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L'artigianato è un'attività lavorativa in cui gli oggetti utili e decorativi sono fatti completamente a mano o per mezzo soltanto di attrezzi: gli articoli prodotti tramite fabbricazione in serie o da macchine non sono artigianato. Il termine è applicato solitamente alle metodologie tradizionali di produrre le merci: gli articoli così prodotti hanno spesso importanza culturale e/o religiosa, e comunque contengono alcune qualità estetiche. Solitamente ciò che distingue il termine di artigianato da quello di arte-scienza è un aspetto dell'intenzione: l'artigianato crea oggetti d'uso, che hanno cioè uno scopo oltre la semplice decorazione. Da un punto di vista della qualità, la differenziazione tra artigiani ed artisti maturò solamente a partire dal Rinascimento, quando alla pittura e alla scultura venne assegnata una maggiore importanza rispetto alle altre attività, considerate nel Medioevo facenti parte dell'artigianato. E' comunque da sottolineare che la maggior parte degli artisti rinascimentali aveva appreso tecniche artigianali avendo svolto l'apprendistato in Bottega. Inoltre nello stesso periodo storico, si creò anche una gerarchia di classi all'interno delle organizzazioni degli artigiani. L'artigianato generalmente è considerato un lavoro tradizionale, generato come parte necessaria di vita quotidiana, mentre le arti implicano il perfezionamento di una tecnica creativa.
Il lavoro minorile o infantile o sfruttamento minorile è definito come una qualsiasi attività lavorativa che priva lo studio e libertà nella fase infantile, della dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico. Genericamente sono definite lavoro minorile tutte le forme di lavoro svolte da minori al di sotto di un’età minima stabilita per legge, che può variare da paese in paese. Il lavoro minorile è un fenomeno di dimensioni globali. Secondo le recenti stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), sono ancora 152 milioni i bambini — 68 milioni sono bambine e 88 milioni sono bambini — vittime di lavoro minorile. Metà di essi, 73 milioni, sono costretti in attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Il fenomeno del lavoro minorile è concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta, in quanto sottoprodotto della povertà, che contribuisce anche a riprodurre. Tuttavia, non mancano casi di bambini lavoratori anche nelle aree marginali del Nord del mondo.
L'ordine al merito del lavoro è un'onorificenza italiana istituita sotto il regno di Vittorio Emanuele III e, successivamente, ereditata dal nuovo ordinamento repubblicano. È destinato ai cittadini italiani, anche residenti all'estero, «che si siano resi singolarmente benemeriti», segnalandosi «nell'agricoltura, nell'industria, nel commercio, nell'artigianato, nell'attività creditizia e assicurativa». Il presidente della repubblica è a capo dell'Ordine, retto da un apposito consiglio presieduto dal ministro dello sviluppo economico.
Il Governo Forlani fu il trentottesimo governo della Repubblica Italiana, il terzo dell'VIII legislatura. Il governo rimase in carica dal 18 ottobre 1980 al 28 giugno 1981 per un totale di 253 giorni, ovvero 8 mesi e 10 giorni. Il governo Forlani ottiene la fiducia della Camera sabato 25 ottobre 1980 con 362 voti favorevoli (Dc, Psi, Psdi, Pri, Svp, Union Valdotaine), 250 contrari (Pci, Pr, Pdup, Indipendenti di Sinistra, Msi), 9 astenuti (Pli). I votanti erano 612, i presenti erano 621. La rappresentante dell'Associazione per Trieste non partecipa al voto. Il governo ottiene la fiducia del Senato mercoledì 29 ottobre con 188 voti favorevoli (Dc, Psi, Psdi, Pri, Svp, Unione Valdotaine) e 120 contrari (Pci, Pr, Indipendenti di Sinistra, Msi). Poiché al Senato l'astensione valeva come voto contrario, i due senatori del Pli Malagodi e Fassino non partecipano al voto. Cadde a seguito dello scandalo della loggia P2. Forlani si dimise il 26 maggio 1981.
Il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) è il dicastero del governo italiano che comprende politica industriale, commercio internazionale, comunicazioni ed energia. È stato istituito nel 2006, a seguito della riorganizzazione del Ministero delle attività produttive (fino al 2001 Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato), al quale nel 2008 sono stati accorpati il Ministero delle Comunicazioni e il Ministero del Commercio internazionale. La sede principale è sita presso Palazzo Piacentini, in via Vittorio Veneto. L'attuale ministro è Stefano Patuanelli, in carica dal 5 settembre 2019.
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