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Fa parte di: La lettre sepharade
Una sinagoga (dal greco συναγωγή, "adunanza", dal verbo συνάγω, "radunare") è il termine che definisce il luogo di culto della religione ebraica; la parola stessa è la traduzione del termine ebraico בית כנסת (bet knesset, appunto "casa dell'assemblea"). In lingua yiddish il termine è šul (שול), il quale corrisponde all'usanza ebraico-italiana di riferire alla sinagoga come "scola", dal quale, ad esempio, la piazza delle Cinque Scole nel vecchio ghetto di Roma.
La sinagoga di Livorno sorge non lontano da piazza Grande, all'interno della città pentagonale del Buontalenti, nell'ampia piazza Benamozegh. Fu costruita su progetto dell'architetto Angelo Di Castro e completata nel 1962 sul luogo dall'antica sinagoga, parzialmente distrutta durante l'ultimo conflitto mondiale. È con Roma, Trieste e Genova, una delle quattro grandi sinagoghe monumentali del Novecento in Italia e l'unica ad essere edificata nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.
In Italia, esistono numerose sinagoghe a testimonianza di una presenza ebraica che risale all'epoca romana.
La sinagoga vecchia di Livorno, oggi scomparsa, sorgeva non lontano da piazza Grande, all'interno della città pentagonale del Buontalenti (oggi piazza Benamozegh). Costruita nel XVII secolo e più volte ampliata, secondo le descrizioni d'inizio Novecento, era ritenuta la più bella d'Europa e la seconda, per dimensioni, dopo quella di Amsterdam. Devastata dai bombardamenti aerei durante la Seconda guerra mondiale, fu definitivamente demolita per far posto alla nuova sinagoga, inaugurata nel 1962.
La sinagoga di Trieste, inaugurata nel 1912, situata in Piazza Virgilio Giotti, a Trieste è considerata tra i maggiori edifici di culto ebraici in Europa, seconda per dimensione solo al Tempio di Budapest, a testimonianza dell'importanza economica, culturale e sociale delle Comunità ebraiche in seno all'Impero Austro-Ungarico (Asburgico). Con l'annessione del 1918 (alla fine della guerra mondiale) di Trieste all'Italia, diventa, insieme alle sinagoghe di Roma, Genova e Livorno, una delle quattro grandi sinagoghe del Novecento presenti sul suolo italiano.
Gli Ebrei (in ebraico: יְהוּדִים? עברי, ʿivrîˈ, anche in ebraico: יְהוּדִים?, Yhudim o jehuˈdim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso, e i fedeli di una religione, che prende origine dagli Israeliti del Vicino Oriente antico. Nazionalità e religione ebraiche sono strettamente correlate e l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica.Secondo la tradizione ebraica la loro ascendenza è stata fatta risalire ai patriarchi biblici Abramo, Isacco e Giacobbe, che vivevano a Canaan intorno al XVIII secolo a.C. Storicamente, gli ebrei si erano evoluti in gran parte dalla Tribù di Giuda e Simeone, e in parte dalle tribù israelite di Beniamino e Levi, che tutti insieme formavano l'antico Regno di Giuda. Un gruppo strettamente legato è quello dei Samaritani, che sostengono la discendenza dalle tribù israelite di Efraim e di Manasse, mentre secondo la Bibbia la loro origine è dal popolo portato in Israele dall'Impero Assiro e da alcuni Kohanim (sacerdoti ebrei) che avevano loro insegnato come adorare il "Dio nativo". L'etnia, nazionalità e religione ebraiche sono fortemente correlate, dato che l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica. Coloro che si convertono all'ebraismo assumono una condizione nell'ambito dell'ethnos ebraico pari a coloro che ci sono nati. La conversione non viene incoraggiata dall'ebraismo tradizionale (ortodosso) ed è principalmente applicabile ai casi di matrimoni misti.Nello Stato di Israele è in vigore la Legge del ritorno, in forza della quale chiunque sia in grado di dimostrare di essere figlio o nipote di un ebreo per via matrilineare o patrilineare, o sia convertito all'ebraismo, ha diritto alla cittadinanza israeliana. Il fatto che la possibilità di fruire della Legge del ritorno non sia riservata ai soli ebrei secondo la legge halachica – ovvero ai figli di madre ebrea o ai convertiti all'ebraismo – ha creato in Israele una grande controversia tra chi – avendo una concezione laica dello Stato ebraico – è favorevole a una definizione più allargata di "ebreo" per quel che concerne il diritto alla cittadinanza, e il rabbinato ortodosso che vorrebbe far coincidere Halakhah e Legge del ritorno. Israele è il solo Stato dove gli ebrei sono la maggioranza della popolazione. Gli ebrei hanno inoltre goduto di indipendenza politica due volte in passato, nella storia antica. La prima volta durò dal 1350 al 586 a.C., che comprese il periodo dei Giudici, la Monarchia unita, e la Monarchia divisa dei Regni di Israele e Giuda, finito con la distruzione del Tempio di Salomone. La seconda volta fu all'epoca del Regno Asmoneo dal 140 al 37 a.C. e in qualche misura sotto gli Erodiani dal 37 a.C. al 6 d.C. Dalla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C., la maggior parte degli ebrei hanno vissuto nella diaspora. Una minoranza in ogni paese in cui vivono (con l'eccezione di Israele), hanno subito molte persecuzioni nel corso della storia, cosicché la popolazione ebraica ha oscillato sia nel numero sia nella distribuzione demografica nel corso dei secoli.
In Europa, esistono numerose sinagoghe a testimonianza di una presenza ebraica che risale all'epoca romana.
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