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Titus Burckhardt, dopo la conversione all'Islam Ibrahim Izz al-Din (Firenze, 24 ottobre 1908 – Losanna, 15 gennaio 1984), è stato un filosofo svizzero specializzato nello studio di arte, civilizzazione e architettura islamica. Suo padre era Carl Burckhardt, scultore di Basilea, mentre il suo bisnonno, Jacob Burckhardt, è stato uno dei più importanti storici del XIX secolo.
La Tragedia di Tito Andronico (The Tragedy of Titus Andronicus) è la prima tragedia di Shakespeare, composta con molta probabilità tra il 1589 e il 1593, probabilmente con la collaborazione di George Peele. Narra la storia di un immaginario generale romano che si vuole vendicare di Tamora, regina dei Goti. Aderente al genere della tragedia di vendetta che con La tragedia spagnola di Thomas Kyd aveva avuto in quegli anni uno straordinario successo, l'opera si rifà a Seneca e Ovidio, mantenendo del primo la struttura tragica e del secondo un linguaggio e un tono elegiaco che rimandano alle Metamorfosi. È sicuramente la tragedia shakespeariana più violenta e sanguinaria; tuttavia era molto popolare ai suoi tempi, per poi perdere i favori del pubblico verso la fine del XVII secolo. Durante l'età vittoriana questa tragedia venne duramente criticata per la gratuità delle scene violente e quindi poco rappresentata. Soltanto nel XX secolo la reputazione del Tito Andronico tornò in auge.
Tito Flavio Cesare Vespasiano Augusto (in latino: Titus Flavius Caesar Vespasianus Augustus; nelle epigrafi: IMP•T•CAESAR•VESPASIANUS•AVG•PON•M•TR•POT; Roma , 30 dicembre 39 – Aquae Cutiliae , 13 settembre 81), meglio conosciuto semplicemente come Tito, è stato il decimo imperatore romano, appartenente alla dinastia flavia, e regnò per poco più di due anni dal 79 all'81, anno della sua morte. Prima di salire al trono, Tito fu un abile e stimato generale che si distinse per la repressione della ribellione in Giudea del 70, durante la quale venne distrutto il secondo tempio di Gerusalemme. È noto per il suo programma di opere pubbliche a Roma e per la sua generosità nel soccorrere la popolazione in seguito a due eventi disastrosi: l'eruzione del Vesuvio del 79 e l'incendio di Roma dell'80. Per la sua generosità e per il sostanziale accordo con il Senato, fu considerato un buon imperatore da Tacito e da altri storici contemporanei. Celebre è la definizione che diede di lui lo storico Svetonio:
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