Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Cornelius Nepos
Serie: Nuova bibliteca popolare / ovvero Raccolta di opere classiche antiche e moderne di ogni letteratura
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con commenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini : con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole ; 3
Serie: Biblioteca dei classici latini : con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con commenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Serie: Biblioteca dei classici latini con comenti italiani per uso delle scuole
Cosimo di Giovanni de' Medici detto il Vecchio o Pater Patriae (Firenze, 27 settembre 1389 – Careggi, 1º agosto 1464) è stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici. Pur non avendo mai ricoperto alcuna carica di rilievo nella città (che si mantenne sempre istituzionalmente una Repubblica), egli si poté considerare il massimo uomo di Firenze all'indomani della morte del padre Giovanni (dal quale raccolse l'eredità economica), e in particolare con il ritorno glorioso dall'esilio nel 1434. Grazie alla sua politica moderata, egli riuscì a conservare il potere per oltre trent'anni fino alla morte, gestendo lo Stato in modo silenzioso attraverso suoi uomini di fiducia e permettendo, in questo modo, il consolidamento della sua famiglia al governo di Firenze. Abile diplomatico, riuscì a capovolgere le alleanze politiche italiane all'indomani della morte di Filippo Maria Visconti, facendo alleare Firenze con l'antica rivale Milano (guidata ora dall'amico Francesco Sforza) contro la Repubblica di Venezia, risolvendo le guerre decennali italiane con la stipulazione della Pace di Lodi del 1454. Amante delle arti, Cosimo investì gran parte del suo enorme patrimonio privato (dovuto all'oculatissima gestione del Banco di famiglia) per abbellire e rendere gloriosa la sua città natale, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi. Appassionato della cultura umanistica, fondò l'Accademia neoplatonica e favorì l'indirizzo speculativo dell'umanesimo fiorentino del secondo Quattrocento. Per i suoi meriti civili, all'indomani della sua morte la Signoria lo proclamò Pater patriae, cioè «Padre della Patria». La fama di Cosimo continuò a essere generalmente positiva nel corso dei secoli (eccetto Simondo Sismondi che vedeva in Cosimo il tiranno, soppressore delle antiche libertà repubblicane), in quanto la sua amministrazione della Repubblica gettò le basi per il periodo aureo che toccò il culmine sotto il governo del nipote, Lorenzo il Magnifico.
L'omicidio di Marta Russo, noto anche come delitto della Sapienza, avvenne all'interno della città universitaria della Sapienza di Roma il 9 maggio 1997, quando la ragazza, studentessa ventiduenne di giurisprudenza, fu gravemente ferita da un colpo di pistola, morendo cinque giorni dopo in ospedale.L'omicidio fu al centro di un complesso caso, oggetto di grande copertura mediatica alla fine degli anni novanta, sia per il luogo in cui era stato perpetrato, sia per la difficoltà delle prime indagini, che non riuscirono a delineare un movente, vertendo ad esempio tra ipotesi non confermate come lo scambio di persona, il "delitto perfetto" o il terrorismo, e infine lo sparo accidentale; è ricordato anche per l'intervento di personalità politiche, specie a causa dell'atteggiamento dei due pubblici ministeri, ritenuto da molti eccessivamente inquisitorio e che diede anche luogo a un breve procedimento per abuso d'ufficio e violenza privata.Nel 2003 fu condannato in via definitiva per il delitto, principalmente sulla base di una controversa testimonianza, un assistente universitario di filosofia del diritto, Giovanni Scattone, per omicidio colposo aggravato; un suo collega, Salvatore Ferraro, fu condannato limitatamente al reato di favoreggiamento personale; entrambi si sono sempre professati innocenti. Nella prima sentenza si specifica che Scattone avrebbe esploso un colpo per errore, maneggiando una pistola per motivi ignoti, forse per provare l'arma sparando contro un muro o senza sapere che fosse carica, e Ferraro lo avrebbe coperto, tacendo e portando via l'arma. Il delitto fu definito colposo anche perché Scattone non avrebbe potuto, dalla posizione in cui si sarebbe trovato, esplodere un colpo mirato, né avrebbe compiuto un'azione dolosa in presenza di tanti testimoni. Il terzo indagato, l'usciere dell'istituto e laureato in Legge Francesco Liparota, venne assolto dall'accusa di favoreggiamento dalla Cassazione, tramite annullamento senza rinvio. Tutti i numerosi altri indagati, principalmente per i reati di favoreggiamento, diffamazione o falsa testimonianza, furono assolti con formula piena in primo grado. Il caso di Marta Russo è finito negli anni per diventare uno dei misteri della cronaca nera italiana.
Silverio Blasi (Civitavecchia, 17 novembre 1921 – Roma, 27 aprile 1995) è stato un regista, attore e sceneggiatore italiano.
Una biografia (dal greco bíos βίος "vita" e gráphein γράφειν, "scrivere") è un testo che contiene la ricostruzione complessiva della vita di una persona, scritto in forma narrativa o di saggio. Quando proviene dallo stesso soggetto, si ha una autobiografia. La storiografia dell'esistenza di una persona è variata nel corso dei secoli in funzione non solo del contesto culturale e del modello letterario, ma anche della considerazione dell'individualità e dell'incidenza delle varie fasi della vita. Attualmente si sono diffuse biografie che, sfruttando gli studi psicoanalitici, dedicano ampio spazio all'infanzia del protagonista; altre culture e civiltà, invece, si limitano a narrare i comportamenti che hanno inciso oggettivamente sulla realtà e trattano l'infanzia solo come un periodo profetico sull'avvenire del soggetto.
Record aggiornato il: 2021-11-25T02:39:21.691Z