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Autore principale: Bragaglia, Cristina; Di Giammatteo, Fernaldo
Tradizionalmente, le opere di William Shakespeare sono state suddivise in tre categorie: tragedie, commedie, e drammi storici. Alcuni storici hanno discusso per la creazione di una quarta categoria, i tardi romanzi scespiriani, o drammi romanzeschi Le "Commedie" nella tradizione elisabettiana avevano un significato molto diverso dalla commedia moderna. Una tipica commedia scespiriana ha un lieto fine, che solitamente comporta il matrimonio per tutti i personaggi nubili, e un tono e uno stile molto più frivolo rispetto alle altre opere. Lo schema nelle commedie contiene un movimento detto "green world", (mondo verde) conflitti sia interiori che esteriori, e una tensione tra i valori apollinei e dionisiaci. Le commedie shekspeariane tendono inoltre ad avere: Una lotta dei giovani amanti per superare le difficoltà che sono spesso causate dai più anziani Separazione ed unificazione Confusione di identità Un domestico intelligente Aumento della tensione, spesso all'interno della famiglia Trame ed intrecci multipli Uso frequente dei giochi di paroleParecchie delle commedie come Misura per misura e Tutto è bene quel che finisce bene, hanno un tono confidenziale con un difficile mix di humor e tragedia, che le ha portate ad essere classificate come tragicommedie.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2025-11-14T02:39:05.402Z