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Autore principale: Woodward, Christopher
Le rovine (talvolta al singolare rovina) sono i resti di strutture architettoniche costruite dall'uomo. Le strutture una volta completate, con il passare del tempo, sono cadute in uno stato di abbandono dovuto non per forza o non solo alla mancata manutenzione, ma anche a causa di disastri naturali, guerra, atti deliberati di distruzione o spopolamento. Naturalmente anche la meteorizzazione gioca un ruolo fondamentale nel progressivo deterioramento dei monumenti e quindi nella formazione delle rovine. Famose rovine sono presenti in tutto il mondo: Cina, India, Zimbabwe, Grecia, bacino del Mediterraneo, Messico, Sud America sono le zone più ricche di questo tipo di testimonianze architettoniche che sono enormemente importanti per lo studio della storia, dell'archeologia, dell'antropologia e di altre discipline. Le rovine possono essere rappresentate da luoghi che precedentemente erano adottati a diversi tipi di ambienti: fortificazioni, luoghi di culto, case, interi villaggi o città, edifici di utilità pubblica e non solo. Nel caso di città, spesso le guerre hanno portato alla distruzione di interi insediamenti: basti pensare alle città di Sarajevo, Dresda, Kabul, Beirut, Baghdad e altre che, in anni recenti, hanno conosciuto diversi conflitti armati che hanno causato notevoli rovine. La città di Pompei antica è stata ridotta a rovine dopo l'eruzione del Vesuvio del 79. Un altro tipo di rovine, determinato da atti deliberati di distruzione, si è creato dopo la dissoluzione dei monasteri in Inghilterra nel 1500. Molte rovine sono diventate patrimonio dell'umanità, una denominazione adottata dall'UNESCO al fine di identificare e preservare quei siti che rappresentano una particolare importanza da un punto di vista culturale e naturale.
L'archeologia (dal greco ἀρχαιολογία, composto dalle parole ἀρχαῖος, "antico", e λόγος, "discorso" o "studio") è la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante, mediante la raccolta, la documentazione e l'analisi delle tracce materiali che hanno lasciato (architetture, manufatti, resti biologici e umani).Venne definita in passato come scienza ausiliaria della storia, adatta a fornire documenti materiali per quei periodi non sufficientemente illuminati dalle fonti scritte. In alcuni paesi, e specialmente negli Stati Uniti d'America è stata sempre considerata come una delle quattro branche dell'antropologia (le altre tre essendo l'etnologia, la linguistica e l'antropologia fisica), avente come obiettivo l'acquisizione di conoscenza delle culture umane attraverso lo studio delle loro manifestazioni materiali. L'archeologia è tradizionalmente suddivisa in discipline a seconda del periodo o della cultura oggetto di studio (ad esempio archeologia classica o archeologia industriale o paletnologia), oppure a seconda di particolari tecniche di indagine (archeologia subacquea o archeologia sperimentale), o di specifiche problematiche (archeologia urbana, archeologia teorica), o ancora sulla base del tipo di materiale esaminato (numismatica o epigrafia). La nozione di scoperta archeologica si è evoluta con il progredire dei metodi di indagine: alla ricerca dell'oggetto raro, ma le sue scoperte sono divenute sempre meno dipendenti dal caso o dall'intuizione.
Il termine "storia antica" ( o Antichità o Età Antica o Evo Antico) indica la prima età della storia ed è una delle quattro grandi epoche storiche definite dalla periodizzazione più in uso in Occidente (antica, medievale, moderna e contemporanea). Dell'antichità si è soliti distinguere una storia "preclassica" (precedente l'apparizione di fonti greco-romane) e una classica (Grecia e Roma antiche). Il termine "Storia antica" indica anche la disciplina che studia questo periodo (della durata approssimativa di 4000 anni).
Record aggiornato il: 2024-04-14T01:07:01.042Z