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Autore principale: Salmon, André
Serie: Vite tormentate ; 0001
Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì e Dedo (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e sguardo spesso assente. Si formò in Italia, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. La città francese era all'epoca la capitale europea delle avanguardie artistiche e in Francia entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. A Parigi frequentò anche importanti scrittori e poeti, come - ad esempio - Giuseppe Ungaretti. In Francia conobbe anche la pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa per i suoi dipinti. Nel 1909 iniziò ad avvicinarsi alla scultura ma, sebbene fosse il suo ideale artistico, dovette abbandonarla ben presto nel 1914 a causa delle precarie condizioni fisiche; da allora si dedicò solamente alla pittura, andando così a produrre una notevole quantità di dipinti, dai quali tuttavia non ricavò alcuna ricchezza. Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di sostanze nocive, andando così a compromettere la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni, proprio all'apice del suo successo. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise, insieme alla sua compagna Jeanne che, incinta del loro secondo figlio, si suicidò solo due giorni dopo la sua morte.
Jeanne Modigliani (Nizza, 29 novembre 1918 – Parigi, 27 luglio 1984) è stata una storica dell'arte e saggista italiana.
Cesare Mainella (Venezia, 9 giugno 1885 – Venezia, 21 gennaio 1975) è stato un pittore italiano.Nasce in una famiglia di artisti: il padre, Raffaele, fu un acquerellista e architetto, noto a Venezia e in Francia, mentre la madre Fanny, figlia di Giulio Carlini, celebre ritrattista dell'Ottocento, fu una delle prime donne a diplomarsi all'Accademia di Venezia. Padrino di battesimo fu il pittore Giacomo Favretto. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Venezia. È compagno di studi di Amedeo Modigliani alla libera Accademia di Nudo. Nel 1906 ottiene l'"Abilitazione all'insegnamento del disegno nelle scuole tecniche e normali" assieme ad altri otto candidati tra cui Guido Marussig e Mario Crepet. Il corpo insegnante negli anni di studio di Mainella è composto da nomi di spicco quali Ettore Tito per il disegno di figura, Guglielmo Ciardi e Luigi Nono per la pittura di paese e di mare, Antonio Zotto per l'anatomia e Pietro Paoletti per la storia dell'arte. Perfeziona lo studio della figura e della composizione sotto la guida del ritrattista Laurenti e a Positano arricchisce le sue qualità pittoriche col paesaggista napoletano Vincenzo Caprile. Lì sperimenta una particolare tecnica di pittura a tempera simile all'olio che Mainella ricorderà con il nome di tempera Caprile. Completa infine gli studi presso l'Accademia del Grand Chaumier a Parigi dove si iscrive nel 1911 alla sezione di pittura e incisione perfezionando così le sue conoscenze delle tecniche grafiche (acquaforte e litografia). Con Semeghini e Gino Rossi è uno dei primi espositori a Ca' Pesaro e con Italico Brass è tra i maggiori animatori del Circolo Artistico nel Palazzo delle Prigioni a Venezia. Il suo spirito avventuroso lo porta giovanissimo in Argentina dove ottiene diversi incarichi di prestigio. Allo scoppio della prima guerra mondiale rientra in Italia per parteciparvi come volontario. Dopo dieci anni di attività a Venezia, riparte nel 1928 per il Perù, stabilendosi a Lima, dove espone le sue opere con successo tanto da essere chiamato a decorare la cripta della cattedrale S.M. Ausiliatrice. Tornato in Italia, nel 1936 decide nuovamente di partire per l'Abissinia. Ad Addis Abeba esegue grandi decorazioni murali nel palazzo del viceré Rodolfo Graziani oltre a ritratti e paesaggi. Il periodo africano è interrotto da una breve parentesi a Napoli, dove è chiamato ad allestire nel 1940 il padiglione Etiopico alla Esposizione dell'Oltremare. Rimane poi bloccato in Africa dagli eventi bellici e, come prigioniero civile, è trasferito in Rhodesia del Sud, dove rimane per altri sei anni. Lì esegue numerosi ritratti, paesaggi e studi che poi esporrà nella sua ultima mostra a Venezia alla Bevilacqua La Masa nel 1968. Trascorre i suoi ultimi anni al Lido di Venezia e, dal 1960, a Treporti. dove scrive le sue memorie Episodi della mia vita veramente vissuta intensamente. Nel 1968 annota nel suo diario: "A questa età dipingo ancora con amore e passione e ciò per un vecchio è una gran fortuna. Passo la mia vita a Treporti assieme a mia moglie Wanda che fu la mia ispiratrice e fedele compagna delle tristi e liete vicende. I miei figli mi hanno dato 14 nipoti. Posso essere soddisfatto e sono arrivato a essere bisnonno ed ora conduco una vita serena e riposante". Morì a Venezia e fu sepolto nel cimitero del Lido di Venezia.
