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Autore principale: Gobbi Sica, Grazia
Serie: Biblioteca di architettura. Saggi e documenti ; 20
Serie: Architettura e arte in Toscana ; 9
Serie: Architettura e arte in toscana [Alinea] ; 9
Per ville e palazzi di Milano si intendono gli edifici pubblici e privati presenti nella città di Milano di particolare rilievo architettonico e artistico. Milano ha da sempre rappresentato un punto focale per quanto riguarda la costruzione di ville storiche e dimore, e racchiude in sé opere architettoniche di tutti gli stili architettonici: dal romanico al neogotico, dal barocco all'eclettico, dal Novecento italiano al razionalismo.
Le ville palladiane sono un insieme di ville venete (del territorio della Repubblica di Venezia), concentrate per la maggior parte nella provincia di Vicenza, edificate intorno alla metà del Cinquecento dall'architetto Andrea Palladio per le famiglie più importanti del luogo, soprattutto aristocratici ma anche alcuni esponenti dell'alta borghesia della Repubblica veneta. Insieme alla città di Vicenza con i suoi 23 palazzi palladiani, 24 ville del Veneto sono state inserite, tra il 1994 e il 1996, nella lista Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.Le ville palladiane si distinguono dalle ville romane e dalle ville medicee toscane: non erano destinate unicamente allo svago dei proprietari, ma erano - anzitutto - dei complessi produttivi. Circondate da vaste estensioni di campi coltivati e vigneti, le ville comprendevano magazzini, stalle e depositi per il lavoro agricolo. Di norma presentano ali laterali, le barchesse, destinate a contenere gli ambienti di lavoro, dividendo razionalmente lo spazio del corpo centrale, destinato ai proprietari, da quello dei lavoratori, in modo da non sovrapporre le diverse attività. Il corpo centrale è a sua volta suddiviso in senso verticale, dove ogni piano assolve a funzioni diverse. Grazie anche alle loro descrizioni e ai dettagliati disegni pubblicati da Palladio nel trattato I quattro libri dell'architettura (1570), le ville palladiane divennero per secoli oggetto di studio per gli architetti europei e non, che si ispirarono ad esse per le loro realizzazioni.
Come la maggior parte delle Case Reali, anche i Windsor possiedono numerosi palazzi, castelli e ville utilizzate come residenze ufficiali o luoghi di riposo a seconda del sovrano regnante. Nel corso dei secoli i sovrani hanno ristrutturato, adattato e ingrandito manieri e palazzi acquistati o ereditati che si tramandano da intere generazioni. Nel regno della regina Elisabetta II la maggior parte delle residenze sono state oggetto di importanti restauri e alcune utilizzate come residenze ufficiali di membri della casa reale. Segue uno specchio delle residenze reali occupate dalla famiglia reale britannica in cui vi sono elencate sia le residenze ufficiali di Stato che quelle di proprietà personale dei componenti della famiglia.
Le ville medicee sono dei complessi architettonici rurali venuti in possesso in vari modi alla famiglia dei Medici fra il XV ed il XVII secolo nei dintorni di Firenze ed in Toscana. Oltre che luoghi di riposo e svago esse rappresentavano la "reggia" estiva sui territori amministrati dai Medici e il centro delle attività economiche agricole dell'area in cui si trovavano. Il 23 giugno 2013 la XXXVII Sessione del Comitato per il Patrimonio dell'Umanità a Phnom Penh ha iscritto l'insieme di 14 ville alla lista dei siti UNESCO come 49º bene in Italia.
Nel territorio comunale di Rapallo sono presenti diversi e storici palazzi, soprattutto nella zona del centro storico, edificati alcuni nel periodo medievale all'interno del "Borgo" o ancora in epoca rinascimentale. Lungo le zone collinari verranno edificate le ville settecentesche, dimore levantine delle più blasonate e conosciute famiglie di Genova, a cui si sommeranno gli edifici ottocenteschi e del Novecento.
Record aggiornato il: 2024-03-24T02:32:37.707Z