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Titolo uniforme: Bibbia. Nuovo Testamento. Vangelo secondo Marco.
Fa parte di: Nuova versione della Bibbia dai testi antichi
Fa parte di: I Vangeli / introduzione, traduzione e note a cura di Piero Rossano
Serie: Biblioteca Universale Rizzoli. Ragazzi ; 1215-17
Fa parte di: I Vangeli / versione italiana del Pontificio Istituto biblico di Roma eseguita da P. Alberto Vaccari ; testo greco e latino curato da p. A. Merk ; commento di mons. P.C. Landucci
Fa parte di: Nuovo Testamento / commento sotto la direzione di Juan Leal
Fa parte di: Nuovo Testamento / collaboratori Hans Conzelmann ... [et al.] ; a cura di Paul Althaus e Gerhard Friedrich
Serie: [I tascabili della BUR] L ; 501
Serie: Biblioteca universale Rizzoli. I classici della BUR ; L501
Serie: I classici della Bur ; 501
Fa parte di: I libri della Bibbia / consulenza generale di Paolo De Benedetti ; traduzione dai testi originali di Fulvio Nardoni ; appendice storico-critica di Agnese Cini Tassinario
Serie: Einaudi tascabili. Religioni ; 723
Fa parte di: I libri della Bibbia / consulenza generale di Paolo De Benedetti ; traduzione dai testi originali di Fulvio Nardoni ; appendice storico-critica di Agnese Cini Tassinario
Serie: Einaudi tascabili ; 732
Fa parte di: I Vangeli / versione ufficiale e integrale della CEI
Fa parte di: I Vangeli / versione ufficiale e integrale della CEI, Conferenza Episcopale Italiana
Fa parte di: Nuova versione della Bibbia dai testi antichi
Serie: Il Nuovo Testamento con papa Francesco
Il Vangelo secondo Marco (in greco: Κατὰ Μᾶρκον) è il secondo dei quattro vangeli canonici del Nuovo Testamento. La maggioranza degli studiosi moderni, però, concorda sul fatto che sia stato il primo ad essere scritto, per poi essere usato come fonte per gli altri due vangeli sinottici (il Vangelo secondo Matteo e il Vangelo secondo Luca), in accordo con la teoria della priorità marciana. Si tratta di un testo la cui versione pervenuta è in lingua greca e di autore anonimo, che l'antica tradizione cristiana attribuisce a Marco evangelista, anche noto come Giovanni Marco, cugino di Barnaba. Alcuni studiosi ritengono oggi che il Vangelo secondo Marco, come gli altri vangeli, siano di autori ignoti che non furono neppure testimoni oculari. L'attribuzione a Marco secondo alcuni troverebbe riscontro in indizi che sembrano confermare che l'autore fosse un discepolo di Pietro apostolo. Il teologo Raymond Brown evidenzia comunque che, tra gli studiosi, "pochi oggi accetterebbero questa spiegazione" anche perché "il processo formativo dei Vangeli necessitò decenni di predicazioni e insegnamenti, dando forma a singoli elementi e a collezioni di storie di miracoli, detti, parabole, etc...". L'opera è scritta in greco koine e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la sua redazione definitiva risale attorno al 65-70, probabilmente a Roma, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte, probabilmente in parte formulate in aramaico. È composto da 16 capitoli e come gli altri vangeli narra il ministero di Gesù, descrivendolo in particolare come il Figlio di Dio e fornendo numerose precisazioni linguistiche, pensate in particolare per i lettori di lingua latina e, in generale, non ebrei. Il vangelo racconta la vita di Gesù dal suo battesimo per mano di Giovanni Battista alla tomba vuota e all'annuncio della sua resurrezione, ma si concentra principalmente sui fatti dell'ultima settimana della sua vita. La narrazione concisa rappresenta Gesù come un uomo d'azione, un esorcista, un guaritore e un operatore di miracoli. Gesù viene chiamato "Figlio dell'Uomo", "Figlio di Dio", e il "Cristo" (traduzione in greco di "messia"). Due temi importanti del Vangelo secondo Marco sono il segreto messianico e la difficoltà dei discepoli nel comprendere la missione di Gesù. Riguardo al primo aspetto, Gesù ordina frequentemente di mantenere il segreto riguardo aspetti della sua identità e di particolari azioni. Le difficoltà dei discepoli appaiono invece, ad esempio, nella loro difficoltà nel comprendere le parabole (Gesù ne spiega loro il significato, in segreto) e le conseguenze dei miracoli che egli compie dinanzi a loro.
I Vangeli (talvolta indicati nel complesso con Vangelo) sono libri che raccontano la vita e la predicazione di Gesù di Nazareth e quindi la base su cui si fonda il cristianesimo. "Vangelo" deriva dalla parola greca εὐαγγέλιον (evanghélion), che arriva all'italiano attraverso il latino evangelium e significa letteralmente "lieto annunzio" o "buona notizia". Nell'arco di diversi secoli furono composti numerosi testi designati come "vangeli", sebbene di genere letterario diverso. Alcuni di essi, diffusi nei primi secoli di vita della comunità cristiana, sono andati persi, divenendo noti solo per la citazione della loro esistenza in opere successive alla loro composizione; parte di questi sono stati riscoperti grazie ai ritrovamenti archeologici a partire dal XIX secolo. Tra i vangeli sopravvissuti fino ai nostri giorni, i quattro più antichi, che narrano la vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo (Vangelo secondo Matteo, Vangelo secondo Marco, Vangelo secondo Luca e Vangelo secondo Giovanni) sono considerati canonici dalle confessioni cristiane, che considerano gli altri vangeli apocrifi.
Record aggiornato il: 2021-11-25T05:19:33.135Z