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Autore principale: Peri, Paolo
Serie: Arte Storia Territorio ; 3
Serie: ArteStoria/territorio ; 3
Il Museo del ricamo è situato nel Palazzo Rospigliosi a Pistoia e custodisce ed espone una collezione di ricami, realizzati dal XVII al XX secolo, e gli strumenti e le tecniche di lavorazione della tradizionale arte del ricamo pistoiese.
Carolina Amari (Firenze, 9 settembre 1866 – Roma, 11 agosto 1942) è stata un'educatrice e filantropa italiana.
La parola ricamo indica sia l'attività artigianale del ricamare, sia il prodotto di quell'attività. Tale oggetto è un disegno, una decorazione o un ornamento creato con ago e filo su un tessuto. È un'attività antichissima, ancora oggi praticata, che si sviluppa generalmente come lavoro artigianale (raro e molto costoso), o hobby diffuso in tutto il mondo. Occorre, in primo luogo, distinguere tra il ricamo a mano e quello a macchina. Pur cercando di rimanere soltanto un diverso modo di eseguire un decoro, il ricamo a macchina ha tuttavia sviluppato particolari punti, e di conseguenza diversi disegni e diverse applicazioni. Per questo motivo l'argomento meriterebbe di essere trattato separatamente e in modo specifico. Qui di seguito verranno presi in considerazione soltanto le tecniche ed i punti impiegati nel ricamo a mano. È intuitivo pensare che soprattutto alcuni punti siano nati dalla volontà di unire o sagomare teli in modo, oltre che funzionale, anche regolare, armonioso e infine decorativo, acquistando via via una valenza artistica. La distinzione tra "arte" e "hobby" è sempre difficile. In linea generale, l'arte comincia laddove l'apprendista comincia a creare. La preziosità, invece, dell'oggetto ricamato sta nell'accuratezza dell'esecuzione, nell'alta qualità dei materiali usati, nell'armonia della composizione.
Record aggiornato il: 2024-05-11T04:33:12.128Z