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Autore principale: Zannoner, Paola
Serie: Junior super [A. Mondadori] ; 56
Serie: Junior bestseller
Serie: Junior Mondadori / collana diretta da Francesca Lazzarato. Super ; 56
Serie: Junior Mondadori / collana diretta da Francesca Lazzarato. Junior super ; 56
Santiago del Cile o semplicemente Santiago (in spagnolo Santiago de Chile; in italiano anche San Giacomo del Cile) è la capitale e il centro urbano più importante del Cile. L'area metropolitana della città è stata denominata Gran Santiago e corrisponde al capoluogo della Regione Metropolitana di Santiago. Considerata spesso un'unica città in realtà è una conurbazione che comprende completamente il territorio di 26 comuni e parte del territorio di altri 11 comuni; gran parte della metropoli è compresa nella provincia di Santiago, alcune parti periferiche fanno parte delle province di Maipo, Cordillera e Talagante. La città è situata a un'altitudine media di 567 m s.l.m. sulle rive del Mapocho. Nell'anno 2014 l'estensione della conurbazione era pari a 641,4 km² e la popolazione era pari a 6 158 080 abitanti che equivale a circa il 35,9% della popolazione totale del paese. Il comune di Santiago propriamente detto, corrispondente al centro della città, ha una superficie di 22,4 km² e 200 792 abitanti al 2002. Attualmente si stima che la "Gran Santiago" abbia 6 269 629 abitanti. Secondo le statistiche Santiago è la settima città più popolosa del Sudamerica e la 35ª area metropolitana del mondo. La capitale del Cile ospita molte sedi governative (ad eccezione del Congresso Nazionale che ha invece sede a Valparaíso), finanziarie, commerciali e culturali del Paese ed è considerata nel 2006 come la terza città dell'America Latina per qualità della vita con un indice di sviluppo umano superiore a 0,920 e un PIL procapite pari a 18 465 dollari USA.
Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonché arruolati (volontariamente, coercitivamente o perché mentivano sulla propria età) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche. La tutela dell’infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale. Bambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).
Record aggiornato il: 2025-10-12T01:14:21.792Z