Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Fa parte di: Conoscere Firenze / Comune di Firenze, Assessorato alla cultura
Le ville medicee sono dei complessi architettonici rurali venuti in possesso in vari modi alla famiglia dei Medici fra il XV ed il XVII secolo nei dintorni di Firenze ed in Toscana. Oltre che luoghi di riposo e svago esse rappresentavano la "reggia" estiva sui territori amministrati dai Medici e il centro delle attività economiche agricole dell'area in cui si trovavano. Il 23 giugno 2013 la XXXVII Sessione del Comitato per il Patrimonio dell'Umanità a Phnom Penh ha iscritto l'insieme di 14 ville alla lista dei siti UNESCO come 49º bene in Italia.
Le ville palladiane sono un insieme di ville venete (del territorio della Repubblica di Venezia), concentrate per la maggior parte nella provincia di Vicenza, edificate intorno alla metà del Cinquecento dall'architetto Andrea Palladio per le famiglie più importanti del luogo, soprattutto aristocratici ma anche alcuni esponenti dell'alta borghesia della Repubblica veneta. Insieme alla città di Vicenza con i suoi 23 palazzi palladiani, 24 ville del Veneto sono state inserite, tra il 1994 e il 1996, nella lista Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.Le ville palladiane si distinguono dalle ville romane e dalle ville medicee toscane: non erano destinate unicamente allo svago dei proprietari, ma erano - anzitutto - dei complessi produttivi. Circondate da vaste estensioni di campi coltivati e vigneti, le ville comprendevano magazzini, stalle e depositi per il lavoro agricolo. Di norma presentano ali laterali, le barchesse, destinate a contenere gli ambienti di lavoro, dividendo razionalmente lo spazio del corpo centrale, destinato ai proprietari, da quello dei lavoratori, in modo da non sovrapporre le diverse attività. Il corpo centrale è a sua volta suddiviso in senso verticale, dove ogni piano assolve a funzioni diverse. Grazie anche alle loro descrizioni e ai dettagliati disegni pubblicati da Palladio nel trattato I quattro libri dell'architettura (1570), le ville palladiane divennero per secoli oggetto di studio per gli architetti europei e non, che si ispirarono ad esse per le loro realizzazioni.
Ville di Roma elenca le ville che sorsero a partire dal Rinascimento e prima del 1870 nel perimetro delle mura di Roma o nelle immediate adiacenze, proprietà di famiglie importanti. Per le ville dei dintorni e della campagna vedere ville del Lazio. Alcune di esse esistono ancora, integre, altre sono state mutilate dei giardini, altre ancora completamente divorate dalla febbre edilizia che investì la città e la sua nobiltà quando Roma divenne la capitale d'Italia.
La villa veneta è una tipologia di residenza patrizia fondata dal patriziato della Repubblica di Venezia e sviluppatasi nelle aree agricole dei Domini di Terraferma tra la fine del XV secolo e il XIX secolo. In questo arco temporale furono realizzate più di quattromila ville venete, molte delle quali sono ancora conservate e tutelate dall'Istituto Regionale Ville Venete; le zone interessate dalla presenza di questi edifici sono l'intero Veneto, in particolare la Riviera del Brenta, e alcune pianure del Friuli-Venezia Giulia. In Veneto vi sono 3.807 ville e in Friuli 436. Circa l'80% delle ville sono proprietà private, il 5% appartiene al clero e il resto è di proprietà pubblica o mista. Nel XVI secolo, con l'architetto Andrea Palladio, si formò uno specifico tipo di villa veneta (24 ville), individuato con il nome di villa palladiana: le ville palladiane del Veneto sono state inserite nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Sono legate ai nomi di grandi architetti come Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi, Giovanni Maria Falconetto, Jacopo Sansovino, e di straordinari artisti come Veronese, Tiepolo, Zelotti.
I Giardini di Mirò sono un gruppo musicale rock italiano, proveniente dalla cittadina di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia. La formazione comprende Jukka Reverberi (chitarra, voce), Corrado Nuccini (chitarra, voce), Luca Di Mira (tastiere) e Mirko Venturelli (basso, clarino, sax), Emanuele Reverberi (violino, tromba). In passato il batterista era Lorenzo Lanzi, sostituito dal 2003 da Francesco Donadello, dal 2011 da Andrea Mancin, dal 2013 Lorenzo Cattalani.
Record aggiornato il: 2023-06-29T02:05:55.066Z