Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Nicastro, Sebastiano
Pubblicazione: Prato : Arti grafiche Nutini, 1916
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il Prato della Valle (Pra de ła Vałe /pra dea vae/, in padovano) è la più grande piazza della città di Padova e tra le più grandi d'Europa, con una superficie di 88620 m². La configurazione attuale risale alla fine del XVIII secolo ed è caratterizzata da un'isola ellittica centrale, chiamata isola Memmia (20000 m² circa), circondata da una canaletta (alimentata dal canale Alicorno) sulle cui sponde si trova un doppio anello di statue, con una circonferenza esterna di 1450 metri.
Con l'espressione eccidio del Castello dell'Imperatore (conosciuto anche come "eccidio della Fortezza") si fa riferimento ad una serie di esecuzioni sommarie avvenute nella città toscana di Prato il 7 settembre 1944. Il Tribunale condannò Marcello Tofani, detto Tantana, per uno di questi omicidi e prosciolse in istruttoria 4 partigiani. Sentenza del 27/03/1953 della Corte di Assise di Primo Grado del Tribunale di Firenze.L'evento è da mettere in rapporto diretto, se non consequenziale, con le deportazioni e i rastrellamenti per mano nazifascista nel marzo dello stesso anno a Prato, e con l'esecuzione sommaria di 29 giovani partigiani a Figline di Prato il giorno precedente.[1][2][3][4].
Mario Prato di Pamparato (Perugia, 16 giugno 1932 – 16 gennaio 2021) è stato un generale italiano.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
Il prato di Bežin (in russo: Бежин луг?, traslitterato: Bežin lug) è un film sovietico del 1937 diretto da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn e noto per essere stato in gran parte distrutto prima di essere terminato. Il film narra le vicende di un giovane contadino che cerca di opporsi al proprio padre che ha l'intenzione di tradire il governo sovietico sabotando il raccolto dell'anno. La pellicola termina con l'assassinio del giovane seguito da una sommossa popolare. Il titolo è il medesimo di un racconto di Ivan Sergeevič Turgenev, e nelle intenzioni originali del regista doveva incorporare alla novella la vicenda della vera vita di Pavlik Trofimovič Morozov, ritenuto dalla propaganda un martire sovietico per essere stato ucciso dai suoi familiari nel 1932, reo di aver denunciato alle autorità il padre per tradimento. Tuttavia in fase di sceneggiatura Ejzenštejn decise di eliminare tutti i riferimenti allo scritto di Turgenev ad eccezione del titolo. La figura di Morozov venne inserita nei programmi scolari russi e resa mitica attraverso la poesia, la musica e, in parte, da questo film. Commissionato da un gruppo di giovani comunisti, la produzione si protrasse dal 1935 al 1937, finché non venne bloccata dal governo centrale che riteneva contenesse errori di carattere artistico, sociale e politico. Alcuni presero quest'occasione per denunciare l'ingerenza politica sul cinema arrivando a criticare lo stesso Stalin e un certo numero di persone venne arrestato proprio in conseguenza agli eventi che seguirono il blocco del film. Tuttavia lo stesso Ejzenštejn, riconsiderando in seguito la sua opera, la valutò come un errore. Per molto tempo si è creduto che il girato di Il prato di Bežin fosse andato irrimediabilmente perduto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Tuttavia negli anni Sessanta vennero ritrovati una parte del montaggio e alcuni fotogrammi. A partire da questi frammenti venne intrapresa una ricostruzione basata sulla sceneggiatura originale, rimasta conservata. Il ricco simbolismo religioso dell'opera diede origine a un ampio numero di studi, ma la sua natura storica, le circostanze della sua produzione, il fallimento del progetto e la bellezza dei pochi frammenti rimasti nutrirono un grande interesse anche al di fuori della letteratura specialistica. La controversa storia di questa pellicola non nocque al regista che al contrario guadagnò in fama e divenne il direttore artistico del grande studio cinematografico Mosfil'm.
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-14T03:15:24.700Z