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Autore principale: Dostoevskij, Fëdor Michajlovič
Serie: Biblioteca universale Rizzoli
Serie: I classici russi
Serie: Biblioteca Vallecchi. Letteratura italiana e straniera
Serie: Biblioteca universale Rizzoli ; 939
Serie: Biblioteca Vallecchi ; 16
Serie: Biblioteca universale Rizzoli ; 939-943
Serie: Biblioteca universale Rizzoli ; 939-943
Serie: Collana internazionale
Serie: I capolavori Sansoni ; 14
Serie: Grande universale Mursia. Letteratura ; 14
Serie: I capolavori Sansoni della letteratura mondiale ; 14
Serie: I classici del Club degli Editori
Serie: Oscar. Narrativa ; 284
Serie: Oscar. Narrativa ; 499
Serie: I capolavori della narrativa moderna
Serie: Oscar classici ; 119
Serie: Einaudi Tascabili. Letteratura ; 265
Serie: I grandi libri Garzanti ; 733
Serie: Einaudi tascabili ; 265
Serie: Oscar classici ; 119
Serie: Einaudi Tascabili. Classici moderni ; 265
Serie: Einaudi tascabili. Classici moderni ; 265
Serie: ET Classici ; 265
Serie: Gli oscar ; 284
Serie: BUR Rizzoli. Grandi classici
Umiliati e offesi (in russo: Униженные и оскорблённые, Unižennye i oskorblënnye) è un romanzo di Fëdor Dostoevskij, che descrive la decadenza della nobiltà russa di fine Ottocento utilizzando la struttura del romanzo d'appendice. Caratterizzato da un aspro realismo, il libro rappresenta un'efficace descrizione delle umane miserie. Il protagonista, Ivan Petrovič, in cui sono stati ravvisati tratti autobiografici dell'autore, passa da una posizione ricca e invidiata ad uno stato di miseria. Il romanzo venne pubblicato nel 1861 nella rivista Vremya ("Il Tempo"), fondata poco tempo prima dallo stesso scrittore insieme al fratello Michail, e venne accolto molto freddamente dalla critica del tempo.
Pavia (IPA: [pa'vi:a], ; [pɐ'vi:ɐ] in dialetto pavese) è un comune italiano di 71 171 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia. Posta 34 km a sud di Milano, lungo la Via Francigena e sulle rive del fiume Ticino, poco a nord dalla confluenza di quest'ultimo nel Po, la città affonda le sue origini all'epoca delle tribù galliche; successivamente divenne municipium romano con il nome di Ticinum. Nel Medioevo fu capitale per due secoli del regno longobardo e poi, dal 774 al 1024, capitale del Regno Italico e dal 1361 è sede di un'università. Le origini antiche e un passato storico di rilievo hanno lasciato in eredità a Pavia un ragguardevole patrimonio artistico: fra le principali attrazioni turistiche si annoverano il Castello Visconteo, la basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, la Pinacoteca Malaspina, il Duomo, la basilica di San Michele Maggiore e il Ponte Coperto. La città è inoltre il capoluogo di una provincia dedita soprattutto all'agricoltura, in particolare a viticoltura, risicoltura e cerealicoltura; poche sono le industrie.
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