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Autore principale: Lees, David
Pubblicazione: Firenze : Polistampa, c2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Per masque (termine usato al maschile nella lingua italiana) s'intende una forma di rappresentazione teatrale di corte che comparve nel XVI e primo XVII secolo in Europa. Sebbene le sue origini risalgano al tardo Medioevo italiano e francese, in forme che includevano l'intermedio (una versione pubblica del masque fu il pageant), il masque conosce la sua fortuna e la sua elaborazione compiuta in Inghilterra, grazie soprattutto al drammaturgo Ben Jonson. Da principio il masque è essenzialmente un corteo di maschere che suonano, ballano e invitano gli astanti a partecipare a danze e giochi. In un secondo momento il corteo viene introdotto da un prologo in versi. Ben Jonson ne fa una vera e propria rappresentazione teatrale, costituita da una serie di situazioni allegoriche con un loro apparato scenografico. Un masque coinvolge musica e danza, canto e recitazione, all'interno di una scenografia elaborata in cui l'inquadratura architettonica ed i costumi potrebbero essere progettati da un rinomato architetto, per rappresentare al Signore un'allegoria deferente e adulatoria. Attori professionisti e musicisti venivano reclutati per le parti sia recitate che cantate. Spesso i masque che non parlavano o cantavano erano cortigiani: Anna di Danimarca, regina consorte del re Giacomo I, spesso ballava con le sue dame nei masque, tra il 1603 e il 1611 ed Enrico VIII e Carlo I si esibivano in masque alle loro corti. Nella tradizione del masque, Luigi XIV danzava in balletti a Versailles con musiche di Jean-Baptiste Lully.
Henry James (New York, 15 aprile 1843 – Londra, 28 febbraio 1916) è stato uno scrittore e critico letterario statunitense naturalizzato britannico, noto per i suoi romanzi e i suoi racconti sul tema della coscienza e della moralità. Fratello del filosofo e psicologo William James e della scrittrice Alice James, contribuì significativamente alla critica letteraria coniando la teoria secondo la quale gli scrittori sono chiamati a presentare, attraverso le loro opere, la propria visione del mondo. In questo senso è significativa l'opera di romanziere: l'uso del punto di vista soggettivo, del monologo interiore e dei vari tipi di narrazione psicologica diedero una svolta decisiva al romanzo moderno.
I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki furono due attacchi nucleari operati sul finire della seconda guerra mondiale dagli Stati Uniti in Giappone, che segnarono l'epilogo del conflitto. Il mattino del 6 agosto 1945 alle ore 8:15 l'aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica "Little Boy" sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell'ordigno "Fat Man" su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100.000 a 200.000, quasi esclusivamente civili. Per la gravità dei danni diretti e indiretti causati dagli ordigni e per le implicazioni etiche comportate dall'utilizzo di un'arma di distruzione di massa, si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi.
L'RMS Titanic è stato un transatlantico britannico della classe Olympic naufragato nelle prime ore del 15 aprile 1912, durante il suo viaggio inaugurale, a causa della collisione con un iceberg avvenuta nella notte. Secondo di un trio di transatlantici, il Titanic, assieme ai suoi due gemelli RMS Olympic e HMHS Britannic, era stato progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con l'America e garantire il dominio delle rotte oceaniche alla White Star Line. Costruito presso i cantieri Harland and Wolff di Belfast, il Titanic rappresentava la massima espressione della tecnologia navale del tempo ed era il più grande e lussuoso transatlantico del mondo. Durante il suo viaggio inaugurale (da Southampton a New York, via Cherbourg e Queenstown), entrò in collisione con un iceberg alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912. L'impatto con l'iceberg provocò l'apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento, allagando i primi 5 compartimenti stagni del transatlantico, che 2 ore e 40 minuti più tardi provocarono l'inabissamento della nave (alle 2:20 del 15 aprile), facendola spezzare in due tronconi. Nel naufragio persero la vita tra le 1490 e le 1523 persone, compresi i membri dell'equipaggio; solo 706 persone riuscirono a sopravvivere, 6 delle quali furono salvate fra la gente finita in acqua. L'evento suscitò enorme sconcerto nell'opinione pubblica e portò alla convocazione della prima conferenza sulla sicurezza della vita umana in mare.
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