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Fa parte di: R.D. : Ricerca e dibattito : mensile / a cura della Biblioteca comunale Vallesiana di Castelfiorentino
Serie: Biblioteca di lavoro : quindicinale a cura del Gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi ; 32
La strage di piazza della Loggia è stato un attentato terroristico di matrice neofascista compiuto il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista. L'attentato provocò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102.Dopo molti anni di indagini, depistaggi e processi, vennero riconosciuti colpevoli e condannati alcuni membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo; quali esecutori materiali vennero riconosciuti Maurizio Tramonte (condannato in appello, in qualità di "fonte Tritone" dei Servizi Segreti Italiani), assieme ai già detenuti Carlo Digilio (addetto agli esplosivi) e Marcello Soffiati (il quale ha trasportato l'ordigno). Come mandante è stato condannato, in appello, il dirigente ordinovista Carlo Maria Maggi. Gli altri imputati, tra cui Delfo Zorzi, il generale Francesco Delfino e l'ex segretario del MSI e fondatore del Centro Studi Ordine Nuovo Pino Rauti furono assolti. È considerato uno degli attentati più gravi degli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 (17 morti), alla strage del treno Italicus del 4 agosto 1974 (12 morti) e alla strage di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti).
Brescia (pronuncia /ˈbreʃːa/ o /ˈbrɛʃːa/ , localmente [ˈbreːʃa], Brèsa o Bressa in dialetto bresciano, pronuncia /ˈbrɛsa/, localmente [ˈbrɛsɑ] o [ˈbrɛhɑ] , Brixia in latino) è un comune italiano di 195 058 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. È il secondo comune della regione per popolazione, dopo Milano. Antica città le cui origini risalgono a oltre 3 200 anni fa, Brescia possiede un cospicuo patrimonio artistico e architettonico: i suoi monumenti d'epoca romana e longobarda sono stati dichiarati dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'umanità. Attiva nei settori della manifattura, dell'industria metalmeccanica, tessile, chimica e alimentare, è tra i principali centri economico-produttivi d'Italia ed è conosciuta per la celebre corsa d'auto d'epoca Mille Miglia e per la produzione del Franciacorta. Nel 2017 Brescia e la sua provincia, insieme a quelle di Bergamo, Mantova e Cremona, sono state premiate come Regione Europea della Gastronomia sotto il nome di Lombardia Orientale. La stessa città di Brescia, inoltre, è stata scelta nel 2020 come capitale italiana della cultura per l'anno 2023 assieme alla vicina Bergamo, entrambi due dei territori più colpiti dalla pandemia di COVID-19.La città di Brescia è soprannominata "La Leonessa", originariamente per il valore e l’attaccamento dimostrato verso la repubblica veneta: nel 1438, a tal proposito, lo stesso Senato veneto proclamò la città di Brescia “Leonessa e degna sposa del Leone” conferendole il titolo di “Brixia Fidelis fidei et Iustitiae”, titolo fieramente riportato sul fronte del palazzo della Loggia.
Umberto I di Savoia (Umberto Rainerio Carlo Vittorio Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 – Monza, 29 luglio 1900) è stato Re d'Italia dal 1878 al 1900. Figlio di Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, e di Maria Adelaide d'Austria, regina del Regno di Sardegna, morta nel 1855, il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti. Il monarca viene ricordato positivamente da alcuni per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi (perciò fu soprannominato "Re Buono"), e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli, che apportò alcune innovazioni nel codice penale, come l'abolizione della pena di morte. Da altri fu duramente avversato per il suo rigido conservatorismo (inaspritosi negli ultimi anni del regno), il suo indiretto coinvolgimento nello scandalo della Banca Romana, l'avallo alle repressioni dei moti popolari del 1898 e l'onorificenza concessa al generale Fiorenzo Bava Beccaris per la sanguinosa azione di soffocamento delle manifestazioni del maggio dello stesso anno a Milano, azioni e condotte politiche che gli costarono almeno tre attentati nell'arco di 22 anni, fino a quello che a Monza, il 29 luglio 1900, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci, gli sarà fatale. Proprio dagli anarchici, Umberto I ricevette il soprannome di "Re Mitraglia". Fu anche il destinatario di uno dei biglietti della follia di Friedrich Nietzsche. Da Umberto I prende il nome l'omonimo stile artistico e architettonico.
Arturo Bocchini (San Giorgio la Montagna, 12 febbraio 1880 – Roma, 20 novembre 1940) è stato un prefetto e senatore italiano. Dal 1922 nella carriera prefettizia, fu capo della polizia dal 1926 alla morte e figura chiave del regime fascista italiano, tanto da essere definito talvolta il "viceduce". Fu creatore di un apparato poliziesco pervasivo, alle dirette dipendenze del Duce e autonomo dalle interferenze del Partito Nazionale Fascista e dai prefetti, con una polizia politica fondata su ispettorati speciali sparsi inizialmente in pochi centri d'Italia e poi diffusamente, con il nuovo nome di OVRA.
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
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