con le mummie, è l'oggetto più popolare. Demotico e geroglifici non rappresentano due lingue diverse, ma due differenti grafie della lingua egizia: i geroglifici erano la scrittura monumentale incisa nella pietra o impiegata in atti di particolare rilevanza, mentre il demotico, che derivava da una semplificazione della grafia ieratica, era usato per documenti ordinari; nell'Epoca Tarda l'uso del demotico per i testi ufficiali era causato dalla restrizione della conoscenza dei geroglifici alla sola classe sacerdotale. Il medico inglese Thomas Young intuì che il cartiglio nel testo geroglifico conteneva il nome di un sovrano ed era riportato allo stesso modo nel testo greco nel registro sottostante. Ma il contributo più importante alla comprensione dell'egizio e allo studio della stele di Rosetta fu quello del francese Jean-François Champollion, grazie alla sua conoscenza della lingua copta, una forma tarda della lingua egizia scritta foneticamente usando l'alfabeto greco.
Le statue stele (o statue-menhir) sono monumenti in pietra, di tipo antropomorfo, che rientrano nel fenomeno del megalitismo, comune alle popolazioni pre-protostoriche dell'Europa a partire dal III millennio a.C.. Le statue-stele sono presenti in molteplici culture europee, dall'Europa centro-orientale sino alla Spagna, nell'arco alpino (da Aosta al Trentino), oltre che in Corsica e in Sardegna. Nella penisola italiana le statue-stele più antiche sono localizzate in un'area al confine tra Liguria e Toscana, in Lunigiana, oltre che in Puglia settentrionale.
La Stele degli avvoltoi è un monumento sumerico del periodo protodinastico III (all'incirca del 2460 a.C.), celebrante una vittoria del sovrano della città-stato di Lagash, Eannatum, sulla sua vicina e rivale Umma. Essa trae il suo nome dagli avvoltoi che sono raffigurati nella sua parte superiore. La stele à composta di vari registri in cui sono scolpite scene di battaglia assieme a scene religiose-mitologiche. La stele era costituita da un unico blocco in pietra calcarea di cui oggigiorno sono stati recuperati solo sette frammenti, attualmente esposti presso il Dipartimento delle Antichità Orientali del museo del Louvre. Questa è la prima stele, storicamente nota, che celebra una vittoria militare e il ruolo di guerriero del sovrano.
La cosiddetta stele di Axum (in amarico: የአክሱም ሐውልት ye’ākisumi ḥāwiliti) è un obelisco in pietra basaltica a sezione rettangolare conservato ad Axum, in Etiopia. Il monumento è alto 23,40 metri e pesa circa 150 tonnellate.
Le stele daunie sono sculture di pietra, piatte, di grandezza variabile, create e diffuse presso la civiltà dei Dauni (una delle tre tribù dell'antica popolazione indoeuropea degli Iapigi, provenienti dall'Illiria). Ancora di dubbia interpretazione, le loro superfici sono interamente decorate. Rappresentano scene di vita quotidiana, e spesso forme di antichi rituali in uso presso l'antica civiltà daunia. Sono a forma di lastra parallelepipeda, da cui sporge superiormente la testa. Le dimensioni variano tra i 40 e i 130 cm di altezza, e, conseguentemente, tra i 20 e gli 80 cm di larghezza; gli spessori sono compresi tra 3 e 12 cm. Nel museo nazionale di Manfredonia ne sono custoditi circa duemila esemplari, ma solo alcuni di essi sono esposti al pubblico.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:47:24.643Z