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Titolo uniforme: Storie e leggende napoletane
Autore principale: Croce, Benedetto, 1866-1952
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica
Serie: Scritti di storia letteraria e politica ; 11
Serie: Scritti di storia letteraria e politica ; 11
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica / Benedetto Croce
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica / Benedetto Croce
Serie: Opere di Benedetto Croce. Scritti di storia letteraria e politica ; 11
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica
Serie: Scritti di storia letteraria e politica ; 11
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica
Serie: Scritti di storia letteraria e politica ; XI
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica
Serie: Scritti di storia letteraria e politica ; 11
Fa parte di: Scritti di storia letteraria e politica / Benedetto Croce
Serie: Scritti di Storia letteraria e politica ; 11
Serie: Biblioteca Adelphi ; 224
Serie: Biblioteca Adelphi ; 224
Serie: Biblioteca Adelphi ; 0224
Serie: Gli Adelphi ; 156
Storie e leggende napoletane è un'opera letteraria di Benedetto Croce. Dedicato alla memoria di Bartolommeo Capasso, il volume è stato pubblicato per la prima volta nel 1919 dalla Laterza. La stessa casa editrice l'ha più volte ristampato, riveduto dall'autore, nel 1923, nel 1941 (con l'aggiunta di due saggi, quelli su Tirinella Capece e su Giulia Gonzaga) e nel 1948, fino ad arrivare alla settima edizione del 1976. Successivamente è stato più volte pubblicato, a cura di Giuseppe Galasso, dall'Adelphi. Dovrà essere pubblicato anche nel quadro dell'edizione nazionale dell'opera di Croce, per le edizioni Bibliopolis. Il volume comprende una serie di scritti per lo più giovanili, del Croce allora erudito, che, pubblicati dalla fine dell'800 su periodici diversi, si riferiscono a memorie storiche, a fatti e a leggende della Napoli dal XV secolo in poi, attraverso dei ritratti di protagonisti, anche forestieri, che hanno caratterizzato nel corso dei secoli la vita della città partenopea. Tali scritti sono stati, nelle diverse edizioni, più volte rifatti e ritoccati, nella convinzione, espressa dall'autore nell’Avvertenza all'opera, che «il legame sentimentale col passato prepara e aiuta l'intelligenza storica, condizione di ogni vero avanzamento civile». A tal riguardo, come ha segnalato Galasso, questi scritti emanano un'aura, un pathos «che immancabilmente colpisce il lettore», soprattutto per la loro «schietta napoletanità».
Il Centro per la Filosofia italiana è un ente associativo senza fini di lucro, attivo dal 2001, che ha lo scopo di promuovere e divulgare la filosofia italiana, tramite convegni, tavole rotonde, conferenze e presentazioni di libri . Venne fondato negli anni '80 su iniziativa del prof. Pietro Ciaravolo (1928-2015) co-fondatore della rivista "Il Contributo" (attualmente in pubblicazione a cura del Centro stesso). Nel corso degli anni sono state numerose le personalità del mondo della filosofia delle quali il Centro ha potuto avvalersi. Tra di esse si ricordano: Francesco Barone, Ludovico Geymonat, Franco Lombardi, Antimo Negri, Dino Cofrancesco, Giuseppe Prestipino e Teresa Serra. Il Centro è sito dal 2001 nei locali di Palazzo Annibaldeschi di Monte Compatri, ove è sita altresì la propria biblioteca filosofica specializzata .
Record aggiornato il: 2023-10-10T02:01:03.090Z