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Pubblicazione: Venezia : Marsilio, [1995]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'ebraismo è la religione più antica ad essere ancor oggi praticata in Italia. A Roma è documentata una presenza ininterrotta dell'ebraismo fin dai tempi precedenti la comparsa del cristianesimo. L'espressione ebrei italiani (יהודים איטלקים) può indicare, in senso lato, tutti quegli ebrei che vivono in Italia o che hanno ascendenze italiane o, in un senso più ristretto, le comunità in cui è in uso il "rito italiano", diversamente dalle comunità in cui sono in uso il rito sefardita o aschenazita. La comunità ebraica italiana trae le sue origini nel II secolo a.C., quando i primi ebrei arrivarono a Roma grazie agli intensi scambi commerciali nel bacino del Mediterraneo. Già nel I secolo d.C. la comunità ebraica romana era fiorente e stabile tant'è che poté riscattare gli ebrei fatti schiavi durante l'assedio di Gerusalemme del 70. La maggioranza degli ebrei italiani di conseguenza non appartiene a nessuno dei due gruppi rituali maggiori presenti in seno all'ebraismo (quello sefardita-spagnolo e quello askenazita-tedesco), ma sono di rito italiano (Italkim o bene romi) che è, insieme al rito temani (yemenita) uno dei riti ebraici più antichi; già nel Talmud si trovano accenni ad usi tipici dei bene romi (figli di Roma). Il rito italiano attuale può essere suddiviso inoltre in due sottocategorie: il rito italiano degli ebrei del centro e nord Italia, più vicino al rito romano originario e simile nella maggior parte dei suoi aspetti al rito askenazita-tedesco ed il rito romano degli attuali ebrei romani, più simile al rito sefardita a causa delle influenze conseguenti all'immigrazione a Roma degli ebrei sefarditi dopo la cacciata dalla Spagna.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La storia degli ebrei in Italia tratta della storia degli ebrei e delle Comunità Ebraiche in Italia, che ha inizio nell'evo antico con la presenza di ebrei sul territorio italiano sin dai tempi pre-cristiani dell'Impero Romano, e che è continuata nei secoli nonostante periodi di persecuzione, razzismo ed espulsioni che l'hanno colpita fino al XX secolo. La stima del 2007 presentata dallo American Jewish Yearbook (2007) fornisce le seguenti cifre demografiche a riguardo della popolazione ebraica in Italia: su una popolazione italiana di sessanta milioni di abitanti, la comunità ebraica rappresenta lo 0,075% ca. con un totale di 45.000 ebrei ca.
Questa pagina elenca personaggi e figure della Cabala ebraica secondo una cronologia storica e per scuola di pensiero. Nel comune intendimento, il termine "Cabala" è stato usato per riferirsi a tutta la storia del misticismo ebraico, ma più precisamente, e secondo l'utilizzo degli studi accademici sull'Ebraismo, Cabala indica le dottrine, le pratiche e il metodo esegetico esoterico dello studio della Torah, che vennero ad emergere nel XII e XIII secolo nella Francia meridionale e in Spagna, e furono ulteriormente sviluppati nel XVI secolo nella Palestina ottomana. Questi costituirono la base del successivo sviluppo mistico ebraico. La presente è una lista parziale dei cabalisti ebrei; la letteratura secondaria che incorpora la Cabala è enorme, soprattutto nella voluminosa biblioteca dell'Ebraismo chassidico, che ha trasformato la Cabala esoterica in un popolare movimento revivalista. Lo Chassidismo ha adattato la Cabala al proprio interesse psicologico interiorizzato, al tempo stesso continuando lo sviluppo della tradizione mistica ebraica. Pertanto, solo articolatori formativi del pensiero chassidico, o particolari scuole e autori cabalistici dello Chassidismo vengono qui inclusi. Dell'eresia mistica sabbatista che si staccò dall'Ebraismo, solo i fondatori sono elencati. I ricercatori della mistica ebraica esclusivamente accademici e/o docenti di "Studi ebraici", che non sono "cabalisti" né necessariamente ebrei, non vengono qui elencati; né vengono elencate le tradizioni cabaliste derivative/sincretiche non ebree.Le figure rabbiniche dell'Ebraismo sono spesso note col nome del loro magnum opus, o con l'acronimo ebraico basato sul loro nome completo, preceduto da R iniziale di Rabbi/Rav (Rabbino/Maestro).
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