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Titolo uniforme: Tobia e l'angelo
Autore principale: Tamaro, Susanna
Serie: Junior Mondadori / collana diretta da Francesca Lazzarato
Serie: Giunti ragazzi universale. 10+. Serie oro
Susanna Tamaro (Trieste, 12 dicembre 1957) è una scrittrice italiana.
Il Libro di Tobia (greco Τοβίτ, tobìt; latino Tobit) è un testo contenuto nella Bibbia cattolica (Settanta e Vulgata) ma non accolto nella Bibbia ebraica (Tanakh). Come gli altri libri deuterocanonici è considerato ispirato nella tradizione cattolica e ortodossa, mentre la tradizione protestante lo considera apocrifo. Ci è pervenuto in greco sulla base di un prototesto aramaico perduto redatto in Giudea attorno al 200 a.C.; sono stati trovati dei frammenti in aramaico a Qumran. È composto da 14 capitoli descriventi la storia dell'ebreo Tobi, ambientata nell'VIII-VII secolo a.C. Deportato dagli Assiri, diventa cieco. Il figlio Tobia (detto anche Tobiolo) compie un viaggio, conosce e sposa Sara, al ritorno guarisce Tobi con l'aiuto di Raffaele.
Angelo Orlando (Salerno, 6 dicembre 1962) è uno sceneggiatore, regista e attore italiano.
La storia del Vittoriano, complesso monumentale nazionale italiano situato a Roma in piazza Venezia sul versante settentrionale del colle del Campidoglio, inizia nel 1878 quando venne deciso di erigere nella capitale un monumento permanente intitolato a Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia dell'epoca moderna, che portò a compimento il processo di unificazione italiana, tant'è che viene indicato dalla storiografia come "Padre della Patria". Nel 1880, per la costruzione del monumento, fu bandito un primo concorso internazionale, vinto dal francese Henri-Paul Nénot, al quale però non fece seguito una fase attuativa del progetto. A questo primo tentativo seguì nel 1882 un secondo concorso, vinto da Giuseppe Sacconi, che divenne poi l'architetto progettista del Vittoriano. La prima pietra del monumento fu posta solennemente da re Umberto I di Savoia nel 1885. Per erigerlo fu necessario procedere, fra il 1885 e il 1888, a numerosi espropri e demolizioni di edifici preesistenti nella zona adiacente al Campidoglio, effettuati grazie a un preciso programma stabilito dal governo guidato da Agostino Depretis. Il complesso monumentale venne inaugurato da re Vittorio Emanuele III di Savoia il 4 giugno 1911, in occasione degli eventi collegati all'Esposizione nazionale, durante le celebrazioni del 50º anniversario dell'Unità d'Italia. Nel 1921 una parte del monumento, l'Altare della Patria, originariamente ara della dea Roma, fu scelta per accogliere le spoglie del Milite Ignoto, la cui salma fu tumulata il 4 novembre con una cerimonia a cui partecipò un'immensa folla. Gli ultimi lavori di completamento dell'opera ebbero luogo nel 1935, con la realizzazione del Museo centrale del Risorgimento, che fu inaugurato e aperto al pubblico decenni dopo, nel 1970. Con l'avvento del fascismo (1922) il Vittoriano diventò uno dei palcoscenici del regime guidato da Benito Mussolini. Con la caduta del fascismo (25 luglio 1943) e la fine della seconda guerra mondiale (2 settembre 1945), da cui conseguì il referendum del 2 giugno 1946, dopo il quale fu proclamata la Repubblica Italiana, il Vittoriano, svuotato dai contenuti militareschi che gli furono associati dal fascismo, tornò alla precedente funzione ridiventando – grazie al richiamo della figura di Vittorio Emanuele II di Savoia e alla realizzazione dell'Altare della Patria – un tempio laico dedicato metaforicamente all'Italia libera e unita e celebrante – in virtù della tumulazione del Milite Ignoto – il sacrificio per la patria e per gli ideali ad essa collegati. Negli anni sessanta del XX secolo iniziò un lento disinteressamento degli italiani nei confronti del Vittoriano: quest'ultimo non era infatti più visto come uno dei simboli dell'identità nazionale, ma come un ingombrante monumento rappresentante un'Italia sorpassata dalla storia. Fu il Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, all'inizio del XXI secolo, a iniziare un'opera di valorizzazione e di rilancio dei simboli patri italiani, Vittoriano compreso. Grazie a Ciampi, il Vittoriano tornò ad essere il luogo più importante dove vengono organizzati gli eventi più ricchi di simbolismo nazionale. L'iniziativa di Ciampi è stata continuata dai suoi successori.
Gli Apocrifi dell'Antico Testamento sono testi religiosi, definiti apocrifi in quanto esclusi dal canone della Bibbia ebraico e cristiano. che si riferiscono come contenuto o attribuzione pseudoepigrafa all'Antico Testamento. Per indicarli è ampiamente diffusa anche la dicitura Apocrifi giudaici, ma tale terminologia è impropria: non tutti sono nati in ambiente giudaico, bensì molti di essi derivano da autori cristiani o ci sono comunque pervenuti con pesanti rielaborazioni e/o aggiunte cristiane. La data di composizione dei testi è molto variegata. Quanto al genere letterario, appartengono a varie tipologie. Particolarmente numerose sono le apocalissi e i testamenti.
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