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Fa parte di: Bollettino bibliografico
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Fa parte di: Bollettino bibliografico : Studi e ricerche sull'economia regionale toscana
Serie: Bollettino bibliografico ; 6
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Serie: Bollettino bibliografico ; 7
Fa parte di: Bollettino bibliografico : Studi e ricerche sull'economia regionale toscana
Serie: Bollettino bibliografico ; 7
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Serie: Bollettino bibliografico ; 8
Serie: Bollettino Bibliografico ; 8
Serie: Bollettino bibliografico. Nuova serie ; 9
Serie: Nuova serie ; 9
Fa parte di: Bollettino bibliografico : Studi e ricerche sull'economia regionale toscana
Serie: Bollettino bibliografico. N. s. ; 9
Fa parte di: Bollettino bibliografico
Serie: Bollettino bibliografico. nuova serie ; 10
Serie: Bollettino bibliografico ; 10
Fa parte di: Bollettino bibliografico : Studi e ricerche sull'economia regionale toscana
Serie: Bollettino bibliografico. N. s. ; 10
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Serie: Bollettino bibliografico. Nuova serie ; 11
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Serie: Bollettino bibliografico. Nuova serie ; 12
Fa parte di: Bollettino bibliografico : Studi e ricerche sull'economia regionale toscana
Serie: Bollettino bibliografico. N. s. ; 12
Fa parte di: Bollettino bibliografico
Serie: Bollettino bibliografico. Nuova serie ; 13
Serie: Nuova serie ; 13
Fa parte di: Bollettino bibliografico : Studi e ricerche sull'economia regionale toscana
Serie: Bollettino bibliografico. N. s. ; 13
Serie: Bollettino bibliografico. Nuova serie ; 14-15
Serie: Bollettino bibliografico. Nuova serie ; 16
Fa parte di: Bollettino bibliografico
Gli studi di genere (o gender studies, come vengono chiamati nel mondo anglosassone) rappresentano un approccio multidisciplinare e interdisciplinare allo studio dei significati socio-culturali della sessualità e dell'identità di genere. Nati in Nord America a cavallo tra gli anni settanta e ottanta nell'ambito degli studi culturali, si diffondono in Europa Occidentale negli anni ottanta. Si sviluppano a partire da un certo filone del pensiero femminista e trovano spunti fondamentali nel post-strutturalismo e decostruzionismo francese (soprattutto Michel Foucault e Jacques Derrida), negli studi che uniscono psicologia e linguaggio (Jacques Lacan e, in una prospettiva postlacaniana, Julia Kristeva). Di importanza specifica per gli studi di genere sono anche gli studi gay e lesbici e il postmodernismo. Questi studi non costituiscono un campo di sapere a sé stante, ma rappresentano innanzitutto una modalità di interpretazione. Sono il risultato di un incrocio di metodologie differenti che abbracciano diversi aspetti della vita umana, della produzione delle identità e del rapporto tra individuo e società, tra individuo e cultura. Per questo motivo una lettura "gender sensitive", attenta agli aspetti di genere, è applicabile a pressoché qualunque branca delle scienze umane, sociali, psicologiche e letterarie, dalla sociologia alle scienze etno-antropologiche, alla letteratura, alla filosofia, alla teologia, alla politica, alla demografia ecc. Soprattutto ai loro inizi, ma in parte anche oggigiorno, gli studi di genere sono caratterizzati da una impronta politica ed emancipativa. Sono infatti strettamente connessi alla condizione femminile e a quella di soggetti minoritari. Non si limitano quindi a proporre teorie e applicarle all'analisi della cultura, ma mirano anche a realizzare cambiamenti in ambito della mentalità e della società. Sono strettamente legati ai movimenti di emancipazione femminile, omosessuale e delle minoranze etniche e linguistiche e spesso si occupano di problematiche connesse a oppressione razziale ed etnica, sviluppo delle società postcoloniali e globalizzazione.
L'ENEA è un ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, vigilato dal Ministero dello sviluppo economico. Commissariato nel settembre 2009 (guidata prima da Giovanni Lelli e poi dal professor Federico Testa), commissariamento terminato il 22 dicembre 2015, presidenti storici sono stati Colombo, Cabibbo, Rubbia e Paganetto.
Per ricerca - azione si intende un modo di concepire la ricerca che si pone l'obiettivo non tanto di approfondire determinate conoscenze teoriche, ma di analizzare una pratica relativa ad un campo di esperienza (ad esempio, la pratica educativa) da parte di un attore sociale con lo scopo di introdurre, nella pratica stessa, dei cambiamenti migliorativi. Nell'ambito del processo/progetto educativo la prospettiva della ricerca – azione si è rivelata produttiva anche in campo formativo, in quanto permette ai soggetti in formazione di essere "attori" del processo formativo. In campo educativo, la ricerca – azione costituisce un elemento cardine della pedagogia istituzionale, sia per quanto riguarda la formazione del personale, sia per quanto riguarda l'analisi della pratica educativa e il suo miglioramento.
Record aggiornato il: 2021-05-26T01:30:31.729Z