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Serie: Quaderni si Scienze Umane ; 6
Serie: Quaderni di scienze umane ; 6
La storia economica del Regno Unito tratta della storia economica dell'Inghilterra e della Gran Bretagna dal 1500 all'inizio del XX secolo. (Per i periodi anteriori vedi Economia dell'Inghilterra medievale e Storia economica della Scozia).Dopo essere diventata una delle regioni economiche più prospere d'Europa tra il 1600 e il 1700, la Gran Bretagna guidò la rivoluzione industriale e dominò l'economista europea e mondiale durante il XIX secolo. Fu la principale innovatrice nelle macchine come i motori a vapore (per le pompe, le fabbriche, le locomotive ferroviarie e le navi a vapore), le attrezzature tessili e la fabbricazione di utensili. Inventò il sistema ferroviario e costruì gran parte delle attrezzature usate dalle altre nazioni. Fu anche al primo posto nell'attività bancaria, nell'imprenditoria e nel commercio internazionale e interno. Costruì un Impero britannico globale. Dopo il 1840, abbandonò il mercantilismo e praticò il "libero scambio", riducendo o eliminando tariffe, contingenti e restrizioni. La Royal Navy, la potente Marina Reale, proteggeva i suoi possedimenti globali, mentre il suo sistema legale forniva un sistema poco dispendioso per la risoluzione delle controversie. Tra il 1870 e il 1900, il prodotto economico pro capite della popolazione in Gran Bretagna e in Irlanda salì del 500 per cento, generando un significativo aumento del tenore di vita. Tuttavia, dalla fine del XIX secolo in poi la Gran Bretagna sperimentò un declino economico relativo poiché altre nazioni come gli Stati Uniti d'America e la Germania recuperarono terreno. Nel 1870, il prodotto pro capite della Gran Bretagna era il secondo più alto del mondo dopo l'Australia. Entro il 1914, era il quarto più alto. Nel 1950, il prodotto pro capite della Gran Bretagna era ancora del 30 per cento più avanti dei sei membri fondatori della CEE, ma nel giro di 50 anni era stato sorpassato da molti paesi europei e da parecchi paesi asiatici.
La politica economica, in economia, è la disciplina che studia gli effetti dell'intervento dei poteri pubblici (Stato, Banca centrale, ed altre autorità) e dei soggetti privati (imprese, famiglie,...) nell'economia allo scopo di elaborare interventi destinati a modificare l'andamento del sistema economico a livello macroeconomico per il raggiungimento di determinati obiettivi economici prefissati (ad es. fissati in Italia in legge finanziaria e def). Tipica dei sistemi a economia pianificata ed economia mista, di essa fanno parte la politica agraria, la politica industriale, la politica di bilancio, la politica fiscale e la politica monetaria.
La produzione in economia è l'insieme delle operazioni attraverso cui beni e risorse primarie (es. materie prime) vengono trasformati o modificati, con l'impiego di risorse materiali (es. macchine) e immateriali (ad es. energia e lavoro umano), in beni e prodotti finali a valore aggiunto in modo da renderli utili o più utili cioè idonei a soddisfare, in seguito alla loro distribuzione sul mercato, la domanda e il consumo da parte dei consumatori finali. Con costo di produzione di indica invece la somma del costo relativo ai fattori impiegati nella produzione di un bene economico. La definizione è applicabile pressoché a qualunque attività umana e non, in qualunque disciplina, anche non tecnica. A causa della generalità della sua definizione, il termine "produzione" assume sfumature diverse a seconda del tipo di risorse trattate, dei risultati ottenuti, e del contesto in cui è utilizzata. A livello macroeconomico al livello di produzione, che rappresenta l'offerta, è collegato il livello di consumo o domanda ed livello di occupazione. Produzione e consumo tendono all'equilibrio in risposta all'equilibrio tra domanda e offerta.
Record aggiornato il: 2025-10-14T02:21:46.274Z