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Autore principale: Pincherle, Mario
Pubblicazione: Montespertoli : M.I.R., 2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Le religioni della Mesopotamia, sono quell'insieme di differenti credenze, miti, rituali, culti misterici, teologie e pratiche divinatorie professate nell'antica Mesopotamia ovvero nella regione del mondo che corrisponde approssimativamente all'attuale Iraq, dal IV al I millennio a.C.Le origini di tali religioni vanno individuate nella preistoria delle prime genti abitanti quella regione, nelle credenze e nelle tradizioni di differenti popoli che, a partire dal XXX secolo a.C., lì migrarono, nelle civiltà sumerica e accadica e in quelle civiltà emerse successivamente, quali, ad esempio, quella babilonese e quella assira. Le religioni della Mesopotamia, ma solo intese come culto principale di una realtà statale, cessarono di essere nel 539 a.C. quando la città di Babilonia accolse, sottomettendosi, il re persiano achemenide di probabile fede zoroastriana Ciro II. I Persiani non perseguitarono, né discriminarono tali religioni che continuarono quindi a essere professate dalle popolazioni locali dando luogo anche a differenti sincretismi.
La Mesopotamia è un ampio bacino geografico che si estende dall'Altopiano iranico al Mediterraneo, compreso tra i corsi dei fiumi Tigri ed Eufrate. Tra la fine dell'ultima era glaciale, 10.000 a.C. circa, e l'inizio della storia, la Mesopotamia, nota anche con il nome di mezzaluna fertile, venne abitata da diverse civiltà che fondarono città come Ubaid ed Uruk. Uno dei siti neolitici più antichi conosciuti in Mesopotamia è Jarmo, risalente al 7000 a.C. circa, senza contare il sito di Göbekli Tepe, risalente al 7500 a.C. A partire dal 3500 a.C. vide il fiorire di grandi civiltà, come i Sumeri, gli Accadi, i Babilonesi, gli Assiri, gli Ittiti, gli Hurriti e i Cassiti. Ad alcune di esse si devono importanti scoperte e invenzioni: i Sumeri furono tra i primi a inventare la scrittura, mentre i Babilonesi hanno ideato uno dei primi codici di leggi della storia, il Codice di Hammurabi. Alcune di queste civiltà, come gli Assiri, hanno fondato un vasto impero. Nel 500 a.C. circa venne conquistata dall'Impero persiano. Con il passare dei secoli venne a far parte di vasti domini, come quello seleucide, parto, sasanide, arabo e ottomano. Attualmente comprende l'Iraq, parte della Siria orientale, la Turchia sudorientale e l'Iran sudoccidentale.
L'impero di Akkad (o impero accadico) è stato un regno mesopotamico, esistito nella seconda metà del III millennio a.C. Ebbe vita per circa 150 anni (dal 2350 al 2200 a.C. circa). Fondato dall'imporsi di una figura di homo novus, Sargon di Akkad, rappresentante dell'elemento semitico ormai sempre più preponderante in Mesopotamia, e dalle sue iniziali conquiste, diede origine ad una dinastia, detta "accadica", dal nome di una capitale, Akkad, non si sa se di nuova fondazione. Dal nome della capitale prendono il nome anche i cosiddetti "Accadi" (pronuncia: akkàdi), nome con cui si indica la popolazione di origine semitica che abitava Akkad (in questo caso, si intende la parte settentrionale della Bassa Mesopotamia, in opposizione a Sumer, la parte meridionale).La città di Akkad era probabilmente posta sulla riva sinistra dell'Eufrate (ma il sito, al 2013, non è stato ancora rintracciato, anche se è probabile che possa trattarsi di Tell Mizyad) e, dopo Kish, fu capitale dell'omonimo regno. L'origine degli Accadi è incerta: la tradizione vuole che provenissero dal deserto arabico, da dove sarebbero giunti in Mesopotamia. Di fatto, la visione di un'"invasione" semitica, con magari Sargon a capeggiarla, è insostenibile: popolazioni semite abitavano la Mesopotamia già nel Proto-Dinastico e non vi giunsero attraverso migrazioni di massa. L'impero accadico è stato talora definito il primo impero della storia.
La Mesopotamia (dal greco Μεσοποταμία/Mesopotamía, comp. di μέσος-/mésos- 'centrale, che sta in mezzo', ποταμός/potamós 'fiume' e il suff. -ia 'terra, landa, Paese'; cioè 'terra fra i fiumi', il Tigri e l'Eufrate) denota una regione storica del Vicino Oriente, parte della cosiddetta Mezzaluna Fertile.
Sargon di Akkad (accadico: 𒊬𒊒𒄀, Šar-ru-gi, "il re vero, legittimo"), altresì noto come Sargon di Accadia o Sargon il Grande, (... – ...) fu re dell'Impero accadico dal 2335 a.C. al 2279 a.C. (secondo la cronologia media) e fondatore della dinastia di Akkad. È stato il terzo sovrano ad aver unificato i territori dei Sumeri dopo Lugalannemundu e Lugalzaggesi. Il vasto impero di Sargon si estendeva dall'Elam fino al mar Mediterraneo, includendo la Mesopotamia e parti dell'Anatolia. Governò da Akkad, la sua nuova capitale, il cui sito al 2019 non è stato ancora individuato. Sebbene non sia direttamente provato, ma così riportano fonti successive non a lui contemporanee, Sargon avrebbe a un certo punto assunto il titolo di "re delle quattro parti", cioè re dell'intero mondo conosciuto, il che secondo giudizio di Henri Frankfort comportò un deciso cambio di strategia pubblicitaria, con la cosciente assunzione di implicazioni religiose, attestate come sottolinea Lorenzo Nigro, anche sul piano dell'arte figurativa "di Stato". Infatti questo titolo fino ad allora era stato attribuito solo a divinità come Anu, Enlil e Shamash.A Sargon succedettero i figli Rimush e Manishtushu.
Gli Accadi furono un'antica popolazione semitica del Bronzo antico vicino-orientale.Erano presenti in Mesopotamia fin dal Proto-Dinastico II e III (2750-2350 a.C., secondo la cronologia media), soprattutto nella Media Mesopotamia (che in futuro prenderà il nome di Akkad).Gli Accadi erano una popolazione nomade, proveniente, secondo la tradizione, dal deserto siro-arabico: si tratta della prima popolazione semita giunta ad offrire documentazione testuale (insieme alle tavolette di Ebla, in lingua eblaita). Nel 2350 a.C., sotto il regno di Sargon il Grande, gli Accadi crearono un grande impero, considerato il primo nella Storia, esteso alla Mesopotamia e a parte della Siria e dell'Asia Minore. Nel 2200 a.C., però, venne invaso dai Gutei e riconcquistato dai Sumeri in età neo-sumerica ponendo fine alla civiltà di Akkad.
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