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Autore principale: Perelli, Franco
Pubblicazione: [Firenze] : Olschki, 1986
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Teatro in immagine
Johan August Strindberg (Stoccolma, 22 gennaio 1849 – Stoccolma, 14 maggio 1912) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta svedese. Per la vastità e la rilevanza della produzione (che ricopre praticamente tutti i generi letterari ed è raccolta in circa cinquanta volumi, a cui se ne aggiungono ventidue di corrispondenze), il suo nome affianca il norvegese Henrik Ibsen all'apice della tradizione letteraria scandinava e raggiunge per riconoscimento unanime un seggio tra i massimi artisti letterati del mondo. La vita di Strindberg fu tumultuosa, tessuta di esperienze complesse e scelte radicali e contraddittorie, a tratti rivolta contemporaneamente a molteplici discipline non direttamente attinenti alla figura ufficialmente letteraria dell'autore: scultura, pittura e fotografia, chimica, alchimia, teosofia. Sintomi di una rottura intima del proprio animo con la dimensione convenzionale del tempo e del vivere, elementi dunque reciprocamente contaminati nell'atto creativo e fondamentali per la sua interpretazione. Fu il destinatario di uno dei biglietti della follia di Friedrich Nietzsche.
La signorina Julie (in lingua svedese Fröken Julie) è una tragedia in un atto unico composta nel 1888 dal drammaturgo svedese August Strindberg. Ambientata in una notte d'estate di fine Ottocento in una cittadina svedese, l'opera affronta la tematiche dell'interazione tra classi sociali differenti e tra il genere maschile e quello femminile, incontro che porta alla difficile comprensione di sensibilità e condizioni profondamente distanti. Fu oggetto di uno scandalo clamoroso nella società puritana e conformista dell'epoca.Il dramma racconta la vicenda che vede Julie, ragazza venticinquenne figlia di un conte, passare la serata di San Giovanni alla festa della servitù, mentre il padre è assente. Cerca di sedurre il giovane cameriere Jean, il quale si dichiara innamorato di lei. Visti dai servitori decidono di scappare per l'imminente caduta della reputazione della ragazza, ma scoperti dalla cuoca Kristin non riescono nell'intento. Tornato il conte, il giovane Jean si sente colpevole e dichiarando che il rispetto e la soggezione che prova nei confronti di lui gli impediscono di contrariarlo, suggerisce alla ragazza il suicidio porgendole un rasoio affilato col quale raggiungere lo scopo. Pur trovando difficoltà per essere rappresentato, in un mondo puritano come quello della Svezia di fine Ottocento, alla sua uscita La signorina Julie rese Strindberg famoso davanti al pubblico mondiale.
Primo teatro stabile italiano, il Piccolo Teatro di Milano (Teatro d'Europa per decreto ministeriale nel 1991) fu fondato il 14 maggio 1947 da Giorgio Strehler, Paolo Grassi e sua moglie Nina Vinchi Grassi. Il teatro consta attualmente di tre sale: la Sala Grassi (sede storica di via Rovello), il Teatro Studio Melato (spazio sperimentale che ospita anche la scuola di teatro), il Teatro Strehler (sede principale, inaugurata nel 1998). Dopo la morte di Giorgio Strehler, la direzione è stata affidata a Sergio Escobar, che ha guidato il Piccolo dall'ottobre 1998 al luglio 2020. Consulente artistico, dal 1999 fino alla sua scomparsa, è stato il regista Luca Ronconi. Dopo la morte di Luca Ronconi nel 2015, Sergio Escobar ha voluto al suo fianco come consulente artistico il drammaturgo e scrittore Stefano Massini. Dal 1º dicembre 2020 il Direttore del Piccolo è Claudio Longhi.
Eugene Gladstone O'Neill (New York, 16 ottobre 1888 – Boston, 27 novembre 1953) è stato un drammaturgo statunitense. Insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1936, O'Neill è stato una figura fondamentale per il teatro statunitense anche per il fatto che questo, a causa anche dell'ostracismo puritano contro gli spettacoli, era pressoché inesistente: O'Neill attinse strumenti, tecniche e idee da tutto il teatro europeo e usò e ricreò il coro e le maschere del teatro greco, le tecniche del melodramma e, soprattutto, quelle del realismo ibseniano, fuse con quelle dell'espressionismo di August Strindberg. Il suo fu il primo tentativo di trattare criticamente gli elementi di corruzione, disgregazione, e alienazione della civiltà statunitense.
Francesco Colella (Catanzaro, 1º giugno 1974) è un attore italiano di cinema e televisione.
Il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri lirici più grandi del mondo. La struttura magnifica e l'impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell'arte teatrale e lirica. Acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche.Il teatro si trova vicino alla famosissima Avenida 9 de Julio, uno dei viali più ampi del mondo. L'edificio occupa 8.200 metri quadrati e la superficie totale di 58.000 m² sulla proprietà delimitata dalle vie Tucumán, Libertà, il passaggio Arturo Toscanini ed il Cerrito (Avenida Nueve de Julio).
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Record aggiornato il: 2024-04-23T01:43:07.626Z