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Autore principale: Tiziano
Serie: Club internazionale del libro d'arte
Serie: Club internazionale del libro d'arte
Fa parte di: I geni dell'arte
Serie: I classici dell'arte ; 1
Tiziano Vecellio, noto semplicemente come Tiziano (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 27 agosto 1576), è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia, importante esponente della scuola veneziana. Artista innovatore e poliedrico, maestro con Giorgione del tonalismo, Tiziano Vecellio fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti. Il rinnovamento della pittura di cui fu autore si basò, in alternativa al michelangiolesco «primato del disegno», sull'uso personalissimo del colore. L'accordo fra le diverse zone cromatiche (tonalità di colori caldi e freddi) e l'uso sapiente della luce conferiscono unità alle scene rappresentate. Tiziano usò la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturità, abbandonò la spazialità bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del Rinascimento, assumendo il dinamismo proprio del manierismo e giocando con libertà nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso "più duttile, più sensibile agli effetti della luce".
La Pentecoste o Discesa dello Spirito Santo è un dipinto del pittore veneto Tiziano Vecellio realizzato nel 1545-1546 circa e conservato nella Basilica di Santa Maria della Salute a Venezia.
La Venere di Urbino è un dipinto a olio su tela (119x165 cm) di Tiziano Vecellio, databile al 1538 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Danae è un dipinto a olio su tela (120x172 cm) realizzato nel 1545 dal pittore italiano Tiziano Vecellio. È conservato nel Museo nazionale di Capodimonte di Napoli. Il singolare ingravidamento di Danae, figlia di Acrisio, re di Argo, da parte di Giove trasformato in pioggia d'oro, è stato rappresentato da più artisti nel corso del quattro-Cinquecento. Lo stesso Tiziano esegue nel corso degli anni più versioni di questo stesso soggetto. In questa, la prima, conservata a Napoli, al Museo nazionale di Capodimonte, Tiziano dipinge una Danae in completo abbandono e soddisfazione.
L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione. Nel suo significato più sublime l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. Alcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi. L'arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali – quelle cioè che afferiscono all'artigianato – discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.
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