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Autore principale: Girard, René
Pubblicazione: Milano : Adelphi, c2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Satana [sà-ta-na] (ebraico: שָׂטָן, Satàn, traslitterazione del masoretico Śāṭān; greco koinè: Σατανᾶς, Satanâs; latino: Satanas; aramaico: צטנא, Ṣaṭana; arabo: ﺷﻴﻄﺎﻥ, Šayṭān) è un termine che identifica uno o più esseri astratti, dalla natura maligna, o divinità minori in molte religioni del Medio Oriente e Vicino Oriente antico. Ha le sue origini nel monoteismo ebraico e contiene antiche influenze delle religioni caldee, soprattutto dello zoroastrismo. Nelle religioni abramitiche derivate da quella ebraica, questa figura diventa l'incarnazione e/o agente del male, in contrapposizione a Dio, considerato principio del bene. Nei racconti evangelici gli vengono attribuiti da Gesù di Nazareth vari nominativi, tra cui Principe delle Tenebre e Principe di questo Mondo; L'ebraico Śāṭān fu tradotto nella Septuaginta (408) in Διάβολος (diábolos), da cui derivò il termine tardo latino diabŏlus, cioè "diavolo", che significa "colui che divide". Il Satana ebraico, cristiano e islamico presente nei testi sacri rispettivi di queste tre religioni presenta delle analogie con l'antico spirito persiano Ahreman, principio malvagio e portatore di distruzione; Ahreman è metafora e simbolo di male, dolore, perversione e disperazione che gli esseri umani provocano tra di loro, contrapposto al Dio buono della luce Ahura Mazdā. Satana viene identificato nei tempi recenti del Romanticismo europeo con il personaggio letterario di Mefistofele, antagonista del celebre Faust di Goethe.
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