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Pubblicazione: Torino : UTET, c1980-
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Comprende:
10: La Sardegna medioevale e moderna / John Day, Bruno Anatra, Lucetta Scaraffia
22: La prima guerra mondiale e il fascismo / Nicola Tranfaglia
20: Destra e Sinistra da Cavour a Crispi / Alfredo Capone
19: L'Italia moderna e l'unità nazionale / Giuseppe Galasso, Luigi Mascilli Migliorini
18.2: Il Regno Lombardo-Veneto / Marco Meriggi
18.1: L'Italia di Napoleone dalla Cisalpina al Regno / Carlo Zaghi
17: I Ducati padani, Trento e Trieste / Lino Marini ... [et al.]
16: La Sicilia dal Vespro all'Unità d'Italia / Vincenzo D'Alessandro, Giuseppe Giarrizzo
15.1: Il Regno di Napoli : il Mezzogiorno angioino e aragonese (1266-1494) / Giuseppe Galasso
14: Lo Stato pontificio da Martino V a Pio IX / Mario Carnevale, Alberto Caracciolo
13.2: Il Granducato di Toscana : i Lorena dalla Reggenza agli anni rivoluzionari / Furio Diaz, Luigi Mascilli Migliorini, Carlo Mangio
12.2: La Repubblica di Venezia nell'età moderna : dal 1517 alla fine della Repubblica / Gaetano Cozzi, Michael Knapton, Giovanni Scarabello
12.1: La Repubblica di Venezia nell'età moderna : dalla guerra di Chioggia al 1517 / Caetano Cozzi, Michael Knapton
11: Il Ducato di Milano dal 1535 al 1796 / Domenico Sella, Carlo Capra
1: Longobardi e bizantini / Paolo Delogu, André Guillou, Gherardo Ortalli
9: La Repubblica di Genova nell'età moderna / Claudio Costantini
8.2: Il Piemonte sabaudo : dal periodo napoleonico al Risorgimento / Paola Notario, Narciso Nada
8.1: Il Piemonte sabaudo : stato e territori in età moderna / Pierpaolo Merlin ... [et al.]
6: Comuni e signorie nell'Italia settentrionale : la Lombardia / Giancarlo Andenna ... [et al.] ; con la collaborazione di Angelo Cellerino, Alessandro Ceresatto, Marco Fossati
5: Comuni e signoria nell'Italia settentrionale : il Piemonte e la Liguria / Anna Maria Nada Patrone, Gabriella Airaldi
13.3: Il Granducato di Toscana : dagli "anni francesi" all'Unità / Romano Paolo Coppini
7.2: Comuni e signorie nell'Italia nordorientale e centrale: Lazio, umbria e Marche, Lucca / Girolamo Arnaldi ... [et al.]
13.1: Il Granducato di Toscana : i Medici / Furio Diaz
7.1: Comuni e signorie nell'Italia nordorientale e centrale : Veneto, Emilia Romagna, Toscana / Giorgio Cracco
4: Comuni e signorie: istituzioni, società e lotte per l'egemonia / Ovidio Capitani ... [et al.]
3: Il Mezzogiorno dai bizantini a Federico II / André Guillou ... [et al.]
2: Il regno italico / Vito Fumagalli
La storia d'Italia è l'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell'Impero prima e del Papato poi. Essa è parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L'eredità storico-culturale dell'Italia si riflette nell'elevato numero di patrimoni dell'umanità presenti nel paese. Luogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l'antico politeismo, tra la promulgazione dell'Editto di Milano (313) che garantiva la libertà di culto e quella dell'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma. Con la caduta dell'Impero, l'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagnò il processo di divisione politica: l'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolidò come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l'incoronazione di quest' ultimo da parte di Papa Leone III nell'anno 800. Con l'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebolì l'Imperatore germanico, favorendo l'ascesa di autonomi Comuni nell'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provocò una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgregò dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali. Dopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperità economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralità negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell'epoca, tra cui il Regno di Francia, l'Impero germanico, l'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l'Inghilterra e l'Impero ottomano. Sul piano culturale, l'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento. L'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera creò un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", aderì gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell'ottobre del 1922. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come la riaffermazione dell'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell'attualità) nel 1975 e del G20 nel 1999. L'Italia è inoltre tra i sei Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l'euro).
La storia della bandiera d'Italia inizia ufficialmente il 7 gennaio 1797, con la sua prima adozione come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana. L'evento accadde in un salone del palazzo comunale di Reggio nell'Emilia, poi chiamato Sala del Tricolore, sulla scorta degli eventi susseguenti alla rivoluzione francese (1789-1799) che propugnò, tra i suoi ideali, l'autodeterminazione dei popoli. La comparsa dei colori nazionali italiani è datata 21 agosto 1789, quando testimoni oculari videro a Genova alcuni manifestanti aventi appuntata sui vestiti una coccarda verde, bianca e rossa. In seguito il tricolore italiano divenne stendardo militare della Legione Lombarda (11 ottobre 1796), poi vessillo civico della congregazione dei magistrati e deputati aggiunti di Bologna (18 ottobre 1796) e infine, come accennato, vessillo nazionale della Repubblica Cispadana. Dopo la data del 7 gennaio 1797 la considerazione popolare per la bandiera italiana crebbe costantemente, sino a farla diventare uno dei simboli più importanti del Risorgimento, che culminò il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia, di cui il tricolore divenne vessillo nazionale. La bandiera tricolore ha attraversato più di due secoli di storia d'Italia, salutandone tutti gli avvenimenti più importanti.
La storia dell'Italia unita ha inizio nel 1861, dopo la proclamazione del Regno d'Italia, in seguito alla quale l'Italia venne riunita in un unico Stato sovrano, autonomo e indipendente.
La storia dell'istruzione in Italia si riferisce all'evoluzione dell'istruzione scolastica in Italia a partire dal periodo medioevale fino ai giorni nostri.
Il Regno d'Italia napoleonico, noto comunemente come Regno Italico, fu uno Stato fondato da Napoleone Bonaparte nel 1805, allorquando il generale francese si fece incoronare sovrano della previgente Repubblica Italiana. Il Regno, che comprendeva l'Italia centro orientale e buona parte del settentrione e aveva capitale Milano, non sopravvisse alla caduta del suo monarca, e si disciolse nel 1814. Il Regno napoleonico d'Italia o Regno Italico è considerato dalla storica anglo-italiana Jessie White l'embrione dello Stato unitario italiano costituitosi poi nel 1861.
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
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