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Autore principale: Prontera, Francesco
Pubblicazione: Firenze : Olschki, 2003
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
Gli antichi Romani costruirono lunghe strade per collegare le più lontane province con la capitale dell'impero. Realizzate il più possibile rettilinee per minimizzare le distanze, queste infrastrutture erano essenziali per la crescita dell'impero, in quanto consentivano di muovere rapidamente l'esercito, ma oltre che per scopi militari esse erano utilizzate anche per scopi politici, amministrativi e commerciali. La viabilità romana costituì il più efficiente e duraturo sistema stradale dell'antichità, che consentì di portare la civiltà romana in contatto con le genti più diverse che popolavano il mondo allora conosciuto. Nessun altro popolo in quell'epoca storica seppe eguagliare la loro capacità di scelta dei tracciati, le tecniche di costruzione e l'organizzazione di assistenza ai viaggiatori.
L'Insubria è una regione storica non univocamente definita, con cui viene designato il territorio abitato ab antiquo dagli Insubri, popolazione che si stanziò in epoca protostorica nella regione compresa fra il Po e i laghi prealpini a partire dal IV secolo a.C. o addirittura pre-esistente alle invasioni gallo-celtiche e facente parte della cultura di Golasecca, cui Tito Livio attribuisce la fondazione di Milano. Inoltre per Insubria si può anche intendere: il territorio del Ducato di Milano esistito, con mutamenti territoriali, tra il 1395 e il 1796; l'area in cui si parla il dialetto lombardo occidentale della lingua lombarda; la provincia di Milano, la Lombardia o, per estensione, l'intera Italia settentrionale; la Repubblica cisalpina o parte di essa.
La via Cassia fu un'importante via consolare romana, realizzata in Età ellenistica, che collegava Roma ad fines Clusinorum e a Clusium, dopo avere attraversato alcune città etrusche come Volsinii e Urbs vetus (Orvieto); da Clusium fu poi prolungata a Cortona, Arezzo e Fiesole (nei cui pressi fu fondata Florentia), per poi essere di nuovo prolungata verso la costa toscana attraverso Pistoia e Lucca; da lì proseguiva verso Luna (colonia romana), congiungendosi altresì alla via Aurelia e alla via Aemilia Scauri.
Luna è stata una colonia romana fondata nel 177 a.C. alle foci del fiume Magra, come avamposto militare nella campagna contro i Liguri Apuani. La città, che fu un porto fluviale e marittimo di rigoroso impianto coloniale, dovette sorgere su un sito preesistente, probabilmente un emporio etrusco controllato dai Liguri: Il toponimo di Portus Lunae è conosciuto e citato dalle fonti in periodo precedente alla fondazione della colonia. L'insediamento si sviluppò per tutto il periodo repubblicano e dovette crescere in importanza a partire dal primo periodo imperiale grazie all'intensificarsi dello sfruttamento delle vicine cave di marmo. Un terremoto, avvenuto nel corso del IV secolo, pose fine alla città imperiale. La zona fu comunque frequentata ancora in tempi successivi fino al quasi totale abbandono avvenuto intorno alla fine del IX secolo per sottrarsi alle continue incursioni saracene. I resti della colonia di Luna si trovano nell'odierna frazione di Luni Scavi nel territorio del comune di Luni, in provincia della Spezia. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Liguria, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
La Tabula Peutingeriana è una copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana che mostra le vie militari dell'Impero romano. È conservata presso la Hofbibliothek di Vienna (in Austria) e per ciò è detta anche Codex Vindobonensis. Ne esiste anche una copia in bianco e nero negli archivi della cartothèque de l'IGN, a Parigi ed un'altra riproduzione è conservata presso il museo sotterraneo dell'Arena di Pola in Istria. La sua datazione e la sua provenienza sono incerte. Porta il nome dell'umanista e antichista Konrad Peutinger che la ereditò dal suo amico Konrad Celtes, bibliotecario dell'imperatore Massimiliano I; Peutinger avrebbe voluto pubblicare la carta, ma morì prima. Nel 2007 è stata inserita dall'UNESCO nel Registro della Memoria del mondo.
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