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Fa parte di: Tutto il meglio di Carosello [Kit multimediale] : 1957-1977 : lo spettacolo piu amato dagli italiani / a cura di Guia Croce
Fa parte di: Tutto il meglio di Carosello : 1957-1977 : lo spettacolo piu amato dagli italiani / a cura di Guia Croce
Fa parte di: Tutto il meglio di Carosello : 1957-1977 : lo spettacolo piu amato dagli italiani / a cura di Guia Croce
Serie: Einuadi. Stile libero Dvd
Serie: Stile libero. Dvd
Carosello era un programma televisivo italiano andato in onda sul Programma Nazionale (poi Rete 1) della Rai dal 3 febbraio 1957 al 1º gennaio 1977. Veniva trasmesso tutti i giorni, tranne il venerdì santo e il 2 novembre, originariamente dalle 20:50 alle 21:00. Per effetto dell'austerity, che spinse la Rai ad anticipare tutti i programmi della serata a partire dal Telegiornale (spostato alle 20:00), dal 2 dicembre 1973 fu trasmesso alle 20:30. In totale andarono in onda 7.261 episodi. Fu sospeso per una settimana tra il 31 maggio e il 6 giugno 1963 per l'agonia e la morte di papa Giovanni XXIII e per tre giorni dal 12 al 15 dicembre 1969, quando il Paese fu scosso dalla strage di piazza Fontana. Altre sospensioni più brevi si ebbero per la morte di papa Pio XII (9 ottobre - 11 ottobre 1958), per le uccisioni dei fratelli John (22 novembre 1963) e Robert Kennedy (5 giugno 1968) nonché, a seguito di improrogabili collegamenti, per la prima trasmissione in Mondovisione, il 25 giugno 1967, e per l'ammaraggio della navicella spaziale Apollo 14, il 9 febbraio 1971. Consisteva in una serie di filmati (spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali) seguiti da messaggi pubblicitari. Non subì interruzioni né errori per circa vent'anni: unica eccezione, gli eventi sopra menzionati e alcuni scioperi e agitazioni in seno alla RAI che alterarono (sia pure lievemente) la programmazione, ad esempio con l'avvio della sigla finale senza l'elencazione dei prodotti reclamizzati. Carosello non era e non poteva essere solo un contenitore di messaggi pubblicitari: erano predeterminati il numero di secondi dedicati alla pubblicità, il numero di citazioni del nome del prodotto, il numero di secondi da dedicare allo "spettacolo", la cui trama doveva essere di per sé estranea al prodotto. Per una legge allora vigente non era concesso fare della pubblicità all'interno di alcuno spettacolo televisivo serale e nemmeno prima di un intervallo di novanta secondi dall'inizio del medesimo. Alla realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri come Luciano Emmer (che ne è considerato l'inventore), Age & Scarpelli, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Corrado Farina, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Ugo Gregoretti, Valerio Zurlini, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e l'americano Richard Lester.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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