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Autore principale: Poliakov, Leon
Serie: Biblioteca di storia ; 9/1-4
Serie: Biblioteca di storia ; 9,1, 9,2, 9,3
Serie: Biblioteca di storia [La Nuova Italia] ; 9.1,9.2,9.3.9.4,54
Serie: Biblioteca di storia ; 9
Serie: Biblioteca di storia ; 9, 1-2
Serie: Biblioteca di storia ; 9
Serie: Biblioteca di storia
Serie: Biblioteca di storia ; 9
Serie: Biblioteca di storia ; 9
Serie: Biblioteca di storia ; 54
Serie: Biblioteca di storia
Il termine antisemitismo è stato coniato alla fine del XIX secolo dal giornalista Wilhelm Marr e consiste nell'avversione, su basi razziali, nei confronti delle persone di religione ebraica; col tempo è venuto in anche per indicare le avversioni motivate con ragioni di tipo politico; talvolta lo si confonde con la rivalità, l'ostilità o l'avversione di tipo religioso (antigiudaismo) all'ebraismo, anche se la maggior parte degli storici distingue accuratamente i due termini. Una tradizione di ostilità del cristianesimo nei confronti dell'ebraismo e del popolo ebraico si sviluppò fin dai primi anni della cristianità ed è proseguita nelle epoche seguenti sulla spinta di numerosi fattori, tra cui differenze teologiche, la spinta cristiana al proselitismo e alla conversione, auspicata e forzata, degli ebrei decretata dall'incarico che Cristo risorto diede ai suoi discepoli, il fraintendimento delle credenze e delle pratiche religiose degli ebrei, e una percepita ostilità ebraica nei confronti dei cristiani. Questa avversione è culminata nell'Olocausto, che ha portato molti cristiani a riflettere sui rapporti tra teologia, pratiche religiose, e il genocidio.
Record aggiornato il: 2024-09-15T01:46:14.885Z