Il nudo artistico è la rappresentazione del corpo umano in stato di nudità nelle varie discipline artistiche. La nudità nel campo dell'arte - nella pittura, nella scultura e più recentemente nella fotografia - ha generalmente rispecchiato, con alcune eccezioni, i livelli sociali di estetica e di moralità dell'epoca. La figura del nudo è principalmente una tradizione dell'arte occidentale ed è stata utilizzata per esprimere gli ideali di bellezza maschile e femminile e di altre qualità umane. Il nudo artistico è stato uno dei principali interessi dell'antica arte greca, e dopo un lungo periodo di quasi totale scomparsa durante i secoli medioevali, risorge tornando nuovamente ad assumere una posizione centrale con il Rinascimento italiano. Atleti, danzatori e guerrieri sono raffigurati nudi per rappresentare tutta la loro energia fisica e vigore, e le varie pose in cui si trovano giungono ad esprimere una vasta gamma di emozioni, basilari e complesse (vedi pathos). In un certo senso il nudo è un'opera d'arte che ha come suo scopo primario quello di sottoporre all'attenzione dello sguardo dello spettatore la nudità essenziale ed originale - oltreché perfettamente naturale - del corpo umano il quale forma in quest'occasione l'oggetto unico del genere artistico, allo stesso modo in cui oggetto della pittura paesaggistica è per l'appunto il paesaggio e quello della natura morta l'oggetto inanimato.Spesso figure di nudo possono avere un loro ruolo anche in altri tipi di arte, come la pittura storica - tra cui l'arte sacra e allegorica - la ritrattistica o le arti decorative. Pur non esistendo una definizione univoca, vi sono alcune caratteristiche generalmente accettate: nelle belle arti, il soggetto non viene semplicemente copiato dalla natura, ma trasmutato esteticamente dall'artista, concettualmente distinto dall'utilità e al di là di scopi puramente illustrativi o decorativi. Vi è oltre a ciò anche un giudizio di gusto, il fine è pertanto l'arte alta, non quella popolare o di massa: i giudizi di gusto non sono poi del tutto soggettivi, ma comprendono criteri di abilità e maestria nella creazione dell'oggetto d'arte, che viene in tal modo a produrre una complessità di messaggi.Nonostante ciò alcune opere accettate come cultura altra in passato, tra cui molta arte accademica (vedi Art pompier), è ora vista come esageratamente imitativa o sentimentale, nota altrimenti anche come kitsch. Anche se di solito associato con l'erotismo, il nudo può avere diverse interpretazioni e significati, che vanno dalla mitologia alla religione, allo studio dell'anatomia, o come rappresentazione simbolica della bellezza e l'ideale estetico di perfezione, come è stato ad esempio nell'antica Grecia. Lo studio e la rappresentazione artistica del corpo umano è stata una costante in tutta la storia dell'arte, dalla preistoria (con la Venere di Willendorf) fino ai giorni nostri. Gli artisti moderni hanno continuato ad esplorare temi classici, ma anche rappresentazioni più astratte con le persone viste più individualmente e lontano da rappresentazioni ideali. Durante la maggior parte del XX secolo, la rappresentazione della bellezza umana è stata di scarso interesse per quegli artisti che si rifacevano al modernismo (vedi Art Nouveau) i quali si sono occupati invece degli aspetti più formali degli oggetti. Nell'epoca contemporanea o post moderna il nudo può esser veduto oramai come irrimediabilmente passatista da molti, ma vi son sempre artisti che continuano a trovare ispirazione nella forma del corpo umano nudo.
La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto per lo più bidimensionale, come la carta, la tela, la ceramica, il legno, il vetro, una lastra metallica o una parete. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte. Chi dipinge è detto pittore o pittrice, mentre il prodotto finale è detto dipinto. Si può chiamare anche quadro solo quando realizzato su un supporto mobile, generalmente di dimensioni non molto grandi e spesso racchiuso in cornice. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, chiamato medium, che li porti a uno stadio di impasto stendibile, più fluido o più denso, e che permetta anche l'adesione duratura al supporto una volta che interviene un processo di asciugamento, di presa o di polimerizzazione.
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